27. Tempismo perfetto

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Tom


Cinque giorni.

Cinque giorni che non ho notizie di Jane, cinque giorni che non sento la sua voce e che non ho possibilità di toccarla. Sto per impazzire me lo sento, ogni fibra del mio corpo sembra anestetizzata, incapace di accettare questa situazione assurda.

Dopo aver letto la sua lettera sono crollato come mai prima d'ora, ho pianto come un bambino appena caduto dalla bicicletta, come una femminuccia alla sua prima cotta adolescenziale.

Le sue parole sono impresse nella testa e riaffiorano ad ogni ora del giorno, qualsiasi cosa io faccia non riesco a distogliere l'attenzione da quella fottuta lettera.

Mi ama.

Mi ama e ha deciso di lasciarmi, che decisione del cazzo.

Un tempismo perfetto per mettermi al corrente dei suoi sentimenti, no?

Preso dalla rabbia e dalla paura la prima cosa che ho fatto è stata chiamare mio padre per avvisarlo di contattare immediatamente l'investigatore privato per seguirla.

So di sembrare un fidanzato stalker ma lo faccio per il suo bene ed egoisticamente per la mia sanità mentale, impazzirei non sapendo dove si trova e soprattutto con chi.

Un maniaco del controllo, come cavolo mi sono ridotto?

Come se non bastasse quella rompiscatole di Kira mi chiama in continuazione per sapere se ho notizie o per sfogarsi, ignorando il fatto che sto soffrendo come un cane bastonato.

Cerco di farmi vedere forte ma dentro provo una miriade di emozioni che neanche riesco a descrivere, delle volte sono spaventato, altre, semplicemente irritato dalla sua decisione. Ieri sera, per esempio, quando l'investigatore mi ha chiamato per avvisarmi di averla vista entrare in un motel di merda che dista circa 30 km da qui ero talmente incazzato che avrei voluto prendere la macchina solo per andarle a urlare contro.

Come cavolo le viene in mente di andare in un motel?

Perché diavolo non è potuta rimanere qui?

Guardo fuori dalla grande vetrata della mia villa, in una mano tengo la mia adorata birra, con l'altra mi massaggio la testa. Da quando è andata via non faccio altro che bere ed avere grandi mal di testa.

Questa donna mi ha rovinato, prima di lei non ho mai sofferto così, non ho mai avuto pene d'amore, ho sempre pensato a me stesso e a raggiungere i miei obiettivi attento a non incontrare possibili ostacoli nel mio cammino.

Poi sono bastati due occhi verdi intensi e delle labbra da urlo per mandarmi in tilt, che testa di cazzo che sono.

Mentre osservo con poca attenzione gli alberi che circondano la mia dimora il telefono nella tasca posteriore dei miei jeans squilla.

"James, dammi buone notizie" mi rivolgo all'investigatore che sta seguendo Jane da due giorni.

"Buongiorno anche a te capo" risponde ridendo.

"Non sono molto propenso ad avere una conversazione. Allora?" Chiedo impaziente.

"La ragazza è appena uscita dalla sua camera con le valigie" mi avvisa.

"Seguila per tutto il tempo e se noti qualcosa di strano chiamami immediatamente" specifico.

"Ok Capo, a dopo" risponde per poi attaccare.

Dove stai andando Jane? Perché continui a scappare da me?

La frustrazione di questi giorni mi sta logorando e non appena attacco il telefono scaravento la bottiglia che avevo in mano addosso alla parete urlando come un folle che ha appeno perso la cosa più preziosa che possedeva.





💫 Spazio autrice 💫

Amiche domani pubblico altri due capitoli ❤️

Nel frattempo fatemi sapere cose ne pensate di questi.

Buona serata ❤️

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