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<< Le virtù. Molti conoscono questo termine, ma non tutti lo mettono realmente in pratica. Ad esempio dover sposare una persona soltanto per i soldi non la definirei una virtù, invece lasciarsi corteggiare da chi ti ha rubato il cuore si. Ho parlato con i miei genitori, mi sono fatta coraggio, eppure non è bastato. " Non se ne parla Ruben " ha detto in tono sommesso mio padre e ogni mio discorso è morto sul nascere. " Sei una reale, pensavo avessi capito come funziona " ha aggiunto mia madre, " Devi ancora crescere e maturare per capire certe cose " ha concluso papà. Ho digrignato i denti, non avrei mai concepito del tutto regole simili, ormai lo sapevo, ciò che c'era tra me e Alexander era forte e imponente, non ci avrei rinunciato senza prima combattere >>.

<< Diana, sei tornata! >> in meno di un secondo due braccia esili mi circondarono le spalle, stringendomi in un abbraccio. << Ei, guarda che ci siamo viste qualche giorno fa >> sorrisi mentre la mia compagna di banco prendeva posto. << Lo so, ma il tempo in classe passa molto più lentamente senza di te >> risi alle sue parole, ma poi udii un brivido alla schiena e una folata di vento entrò nella stanza. Mi voltai con cautela, come ad aver paura e quando incontrai gli occhi di Blake Anderson successe una cosa strana: le dita iniziarono a formicolarmi e tutto il mio corpo sembrava una calamita vivente. Senza pensarci mi alzai, come d'istinto, mi sembrava che ci fossimo solo io e lui in quell'aula, anzi, nell'intera scuola. << Ciao >> sussurrai quando fummo abbastanza vicini, << Diana >> pronunciò il mio nome così bene che avrei voluto lo ripetesse di nuovo. << Sei scappato l'altro giorno >> c'era qualcosa che non mi diceva, lo percepivo in qualche modo, non capivo cosa mi stesse succedendo. << Lo so, come posso farmi perdonare a tal proposito? >> chiese sussurrando e il cuore mancò un battito. << Non saprei, come vorresti farti perdonare? >> cos'è, adesso mi mettevo a flirtare? Blake emise una risata soave, bellissima. Dovevo riprendermi, mi aveva ferita, si stava soltanto divertendo con me, pensava di avermi in pugno e probabilmente non si sbagliava. << Buongiorno ragazzi, mi fate passare? >> scossi la testa alla domanda del professore e mi accorsi che tutti ci stavano fissando incuriositi, Bella mi stava letteralmente fulminando con lo sguardo e stavamo bloccando l'entrata. Avvampai all'istante, << s-si, scusi >> balbettai tornando al mio posto. << Bene ragazzi, il tempo di preparazione al dibattito è terminato, voglio vedere i vostri lavori >> ci comunicò con lo sguardo di chi non ammette repliche e iniziarono a sudarmi le mani. << Gli farai vedere chi comanda >> mi assicurò Lucia, posandomi dolcemente una mano sul braccio e annuii poco convinta. << Signorina Cooper, signor Anderson, vorreste iniziare? >> ci chiese mentre la classe si divideva, chi dalla mia parte, chi dalla sua. Fissai Blake in attesa, avevo la bocca asciutta, non riuscivo a non pensare al momento in cui mi aveva stretta tra le sua braccia forti e rassicuranti, inebriandomi del suo profumo. << Io e il mio team abbiamo trovato diversi siti online >> iniziò, << ognuno narrava, secondo diversi punti di vista, di come avvenivano gli incontri tra famiglie >> spiegò. << I principi venivano nel castello per chiedere la mano ai genitori della futura sposa e in realtà c'era un'ampia scelta, per cui la giovane dama poteva farsi un'idea di quale ragazzo la affascinasse di più >> aggiunse Bella fissandomi come se fossi la sua preda. << E se non volesse nessuno di loro? >> si intromise Lucia, << beh, i pretendenti non disponevano soltanto della ricchezza materiale, ma anche di una bontà d'animo e di una bellezza unica >> rispose Susane incrociando le braccia al petto. << N-non hai risposto alla sua domanda però >> le feci notare, << ti rispondo io >> disse Bella, << se la principessa era così stupida e ingenua da innamorarsi di un contadino povero ed ignorante i genitori non potevano