🖋️ Lezione 1: Le Cinque W 🖋️

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Lo so, probabilmente molti di voi speravano, vedendo la notifica, che fossi tornata con una nuova recensione. Mi spiace deludervi, ma ci tengo a dirvi che non mi sono dimenticata e che non mi sono fermata! Ci tengo a fare le cose per bene, senza troppa fretta, in modo da giudicare le vostre storie al meglio.

Detto questo sono qui per il primo appuntamento con La Rubrica dello Scrittore, una sorta di servizio extra in cui troverete consigli che spero possano aiutarvi ogni volta che vi accingerete a scrivere.

"Non si scrive perché si vuol dire qualcosa; si scrive perché si ha qualcosa da dire."
Francis Scott Fitzgerald

Perché decidiamo di prendere carta e penna e metterci a scrivere? Forse abbiamo sempre voluto farlo, ma abbiamo aspettato soltanto il momento giusto. Poi un giorno, magari dopo un sogno o durante un lungo viaggio in treno, o davanti ad una parola, un suono, un'immagine, ecco che succede qualcosa. Arriva un'idea. E ci piace così tanto che vogliamo scriverci sopra e già non vediamo l'ora di metterci a lavoro, scrivere a capofitto tutto ciò che ci viene in mente senza seguire un ordine ben preciso.

Ma siamo davvero sicuri di sapere che cosa scrivere? Forse sì, ma sarà una storia che regge? Prima di mettersi al lavoro c'è un sistema per verificare che la trama sia solida, ossia rispondere ad alcune domande fondamentali. Le Cinque "W" dello stile giornalistico anglosassone: who, what, where, when, why. Ossia: chi, cosa, dove, quando, perché.

-CHI è il protagonista?
È più importante caratterizzare al meglio la trama o i suoi personaggi? Certamente entrambi hanno un ruolo importantissimo all'interno di una storia, ma va ricordato che sono proprio i personaggi, con i loro pensieri, le loto azioni e ambizioni, a costruire la trama. Per questo occorre avere le idee molto chiare su chi si muove all'interno della nostra narrazione, soprattutto sul protagonista e sul suo conflitto interiore. Dobbiamo conoscerlo come se fosse veramente un nostro amico.

-CHE COSA succede?
Il fine ben preciso di uno scrittore è quello di creare problemi ai suoi personaggi. Che la storia appartenga al genere fantasy o rosa o giallo o a qualunque altro, tutta la trama ruota intorno ad un conflitto. Se uno scrittore non posiziona sul cammino dei suoi personaggi ostacoli da superare, il lettore si annoierà ben presto a prescindere da tutto il resto. Dunque per rispondere alla domanda "che cosa succede?" occorre proprio chiedersi quale sarà l'incidente che disturberà la quiete dei personaggi.

-Dove e quando?
Per rispondere a queste domande occorre chiedersi dove si svolgano gli eventi che desideriamo narrare e quando. Questo ci permetterà di creare un preciso contesto spazio-temporale in cui il lettore sarà in grado di immedesimarsi.

-Perché scriviamo?
Questa domanda è la più sottovalutata di tutte, nonché la più importante. Chiederci quale sia la motivazione valida per cui desideriamo veramente metterci a scrivere significa mettere in luce anche quale sia il messaggio che, con la nostra opera, vogliamo dare a chi legge. Si tratta di una storia fine a se stessa o con essa vogliamo dire di più? Magari denunciare una situazione critica in cui viviamo, donare un insegnamento, spiegare il nostro pensiero su un aspetto della vita?

Spero che questa lezione vi possa essere stata in qualche modo utile. Ci rivediamo nuovamente con La Rubrica dello Scrittore martedì prossimo. Grazie!

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