Way out

4. Una nuova vita

Jane

"How can you see into my eyes, like open doors?

Leading you down into my core

Where I've become so numb

Without a soul"

Evanescence

Dopo aver chiuso la telefonata con Cathy sono tornata a casa. Mi ha fatto piacere sentirla ma non nego che la nostalgia abbia rovinato il mio umore.

Prendo la tazza di tè bollente che ho preparato pochi minuti fa e mi posiziono sulla panca che si trova vicino alla grande vetrata del salone. Osservo le persone, ho sempre adorato farlo. Le guardo mentre parlano al telefono, mentre fanno compre oppure mentre si dirigono in qualche buon pub per concludere la giornata. Sembrano così spensierate e spontanee. Mi sento tremendamente sola anche se è assurdo. Sono sempre stata abituata alla mia solitudine mentre ora sembra un peso troppo grande da sostenere.

Prendo il telefono per controllare se mio padre ha provato a cercarmi ma niente. Nessun messaggio, nessuna chiamata.

Ho paura che sia la classica calma prima della tempesta, che possa essere solo un suo macabro gioco per farmi credere di essere riuscita nella mia fuga. Non sono abituata a questo silenzio stampa, non sono abituata a riuscire in quello che desidero.

Ho paura che la tempesta possa trasformarsi, da un momento all'altro, in un terribile uragano, pronto a spazzare via ogni cosa.

So per certo che prima o poi dovrò affrontarlo, so che non mi lascerà andare così facilmente ma per il momento voglio godermi questa apparente tranquillità.

Quando sento il mio stomaco brontolare capisco che è arrivato il momento di mangiare qualcosa.

Apro il frigo, indecisa se preparare un gustoso pollo con le patate, oppure, un veloce toast prosciutto e formaggio.

Mentre sembro afflitta dal più grande dilemma esistenziale di sempre il campanello di casa inizia a suonare.

"Ehi Ciao, cosa ci fai qui?" Dico ad una Kira con la faccia completamente distrutta.

"Ho finito tardi di studiare. Sono morta. Possiamo mangiare qualcosa insieme?" Domanda con un broncio che la fa assomigliare ad una bambina.

"Non chiedo di meglio" Rispondo, spostandomi per farla entrare.

"Questo pollo è la fine del mondo" Si complimenta Kira con la bocca piena di cibo.

"Grazie, ogni tanto preparavo degli hamburger nel posto dove lavoravo prima" Rivelo tranquillamente.

"Prima?" Domanda curiosa.

"Prima di trasferirmi qui" Sussurro nervosa.

"Raccontami qualcosa di te! Chi sei veramente Jane Stone?" Domanda in modo teatrale.

Resto con la forchetta a mezz'aria a quella domanda. Cosa potrei raccontarle. Chi sono veramente io? Non lo so, ho smesso di saperlo tanto tempo fa.

"Io...sono una semplice ragazza. Non c'è molto da dire. Sono nata e cresciuta a Cape Cod. Non sono mai andata molto d'accordo con la mia famiglia così ho deciso di andarmene" Dico alla fine, cercando di rimanere vaga.

"Quindi sei scappata?" Chiede scioccata.

"In un certo senso" Rivelo intimorita che possa farsi un'idea sbagliata di me.