24. La scelta giusta

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Jane

"If you have the ability to love, love yourself first."
Charles Bukowski


Three Weeks Later


Sono passate tre settimane da quando io e Tom ci siamo aperti l'uno all'altra, dichiarando senza timore le nostre emozioni.

Lui ha detto di amarmi mentre io non ho ancora pronunciato quelle fatidiche parole, concedendogli però la possibilità di entrare nella mia vita e vivermi.

Sono state settimane intense sia dal punto di vista emotivo che fisico. Abbiamo stabilito la nostra routine tra lavoro, studio e tempo libero.

Quando non stiamo insieme ci scambiamo messaggi per aggiornarci sui nostri programmi e quando torniamo a casa ci chiudiamo nel nostro mondo. Ho scoperto che odia i film horror e che, contro ogni mia aspettativa, adora le commedie. Il suo piatto preferito sono le lasagne, mentre non impazzisce per le verdure.

Insomma, ci siamo scoperti poco alla volta, senza essere invadenti e frettolosi.

Di mio padre nessuna traccia stranamente e forse proprio per questo sono state settimane tranquille e piacevoli.

"Devi proprio andare?" Domando con un broncio da bambina al mio fidanzato.

"Sì amore, dovevo incontrare mio padre 10 minuti fa" Risponde ancora avvinghiato al mio corpo.

In questi giorni non c'è stata neanche un volta dove io e Tom non facessimo l'amore.

Anche sopraffatti dalla stanchezza i nostri corpi sembravano attrarsi come una calamita.

"Ok, va bene. Mi faccio una doccia e vado a lavoro. Ci vediamo per cena?" Chiedo alzandomi dal letto.

"Sì, a più tardi piccola" mi bacia dolcemente per poi uscire dalla nostra camera.

Vivo da Tom da quasi un mese e nonostante abbia provato a spiegargli che non mi sento totalmente a mio agio sembra non voler capire.

Dice che vuole stare tranquillo e che preferisce sapermi a casa sua piuttosto che da sola nel mio appartamento. Lo capisco perché forse al posto suo anche io mi sarei comportata così, ma questa non è casa nostra, è la sua.

Mi disturba il fatto di vivere insieme per necessità e non per volere di entrambi, sembra un ragionamento stupido, lo so, però avrei preferito aspettare e trovare la casa giusta per noi. Una casa che non mi facesse sentire ospite ogni giorno.


Assorta nei miei pensieri, non mi rendo conto dell'orario ed una volta finito di asciugare i capelli, infilo la prima cosa che trovo per poi dirigermi verso la caffetteria.

"Scusa scusa" entro come una pazza nel locale.

"Stai calma Jane, sei in ritardo di soli 10 minuti" Dice Mike tranquillizzandomi.

"Ok, sono pronta. Che devo fare?" Domando con carica.

"Pensavo di stare io dietro al bancone per preparare le ordinazioni mentre tu potresti servire i clienti, che ne pensi?" Domanda.

"Va bene" e prendendo il mio taccuino mi dirigo verso i tavoli.

"Salve, cosa le porto?" Chiedo al primo tavolo a tiro con ancora lo sguardo sul taccuino.

"Ciao tesoruccio..." Sbianco alzando lentamente la testa.

"Papà" sussurro.

"Già, Sorpresa?" Risponde divertito.

"Un po'" dichiaro impaurita.

"Ti ho cercato ovunque tesoro. Hai fatto preoccupare il tuo vecchio, non ci si comporta in questo modo" afferma con il suo solito tono arrabbiato.

"Immagino" controbatto.

"Non mi rispondere stronzetta, faremo i conti per questa tua insolenza" Ringhia attento a non farsi sentire dagli altri clienti.

"Ti prego, lasciami andare" supplico con le lacrime agli occhi.

"Non posso, lo sai" risponde

"Perché?" Chiedo sfinita

"Perché è colpa tua se ho perso l'unica persona che abbia mai amato" dice prontamente con odio.

Ci guardiamo per alcuni secondi in religioso silenzio fino a quando non si alza sovrastando la mia statura per dichiarare: "Ti aspetto a casa tua quando hai finito il turno. Tranquilla la tua amichetta è andata dal suo ragazzo".


I rumori sembrano dissolversi, le figure intorno a me compiono gesti al rallentatore, il mio cuore batte rigorosamente nel petto e le gambe si rifiutano di muoversi.

Sono ferma in questo stato confusionario ormai da minuti, incapace di pensare ed agire.

"Ehi" Dice qualcuno vicino al mio orecchio, mettendomi una mano sulla spalla.

Mi giro di scatto, risvegliandomi dal mio stato comatoso e vedendo il volto di Mike, preoccupato e smarrito.

"Che succede Jane? Hai una faccia" Domanda con apprensione.

"Io...non mi sento bene. Scusa devo andare a casa" e senza aspettare alcuna risposta mi dirigo verso l'uscita della caffetteria.

Cammino per ore, girovagando per luoghi mai visti prima, con la testa bassa e le lacrime che non cessano di scendere sul mio viso.

Il telefono ha squillato non so quante volte ma sono troppo arrabbiata e delusa per parlare con qualcuno.

Ho bisogno di stare sola, una condizione a cui mi sono abituata fin dalla nascita.

Ripercorro mentalmente quanto successo dal mio arrivo, maledicendomi per i miei errori, per essermi affezionata a delle persone, per aver scelto di venire a Stanford, che dista solo 3 ore da Cape Cod, per aver permesso a mio padre di rovinarmi la vita.

Insomma, per tutto.

Cammino disillusa senza una meta, annientata da quelle parole che mi perseguitano e sopraffatta dalle emozioni che, senza meritarlo, ho provato in questi mesi.

So cosa devo fare, per quanto io non voglia: devo pensare prima al bene degli altri e poi al mio.

Sarà difficile lasciarsi tutto alle spalle, sarà dura dire addio all'unico luogo mi abbia mai dato serenità e felicità.

Sarà difficile non vedere più l'energia di Kira, la goffaggine di Mike e soprattutto non stare più con l'uomo che amo con tutta me stessa e che non lo saprà mai: Tom.


Le cose belle arrivano all'improvviso e durano un'istante.

Un attimo che dobbiamo saper catturare e vivere al meglio.

Un momento di pura gioia che precede una vita di pura agonia. 



💫Spazio autrice 💫 

Allora ragazzeee manteniamo la calma 😊

Spero che i nuovi capitoli vi piacciano anche se sono più che cerca che odiate il padre di Jane e forse anche l'ultima reazione di Jane.

Non voglio anticiparvi niente però vi assicuro che tra non molto leggerete i capitoli che vi piacciono tanto ❤️

Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate 💕

Io comunque sono super innamorata di Tom e Jane. 

Domani pubblicherò un altro capitolo dal POV di Tom. 

Cosa succederà? ❤️

Way outDove le storie prendono vita. Scoprilo ora