lasciarle fare quello che voleva, è ovvio >> sentii il fastidio farsi spazio dentro di me. << Non scegliamo noi di chi innamorarci >> affermai e lei fece una smorfia, << più che amore la definirei una cotta passeggera >> mi avvicinai di un passo, << che ne sai tu di cosa provavano l'uno per l'altra? >> di colpo mi sentivo più arrabbiata che mai. << Che ne sai tu dell'amore piuttosto, visto che non hai mai avuto una storia fissa >> mi derise. << Okay, abbassiamo i toni ed evitiamo di andare sul personale >> ci ammonì il professore. << Perché pensi che Diana non abbia mai avuto un ragazzo? >> si intromise Blake e tutti lo fissarono stupiti, incluso l'insegnate. Bella ridacchiò, << perché sta sempre per i fatti suoi e nessuno le si avvicina, eccetto quella sfigata della sua amica >>. << Senti >> le dissi riuscendo a non far tremare la voce, << puoi dirmi quello che ti pare, ma lascia stare Lucia >> il silenzio calò nella classe. << In ogni caso a diciott'anni non si è abbastanza maturi da poter decidere chi sposare >> commentò un ragazzo del gruppo di Blake. << Infatti dovrebbero avrebbero dovuto avere il tempo necessario per poter vivere la loro giovinezza >> ribatté una ragazza. << Diana, tu cosa ne pensi? >> mi chiese il mio vicino di casa fissandomi così intensamente che dovetti concentrarmi sulla giacca del professore per non guardarlo in faccia, << Io p-penso che >> tentai di dire ma mi bloccai, tutti sembravano volermi attaccare, non riuscivo a continuare. << Cooper non aver paura di dire la tua >> mi incoraggiò il professore, << okay. I-io penso che i genitori delle future regine agissero in buona fede, ma imponendole qualcuno che magari non era l'uomo giusto per loro non le rendevano felici >> dissi e riuscii ad incontrare lo sguardo di Blake. << Ho iniziato a leggere un libro in questi giorni, tratta di una principessa dell'ottocento, si chiama Ruben ed è innamorata di un ragazzo >> spiegai. << Lo abbiamo letto insieme >> aggiunse Blake, << e siamo giunti a un compromesso >> lo fissai inebetita. << Quale? >> domandò l'insegnate, << sa, siamo giunti alla conclusione che avevamo ragione entrambi. I genitori volevano il meglio per le proprie figlie, ma il fine non giustifica i mezzi. Le principesse dovrebbero aver avuto più tempo per poter scegliere chi sposare e la scelta avrebbe dovuto essere più ampia e non limitata >> rispose senza distogliere gli occhi dai miei. << Ruben amava Alexander e questo nessuno poteva cambiarlo >> affermai appoggiandolo. << Quello che c'era tra di loro >> si avvicinò a me, << era più forte, più vero e più intenso di qualunque gerarchia >> non mi ero resa conto che fosse a un passo da me, finché non percepii il suo odore. << Fantastico! >> batté le mani il professore, << un otto e mezzo a tutti e due per essere riusciti a trovare un punto di incontro >> fui riempita dal sollievo. << Bella, sei meno. Tutti gli altri sette >> aggiunse mentre la campanella suonò. Io dal mio canto ero felice, ma poi vidi Blake tirar fuori il cellulare e rispondere a un messaggio, l'espressione improvvisamente impassibile, gli occhi che trasmettevano durezza. Cosa nascondeva? Se era intenzionato ad andare d'accordo con me, perché non si apriva? Dopo tutto quello che era successo, dovrei essere io a non fidarmi. Decisa a scovare qualunque cosa ci fosse sotto quella maschera di strafottenza, lo seguii in corridoio senza farmi notare. Blake era straordinariamente veloce, era difficile stargli dietro e quando si fermò sul retro della scuola avevo il fiatone. << Ce l'hai? >> sentii che parlava con qualcuno, << certo >> lo vidi afferrare una strana pietra verde e mettersela in tasca. Non riuscivo a vedere chi avesse di fronte, quindi tentai di spormi, ma stava per tornare indietro così non ci pensai due volte e corsi via. Con il cuore in gola salii le scale e mi precipitai in classe, ma non appena entrai, vidi Blake seduto al suo posto che scherzava con Bella. Ma cosa stava succedendo qui?

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