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Il giorno della partita era arrivato e anche se qualche giorno prima io e Jimin avevamo parlato dal giorno successivo era tornato tutto come prima e Taehyung ha continuato a dirmi che Jimin giocava male, ma oltre a questo c'era un altro problema, non ero riuscita a lasciare Soo ma se davvero desideravo avere Jimin con me dovevo farlo oggi, altrimenti l'avrei perso e non sarebbe più tornato.
Questa mattina appena arrivati a scuola ho augurato buona fortuna a tutti e tre i ragazzi per gli allenamenti e se Taehyung e Jungkook mi hanno risposto con un tenero sorriso Jimin mi ha voltato le spalle e se ne è andato. Poco dopo ho incontrato Soo e ho augurato buona fortuna anche a lui che mi ha abbracciato e lasciato un tenero bacio sulla guancia prima di andare via e mi sono sentita davvero uno schifo a pensare che avrei dovuto spezzare il suo cuore, ma purtroppo dovevo pensare a me, forse sembro un'egoista ma non posso rovinare la mia vita e perdere una delle persone più importanti per me solo perché non voglio lasciare un ragazzo, Soo se ne farà una ragione, sempre se io riesco a trovare il coraggio di farlo..

La mattinata scolastica passa come sempre e alle tre di pomeriggio, a fine corso, invece di andare al bar io e le mie amiche ci dirigiamo al campo di basket e andiamo a sederci sugli spalti, ma prima di farlo andiamo vicino i ragazzi per salutarli e dargli la buona fortuna "In bocca al lupo" dico con il capo chino.

"Crepi." alzo lo sguardo per vedere Jimin sorridermi e lo stesso faccio io di rimando. Sembra che il mio corpo si muova da solo e mi tuffo tra le sue braccia per ricevere un abbraccio, mi allontana di poco "Ci vediamo dopo la partita." annuisco e mi allontano ma qualcuno mi ferma per il polso "Hey, non mi dici 'in bocca la lupo'?" chiede Soo facendo un finto broncio.

"In bocca al lupo." dico sorridendo.

"Grazie." mi da un bacio sulla guancia e poi si allontana con gli altri mentre le mie amiche mi richiamano per farmi sedere sugli spalti. Ci andiamo a sedere e dopo che anche la squadra avversaria arriva i giocatori si posizionano nel campo e un fischio dell'arbitro da inizio alla partita. La partita non inizia nei migliori di modi: Jimin non sta praticamente giocando, sul campo c'è solo il suo corpo ma il cervello è rivolto da tutt'altra parte. Se non inizia a giocare perderanno e questo non deve succedere.

"Ma perché Jimin non gioca? Che ha per la mente?" si lamenta Ilary.

"Se non si da una mossa perderanno!" dice Lyla e dopo quella frase con una sincronia spaventosa si girano verso di me "Che volete?"

"Devi parlargli." mi ordina Ilary.

"Come faccio? Stanno giocando! E se faccio come l'ultima volta il loro coach mi uccideranno." dico scollando le spalle.

"Invece ti saranno grati di quello che farai." mi riprende Lyla.

"Jo ascolta : devi scendere da qui, andare lì, parlare velocemente con Jimin e convincerlo a giocare bene e sappiamo entrambe che per farlo giocare come si deve tu devi-"

"Lasciare So." sospiro interrompendo la mia amica "Lo so che devo ma se ora faccio qualcosa poi sarà Soo quello che giocherà male."

"Non giocherà male nessuno se fai la cosa giusta!" Ilary quasi urla.

"Ma ora non posso andare lì stanno gioc-" vengo interrotta dal fischio di metà partita e tutti i giocatori si riuniscono con la propria squadra per bere e decidere che cosa fare nel corso della partita, guardo le mie due amiche che con uno sguardo mi fanno capire tutto "Ok, ok. Vado." mi alzo dagli spalti e arrivo vicino la squadra "Jimin" lo richiamo.

"Perché sei qui ancora?" chiede il coach.

"Sempre la solita storia." dico indicando con lo sguardo il punteggio e l'uomo si ricorda della prima volta che sono riuscita a far concentrare Jimin. L'allenatore annuisce e afferro per un braccio Jimin e come ho fatto qualche mese fa lo porto in disparte "Che stai facendo?" mi chiede.

"Io che sto facendo?" ribatto "Che stai facendo tu?!"

"Che intendi?"

"Jimin non stai giocando con il cuore. Su quel campo c'è solo il tuo corpo e niente di più!" dico incrociando le braccia.

"Sto cercando di giocare bene ma sono troppo forti!" dice.

"Non sono troppo forti, sei tu che non stai giocando come devi."

"E la colpa di chi è?!" chiede inarcando un sopracciglio.

"Non dare la colpa a me." dico puntandogli un dito contro "Ho sbagliato e tutto quello che vuoi ma non dare la colpa a me."

"Ascolta ho una partita da giocare non vo-"

"Invece mi ascolti!" lo fermo "Perdonami per quello che ho fatto e se ti ho fatto soffrire ma tu ora devi giocare bene questa partita, ne va il futuro della squadra."

"Tu ti stai preoccupando per il tuo ragazzo non per me." sbuffa e poco dopo si sente il suono di inizio partita e tutti i giocatori tornano in campo. Jimin mi lancia un'ultima occhiata e fa per andarsene.

Ora o mai più Jo.

"Jo lasciami andare dev-" si blocca a causa delle mie labbra che vengono a contatto con le sue. Tengo in suo viso fermo tra le mie mani mentre lui prontamente mi afferra i fianchi. Mi alzo sulle punte per arrivare meglio alla sua altezza e poco dopo si stacca "Jimin vai e vinci...per me." sussurro guardandolo fisso negli occhi, mi sorride e dopo avermi dato un bacio a stampo torna in campo. Lo sguardo mi ricade su Taehyung e Jungkook che si danno il cinque soddisfatti, poi su Soo che ha uno sguardo glaciale ma ormai non mi importa più e infine guardo le mie amiche che mi sorridono anceh loro soddisfatte come i loro ragazzi. Faccio per risalire gli scalini ed andare a risedermi ma una voce mi blocca "Hey tu!" mi giro verso il coach "Si?"

"Resta qui, non si sa mai servi un'altra volta." dice e io scoppio a ridere ma alla fine mi siedo sulla panchina vicino a lui e continuo a guardare la partita.

Questo scontro si fa sempre più interessante e agli ultimi minuti ormai le due squadre sono pari. I due capitani devono tirare dei tiri liberi e riuscire a fare canestro. Tocca per prima al capitano della squadra avversaria che riesce a portare di un solo punto avanti la sua squadra, nonostante fossero disponibili tre tiri, poi tocca a Jimin. Il mio ragazzo prende il pallone tra le mani e dopo un veloce sguardo verso di me inizia a guardare il canestro, si mette in posizione e tira mentre io sospiro di sollievo.

Primo tiro andato.

Riprende il pallone e tira una seconda volta.

Via anche il secondo.

Ora rimane l'ultimo tiro. Jimin prende per una terza volta il pallone e poi un respiro profondo "Andiamo amore" sussurro stringendo le mie mani tra di loro.

Jimin lancia il pallone e non si capisce più nulla : l'ultimo fischio che segna la fine definitiva della partita, l'intera squadra che si abbraccia e il coach che si butta in mezzo a loro, l'intera scuola in subbuglio e le mie amiche che scendono velocissime per affiancarmi. I ragazzi si allontanano e loro vanno dai loro ragazzi mentre io mi giro e scruto l'ammasso di persone per cercare Jimin e non mi fermo finché i miei occhi non incontrano i suoi, sorrido e inizio a correre verso di lui che prontamente mi afferra e unisce le labbra alle mie dandomi baci a stampo alternati con baci più lunghi "Hai vinto!"

"Ho vinto!" ripete ridendo e mi appoggia a terra.

"Perdonata?" chiedo circondandogli il collo con le braccia "Altroché!" sorride e fa riappoggaire le sue labbra alla mie. Lo stringo sempre di più a me essendo contenta del fatto che ormai nessuno potrà dividerci.

"Io e te dobbiamo parlare." sento dire alle mie spalle.

Soo.

My best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora