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"Che la giornata abbia inizio..." detto questo Jennie mi si incolla al braccio e poi iniziamo a camminare per il parco.

La situazione prende una piega che io non volevo prendesse : Soo e Jo che camminano indisturbati davanti a noi mano nella mano e Jennie che continua a blaterale.

"Jennie basta!" la guardo "Basta dirmi grazie perchè in realtà non sono stato io a decidere di invitarti! Dovevo fare in modo e maniera di riuscire ad uscire insieme a quei due, non mi chiedere il motivo perchè non te lo dico, e l'unico modo che avevo di infiltrarmi un quest'uscita era invitare te. Sono mesi che continui ad assillarmi con la storia del fidanzato perfetto...non lo so, o per lo meno non lo sono per te. Sono innamorato di un'altra e non provo quello che tu provi nei miei confronti. Io ci ho provato a lasciarti ma ho un cuore e non aveva il coraggio di vederti piangere e stare male e per questo ho lasciato perdere." dico tutto d'un fiato e i suoi occhi iniziano a gonfiarsi di lacrime "Non piangere, sapevi benissimo che io non provo nulla per te. Sei tu che vuoi continuare con questa farsa."

"Forse volevo continuare a stare con te anche se per finta perchè mi piaci? Preferivo continuare ad essere usata da te a starti accanto invece di non parlarti neanche." ormai sta piangendo e io non riesco neanche più a vedere quei due "Però hai ragione : sono stata stupida a continuare questa farsa, quindi per me può anche finire qui." si asciuga le lacrime e mi guarda mentre io resto immobile mentre mi do del coglione da solo. In un secondo mi ritrovo con le labbra attaccate alle sue e poi lei si allontana andandosene definitivamente.

Avevo detto che non volevo lasciarla per farla soffrire ma ho fatto peggio, molto peggio.

Mentre mi incammino per cercare quei due il mio cellulare squilla "Jimin?"

"Si?"

"Ma dove siete finiti?" chiede.

"Jennie non si sentiva bene e ci siamo fermati, ora è tornata a casa." mento, non voglio dirle la verità poi si rovinerà la giornata iniziando a dispiacersi per me "Oh d'accordo."

"Ascolta dato che lei se ne è andata torno a casa non voglio fare il terzo incomodo." dico ormai buttando al vento le miei speranza di tenere d'occhio quei due.

"Tu non sei il terzo incomodo sei il mio migliore amico quindi non te ne torni a casa. Siamo alla gelateria vieni li." un sorriso mi sputata sul volto e dopo aver riattaccato mi incammino verso la gelateria.

Se mi sento uno schifo per aver fatto questo a Jennie? Si ovvio, mi sono comportato male e anche se era stressante e una rompipalle non se lo meritava perchè lei teneva davvero a me, ma io non posso dire il contrario. Solo ultimamente io mi sto accorgendo che tutto quello che Jennie provava per me, quei sentimenti forti, la consapevolezza di essere usata ma di non darci peso perchè sei vicino alla persona che ami e se prima pensavo fosse una cosa stupida ora la intendo in pieno perchè anch'io farei lo stesso se solo potessi.

Arrivo alla gelateria e mi siedo al tavolo dove ci sono Soo e Jo "Scusate ma non si sentiva per nulla bene." dico.

"E l'hai lasciata tornare da sola a casa?" chiede Soo.

"No! C'era anche la cugina al parco e le ho chiesto il favore dato che lei ha fatto di modo e maniera per continua a farmi stare qui e divertirmi." invento al volo.

"Poverina mi dispiace. Sembrava che si stava divertendo e poi si è sentita male."

"Domani già non avrà più niente tranquilla." dico afferrandole la mano cosa che non passa osservata a Soo.

"Jimin tra una settimana abbiamo la finale, fai in modo di non arrivare all'ultimo per svegliarti e iniziare a giocare come si deve." mi dice.

"Se stavo in quel modo era per un motivo valido e non impicciarti nei miei affari. Sono il capitano e il mio compito è quello di portare l squadra alla vittoria e l'ho fatto." ribatto secco.

"L'hai fatto solo perchè la mia ragazza ti è venuta a parlare e magicamente inizi a giocare bene."

"Ricordati che la tua ragazza è la persona che mi conosce di più al mondo e sa come indurmi a farmi una cosa e poi lei non ha dato solo una mano a me ma a tutta la squadra. Non essere egoista Soo." dico acido.

"Non sono egoista dico solo la verità."

" E la verità è che non voglio ascoltarvi state zitti vi prego." interviene Jo "Non voglio sentirvi litigare per senza motivo per giunta, quindi smettetela sennò me ne vado." dice incrociando le braccia. Tutti e due abbassiamo lo sguardo e lei fa un sorriso soddisfatto "Dato che è ora di pranzo andiamo a mangiare perchè io ho fame." dice toccandosi la pancia.

"Va bene...dove vuoi andare?" chiede Soo.

"C'è un ristorante qui vicino e molto carino volgiamo andare lì?" chiedo io.

"D'accordo." ci alziamo e ci dirigiamo verso quel ristorante.

Proprio come avevo detto è molto carino e si mangia anche bene.

Il pranzo è stato normale, abbiamo parlato tranquillamente e io e Soo ci siamo punzecchiati diverse volte su alcune cose che entrambi sapevamo sul carattere di Jo.
Sembra quasi che Soo si sia accorto dei miei sentimenti per lei e infatti ogni volta che mi avvicino a Jo lui è lì, pronto ad allontanarmi.

Dopo aver fatto un'altra passeggiata andiamo al Luna Park.
"Quale giostra vuoi fare per prima?" chiede Soo.
"Montagne russe." rispondiamo insieme "Non cambi mai, il primo giro deve essere sempre sulle montagne russe." dico io guardandola.

"Solo perchè mi piace vedere la tua faccia spaventata." ribatte.

"Ma se sei tu che ti metti paura." dico.

"Ma finiscila. Forza andiamo." mi afferra per un braccio e ci dirigiamo verso la giostra con Soo alle calcagna che mi fissa incazzato.

Saliamo sulla giostra e per mia fortuna sono arrivato prima di Soo e mi sono seduto vicino a Jo mentre lui si è seduto dietro di noi.

Inizia il giro e durante la discesa la mia mano si unisce con quella di Jo che stringe la presa in un modo impressionante e chiudendo gli occhi sprofonda il viso nell'incavo del mio collo urlando come una pazza.

Appena scendiamo dico "E menomale che tu non avevi paura."

"Non ho avuto paura." dice incrociando le braccia.

"Ah no? Mi hai stritolato la mano e ci mancava poco che mi mordessi il collo per non trattenerti dall'urlare!" dico ridendo.

"Non è vero." sbuffa.

"Volete dello zucchero filato?" chiedo Soo indicando un signore che lo vendeva.

"Oh certo!" dice Jo prendendo la sua mano.

Dopo aver comprato lo zucchero filato facciamo tanti altri giri sulle giostre fino a che non siamo stanchi morti.
"Ragazzi vado un secondo in bagno." dico allontanandomi da loro.

Fatto tutto torno e quello che vedo non mi piace : Jo e Soo stanno per baciarsi.

My best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora