5.8

473 21 0
                                    

"Non distruggete la casa!" urla Taehyung mentre sta per uscire dal cancello.

"La casa no ma il letto si!" urlo di rimando "Ci vediamo domani mattina!" mi saluta con un cenno della mano ed esce di casa insieme a Jungkook e insieme si dirigono al bar dove lavorano le ragazze per prendere e andare a fare un giro. Ci siamo messi d'accordo sul fatto che torneranno verso la sera tardi in modo da lasciarci la casa libera e loro hanno accettato siccome mi devono il favore di avergli concesso di vivere qui. Ritorno in sala e apparecchio la tavola sapendo che Jo ci metterà quasi un'ora buona per arrivare qui dato che viene con l'autobus. Dopo aver finito tutto guardo quello che ho fatto soddisfatto, mi ci sono impegnato ed è uscito tutto perfetto : i piatti rigorosamente neri, i calici cristallini, la bottiglia di vino rosso poggiata accanto al mazzo di fiori al centro del tavolo e poco più distanziata la candela già accesa, la carne poggiata in un vassoio accanto i nostri piatti e una leggera scia di petali che partono dalla porta fino alla cucina e le luci che, avendo l'opportunità di poter scegliere la luminosità dall'interruttore che è in realtà una manopola, sono leggermente soffuse e danno un'aria più soft al tutto. Mi siedo sul divano iniziando a messaggiare con lei che mi dice che sta scendendo ora alla fermata e quindi tra non molto sarà qui, inizio a far tremare nervosamente la gamba più che altri per quello che devo dirle riguardo la storia di Soo, appena troverò il momento adatto glielo dirò. Non molto dopo sento il rumore di un cancello che si chiude e affacciandomi alla finestra vedo Jo che cammina infreddolito verso casa mentre si stringe nel suo cappotto. Mi avvicino alla porta quando sento il rumore della serratura che scatta e lei rimane leggermente sorpresa da quello che ho preparato "Sorpresa!" dico io con un sorriso che lei ricambia. Sfila le chiavi dalla serratura e poi chiude la porta e mi guarda interrogativa quando le faccio cenno con il capo di seguire i petali e con un sorrisetto lo fa per poi restare ferma dinanzi al tavolo "Hai fatto tutto tu?" chiede girando il viso verso di me e io mi limito ad annuire "Wow, mi sento importante sai?" chiede con un sorrisetto e poi si toglie la giacca appoggiandola allo schienale della sedia e poi si siede mentre io prendo posto di fronte a lei "Posso sapere il perché di tutto questo?" chiede indicando con una mano l'ambiente intorno a noi mentre l'altra si intreccia con la mia sopra il tavolo.

"Dici sempre che sei stressata a causa del troppo studio per l'esame che devi fare a breve allora ho pensato ad un modo per farti rilassare e farti staccare la mente da tutto, eccetto da me." dico con un sorrisetto.

"Hai programmato tutto nei minimi dettagli eh?" chiede sorridendo ed io annuisco con un sorriso che nasce spontaneo sul mio viso.

"Uh hai cotto la carne! Cavolo avevo una fame!" dice prendendo il vassoio e prendendo un po' della pietanza che esso contiene per poi passarlo a me che faccio lo stesso.

"Ma non dovevate fare una partita a breve?" chiede mettendomi un pezzo di carne in bocca.

"Si, ma è stata rimandata, ci sarà tra un mese."

"Perché è stata rimandata?" chiede.

"La settimana prossima alcuni della squadra partiranno per un viaggio studio in Giappone e quindi stiamo scegliendo chi tra le riserve prenderà il loro posto." spiego e appena pronuncio "viaggio studio" i suoi occhi si sgranano "Jo? Tutto ok?"

"Mh? Si, si tranquillo." mi sorride ma non mi faccio abbindolare così "Perché hai fatto quella faccia quando ho accennato all'argomento del viaggio studio in Giappone?" chiedo corrucciando le sopracciglia.

"Io...i-il mio professore di economia mi ha chiesto se volevo prendere parte di questo viaggio studio ma ancora non gli ho dato una risposta." dice abbassando lo sguardo.

"Come? Perché non me l'hai detto?" chiedo sgranando gli occhi.

"Perché volevo decidere da sola ma ormai ho preso la mia decisione e quindi appena potrò la comunicherò al mio professore." mi spiega.

"Non parti vero?" chiedo con un velo di terrore in viso " S-Se vai via non tornerai per...per un anno."

"Tranquillo Jimin." mi fa un sorrisetto "Non partirò!" tiro un sospiro di sollievo e le sorrido "Mi è preso un colpo."

"Pabo." mi lascia ancora un tenero sorriso e poi continuiamo a mangiare e a parlare tra le risate e trovando sempre qualche argomento.
Finito di mangiare siamo usciti fuori e ci siamo seduti sul solito divanetto e l'ho costretta a sedersi sulle mie gambe ma in fin dei conti non si è opposta più di tanto.

"Dovremmo andare in camera a dormire, domani abbiamo scuola." dice notando l'ora.

"In camera ci andremo, ma non a dormire." faccio un sorrisetto e lei mi guarda senza capire ma appena elabora per bene quello che ho detto diventa rossa "Oh, andiamo! Non è mica la prima volta." non mi guarda e giro il viso dal lato opposto ma riesco a vedere perfettamente le sue guance arrosate. Metto un dito sotto il suo mento e le faccio girare il viso verso di me le faccio un tenero sorriso e poi unisco le labbra alle sue per poi dare inizio al primo dei tanti baci con cui proseguirà la serata.

My best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora