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"Ho vinto!" dice contento e incrociando le braccia al petto.

"Uffa." sbuffo "Che devo fare?" chiedo alludendo alla scommessa.

"Lo saprai quando vorrò dirtelo." dice vago e poi va a togliersi le scarpe per indossare le sue.

E un'ora che siamo qui e si è fatta ora di cena. Come ho detto prima Jimin ha vinto e io sono troppo curiosa di sapere in che cosa consiste la mia penitenza.

"Jimin mangiamo qui vicino?" chiedo sedendomi accanto a lui per mettere le mie scarpe.

"Si, adoro mangiare qui." risponde.

"Perfetto."

Qui vicino c'è un locale stile anni 80 davvero carino e ogni volta che venivano qui andavano a mangiare lì. Adoro come fanno i panini e anche i Milk Shake.

Usciamo dalla struttura e andiamo in quel locale

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Usciamo dalla struttura e andiamo in quel locale. La musica anni 80 in sottofondo, i camerieri che girano per i tavoli per portare o prendere gli ordini, il campanellino che suona ogni volta che una pietanza è pronta e Jimin che si trova alla mia sinistra e tiene delicatamente la mano opposta dietro la mia schiena mentre cerchiamo con lo sguardo un posto libero "Vieni ho trovato un posto." dice afferrandomi un polso delicatamente e conducendomi ad un tavolino tra due divanetti azzurri e bianchi. Ci accomodiamo e nell'imbarazzo inizio a guardare il menù anche se so già cosa prenderò "È inutile che guardi, tanto finisce sempre che prendi il solito panino con hamburger e cheddar." dice Jimin controllando il suo menù.

"È inutile che guardi, tanto lo so che prendi il solito panino con hamburger, insalata e formaggio." dico usando lo stesso tono che ha usato lui.

"Posso ordinare?" chiede una cameriera arrivando.

" Si grazie, un numero 3 e un numero 7 in più delle patatine fritte e una lattina di coca-cola." risponde Jimin gentilente.

La ragazza scrive tutto sul suo taccuino e poi resta per un po' lì impalata a sorridere a Jimin che ricambia. Lo stomaco inizia a bruciare e parlo in modo abbastanza sgarbato "È tutto." puntualizzo.

La cameriera si riprende dal suo stato di trance e dopo avermi lanciato un brutto sguardo va via mentre Jimin ride divertito "Hai finito di ridere?"

"Dai poverina!" dice ridendo ancora.

"Smettila Jimin."

"Sei gelosa?" chiede poco dopo.

"Io? Gelosa? Credici!" dico facendo una risatina isterica. Jimin si limita a guardarmi con il suo solito ghigno e io abbasso lo sguardo.

Spezza quel poco silenzio facendomi una domanda a cui avrò riposto già tremila volte "Quindi domani non lavori?"

"No Jimin." sbuffo "Te l'ho già detto, il bar è chiuso, non lavoro."

"Perchè è chiuso?" chiede.

"Il proprietario non è in città e non si fida di lasciarci le chiavi. Dice che siamo irresponsabili." dico facendo una faccia offesa.

"Be...non ha tutti i torti." sussurra Jimin.

"Ti ho sentito." dico dandogli un calcio leggero sullo stinco "Io sono responsabile."

"E io sono famoso in tutto il mondo." ride divertito.

"Non ti sopporto." sbuffo ancora e poco dopo la ragazza di prima torna con in mano una ciotola con delle patatine fritte e le bibite "Grazie." dico riluttante mentre lei continua a fissare Jimin, quando poi finalmente se ne va lancio un'occhiata a Jimin che mi guarda confuso.

Mi da fastidio che quella ragazza lo guardi, può essere il ragazzo più bello del mondo, ma è off limits. Cavolo l'ho pensato davvero? Si l'ho fatto. Mi passo una mano sulla fronte e poi continuo a parlare con Jimin.

"Credo sia meglio andare a casa, domani abbiamo scuola." annuisco e ci alziamo per andare a pagare.
La serata è stata piacevole, abbiamo parlato e abbiamo portato a galla i tanti ricordi che avevamo di quando eravamo piccoli. Mi sono divertita molto e adoro sempre di più stare in compagnia di Jimin. Ovviamente non sono mancati i nostri battibecchi ma alla fine sono solo cose stupide che rendono più solida la nostra amicizia, già l'amicizia e me ne dispiaccio. Questa sera, qui, con Jimin io ho capito che cosa provo e finalmente sono riuscita a trovare la risposta a tutte quelle domande : mi piace Jimin e questa risposta è più che sufficiente.

Dopo aver pagato torniamo in macchina e il viaggio di ritorno è abbastanza silenzioso.
Quando arriviamo a casa è abbastanza tardi e cerchiamo di non far rumore, entriamo in camera e subito io mi butto sul letto stanca morta.

"Sono distrutta." dico affondando la faccia nel cuscino.

"Cambiati invece di blaterale." dice "Stavolta vado io in bagno." dice prendendo la maglietta e il pantaloncino che usa per dormire e rinchiudendosi in bagno.

Mi alzo dal letto e afferro un pantaloncino corto e sopra ci metto una felpa di Jimin. Una volta cambiata mi metto sotto le coperte e chiudo gli occhi ma se due minuti fa avevo sonno ora non è più così. Jimin esce dal bagno e si sdraia accanto a me, entrambi sorreggiamo il peso delle nostre teste con la mano mentre continuiamo a guardarci senza proferire parola. Sembriamo due stupidi che si sorridono ma alla fine siamo io e Jimin.

"Jimin..." lo richiamo "Qual'è la tua ricompensa?" chiedo "Per la vittoria al bowling." gli ricordo.

"Lo vuoi davvero sapere?" chiede avvicinandosi di poco.

"Dato che c'entro io lo voglio sapere." dico sicura e cercando di ignorare il fatto che si trova a pochi centimetri da me. Continua a guardarmi negli occhi per poi spostare lo sguardo sulle mie labbra e istintivamente mi mordo un labbro. Mi guarda con un sorrisino e a pochi centimetri dal mio viso sussurra

"Tu."

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Spazio autrice:
JIMIN HA CONFESSATO! Cosa farà Jo? Acconsentirà al volere di Jimin?
Scopritelo nel prossimo capitolo, ciao a tutti/e♥️.

My best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora