Way out

56. Tom's show

Tom

Se volete vedere una donna nella sua massima bellezza allora dovete guardarla nel periodo della gravidanza.

Per qualche strana ragione sembra splendere di una luce calda che irradiare ogni cosa la circondi. Da quando Jane è rimasta incinta è cambiata radicalmente. Ora affronta le cose con più determinazione e tranquillità, come l'altro giorno, quando ha deciso di affrontare la madre. E' sicura di se stessa, lo si nota da come ha iniziato a vestirsi e truccarsi. Se fino a qualche mese fa era una ragazza da mozzare il fiato adesso è una donna consapevole a tutti gli effetti. Porta spesso i capelli raccolti, ma non in una di quelle crocchie disordinate e sciatte, li lega in una coda alta e tirata, lasciando sulla lunghezza delle onde delicate e morbide che danno un'aria sofisticata ed impeccabile.

Sono sempre stato un uomo molto geloso, anche se prima di incontrare lei non ho mai sentito questa emozione. Mi fido ciecamente di Jane, ormai il nostro è un rapporto consolidato da tutte le verità che ci siamo urlati in faccia, dalle carezze dolci che ci cullavano la notte, dai pianti condivisi nelle situazioni di tristezza e dall'unione dei nostri corpi che caratterizza ogni giornata. E' stato un rapporto difficile, per il quale troppo spesso ho temuto che sarebbe giunto al capolinea ma oggi, con fiducia e razionalità, sono sicuro che niente potrà distruggere il nostro legame.

Ogni tempesta sarà sconfitta dal nostro amore.

Ogni tormento placato dai nostri cuori.

Ovviamente se Jane decidesse di non mettere quei maledetti leggins che lasciano poco all'immaginazione sarebbe tutto più semplice. Eviterei di guardare male ogni essere in possesso di almeno due testicoli e di farmi il sangue amaro ogni volta che usciamo di casa.

Non riesco ancora a controllarmi e, negli ultimi giorni, abbiamo litigato troppo spesso per via del suo modo di vestirsi o forse sono io che, vedendola sempre più sexy con quei fianchi burrosi e quel seno troppo prosperoso che strizza fuori da ogni maglietta non riesco a ragionare con lucidità.

Ad esempio, in questo momento ci troviamo in cucina a fare la lista della spesa perché questa sera comunicheremo a Mike e Kira che non vediamo da più di un mese la grande notizia ma non riesco ad ascoltare una parola di quello che Jane sta dicendo.

La scollatura della maglietta è troppo esagerata e quel rossetto rosso evidenziano le sue labbra carnose in maniera fin troppo provocante. Sto impazzendo, oltre che essere molto eccitato.

"Terra chiama Tom" Jane attira la mia attenzione facendo svolazzare una mano davanti al mio viso.

"Ehm... sì, scusa. Dicevi?" Rispondo in imbarazzo.

"Che ti prende?" Chiede curiosa.

"Nulla, tutto benissimo, anzi, magnifico direi" cerco di sembrare il più credibile possibile ma con scarsi risultati.

"Ah, sì certo. Pensi che sono nata ieri? Ti conosco Tom. Sputa il rospo" dice decisa.

"Ho detto che va tutto benissimo, non insistere" replico acido.

"Come vuoi, anzi, sai che facciamo? Vado a fare la spesa da sola così rimani qui a schiarirti le idee e non dovrai sopportare le mie domande" sentenzia, palesemente offesa.

"Cosa? No. Io vengo con te" controbatto all'istante perché il solo pensiero di farla uscire da sola mi fa incazzare.

"No, ho detto che voglio stare sola quindi, se non ti dispiace io vado" non fa in tempo a terminare la frase che la fermo per un braccio.

"Jane, non farmi incazzare. Io vengo con te" dico ancora una volta.

"Come ti pare ma muoviti. Ti aspetto in macchina" e così dicendo se ne va.