Piangevo, a dirotto. << Smettila di combattere e sarà tutto più veloce e indolore >> biascicò il ragazzo di fronte a me. Non riuscivo a dire niente, << e smettila di frignare >> un altro schiaffo. << Vattene! >> riuscii a dire con la mano sulla guancia dolorante, poi un calcio mi colpì lo stomaco. << Hai sentito la ragazza? Tira le cuoia >> udii una voce maschile da dietro di lui. Il biondo non fece in tempo a girarsi che fu scaraventato con forza dall'altra parte della stanza e due occhi d'orati mi comparvero davanti. << T-tu mi >> iniziai, ma il ragazzo mi prese in braccio e in un battibaleno eravamo fuori dal locale. << Andrà tutto bene >> udii prima di venir circondata da scintille rosee e cadere in un sonno profondo.
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<< Mhh >> mugugnai, non ero pronta per alzarmi. << Diana, posso entrare? Sono io, Lucia >> allora aprii gli occhi e ricordai d'essere in ospedale. << Certo >> dissi tra uno sbadiglio e l'altro, la porta si aprì e la mia amica fece capolino nella stanza con dei palloncini a forma di cuore in una mano e dei libri nell'altra. << Troppo sdolcinato? Ho pensato che si insomma, visto che ti piace leggere ti ho portato dei romanzi >> feci una smorfia, << ci sono anche dei fantasy? >> chiesi mettendomi a sedere. << No, ma se vuoi più tardi ripasso e te ne porto qualcuno >> disse, poi guardò il libro che stringevo involontariamente al petto. << E quello cos'è? >> domandò incantata più dalla copertina che da quello che ci poteva essere dentro. << Oh, niente di che, mi serve per il dibattito >> lo prese e se lo rigirò tra le mani, << parla dei matrimoni di corte? >> mi fissò in attesa di una risposta. << Più che altro di una ragazza, o meglio con una principessa, che deve sposarsi a breve e non conosce il fidanzato >> spiegai. << E le sta bene? >> si sedette accanto a me e legò i palloncini alla trapunta del mio letto. << Ovviamente no! Credo le piaccia un altro >> risposi lanciando un'occhiata al telefono che mi aveva lasciato la mamma sul comodino. << Ma non dovresti essere a scuola a quest'ora? >> le chiesi guardandola severamente e facendola ridere, << si mamma >> poi si fece triste in volto, << ma ho saputo da Blake quello che è successo e... >>. << Aspetta, Blake è venuto a raccontartelo? >> lei mi fissò confusa, << certo >>. Mi passai una mano tra i capelli, << allora, quanto rimani a farmi visita? >>. << Almeno un'oretta, non ti libererai di me tanto facilmente >> affermò facendomi ridere. Iniziammo a chiacchierare e a ridere, il tempo volò in sua compagnia e ben presto si fece l'una, quindi Lucia mi salutò per tornare a casa a pranzare. La strinsi forte a me, << grazie di essere passata, mi hai migliorato la giornata >> mi sorrise, << non c'è di che, tornerò presto >> promise, poi uscì.
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Scommetti che non mi innamoro?
ParanormalDiana Cooper è una ragazza insicura di se, tormentata da un passato al quanto turbolento. Anela tranquillità, sente il disperato bisogno di scappare dai suoi incubi peggiori: i ricordi. Di certo non vuole persone intorno, in particolar modo il suo n...