58. Fare la pace

2.5K 67 7
                                    

Tom


Mi avvicino lentamente mentre continuo a fissarla intenta ad asciugarsi le lacrime dal viso.

Ho scritto nella lettera tutto quello che sentivo, quello che mai ero riuscito a dimostrare, quello che da giorni mi tormentava l'anima.

Le accarezzo gentilmente la spalla facendola sobbalzare dallo spavento e il secondo successivo ci ritroviamo incatenati dai nostri stessi occhi.

Come quando ci siamo conosciuti, come quando tutto è iniziato.

"Ciao" sussurro con voce roca.

"Ciao" risponde con un tono colmo di emozione.

"Mi dispiace tanto per oggi. Non volevo reagire il quel modo ma a volte non riesco a controllarmi" dico sincero prendendole il viso tra le mani.

"Non dire niente. Non ho bisogno delle tue scuse. La lettera è stata più che sufficiente" afferma appoggiando la sua fronte alla mia.

"Vorrei solo farti capire quanto ti amo e quanta paura ho di perderti" provo a dire ma l'emozione ha la meglio perché il mio tono non riesce ad essere fermo.

"Vorrei che capissi che non potrai mai perdermi, che sei parte di me, che vivi nella mia testa, nel mio cuore, nella mia pelle e da quattro mesi anche nella mia pancia. Sei l'unica persona che mi abbia mai voluta e l'unica che mi faccia sentire a casa ogni volta. Non devi avere paura perché non potrei mai e poi mai allontanarmi da te" dice convinta a fior di labbra.

Mi avvicino quel tanto che basta per far combaciare le nostre labbra, per sentire il suo sapore, per iniziare una danza perfetta fatta di passione e amore.

Raccolgo i suoi capelli in una mano, costringendola a portare indietro la testa in modo da riempire il collo di baci lenti e pericolosi. Il suo respiro diventa affannoso e la vena sul collo inizia a pulsare con vigore dal desiderio. Continuo ad assaggiarle tutto il corpo fino ad arrivare al suo ventre. Alzo la maglia e mi ritrovo davanti la pancia più bella che abbia mai visto. Una pancia piena di noi. La sfioro con dolcezza senza riuscire a nascondere un sorriso di felicità e soddisfazione. Con delicatezza le sfilo i leggins e  la maglietta buttandomi a capofitto sui suoi seni pieni. 

"Non porti il reggiseno Jane? Vuoi farmi impazzire?" Dico completamente avvolto dal desiderio.

"Forse" risponde maliziosa.

Ansima sonoramente quando le prendo il capezzolo in bocca mentre con la mano mi insinuo nelle sue mutande trovandola già pronta per me.

Massaggio lentamente ma con decisione il suo clitoride facendola gemere senza vergogna. Si aggrappa ai miei capelli tirandoli energicamente per chiedermi di più e senza pensarci neanche un secondo mi posizione sulle ginocchia davanti alla sua bellezza. La lecco con bisogno, avidità e impazienza per un tempo che sembra infinito per poi sentire il suo corpo tendersi e raggiungere l'orgasmo. Mi alzo senza darle il tempo di riprendersi e con un solo movimento mi calo i pantaloni e le mutante penetrandola con una decisione tale da farla urlare per lo stupore. Mi muovo sul suo corpo senza mai interrompere il contatto visivo.

"Sei così bella" dico in preda alla passione mentre la sento raggiungere un altro orgasmo.

"Amore sto per venire" dice piagnucolando.

"Ti sento. Vieni con me" aumento il ritmo sentendo il mio corpo ricoprirsi di brividi e il mio cuore uscire dal petto per poi venire l'istante successivo dentro di lei.

"Ti amo" dice ancora ansimante.

"Mai quanto io amo te" replico appagato e felice. 

Way outDove le storie prendono vita. Scoprilo ora