Recensioni Tuttigusti+1

🧙🏽‍♂️ ~ Blood Toxiecity ~ 🧙‍♀️

Di IreneRaverlorParrava

Copertina

Mi piace tantissimo la figura del lupo centrale con questi colori metallici e del vapore che gli esce dalle fauci, tuttavia nell'insieme la trovo davvero confusionaria. Sembra un collage di quattro foto diverse, inserite semplicemente una accanto all'altra in modo confusionario, senza un ordine, senza seguire uno schema. Il titolo non è centrato e il nome dell'autrice, che suppongo essere quello in basso, è non solo poco nitido ma anche coperto da una delle immagini scelte come sfondo della copertina. Quest'ultima, quindi, sembra essere stata fatta un po' senza un criterio ben preciso.
[6/10]

Sinossi

La sinossi mostra fin da subito alcuni tratti originali della storia, in particolare il gergo che l'autrice stessa ha creato per dare un nome a quasi ogni cosa all'interno della narrazione: vengono citati gli Ematofagi, ossia i Vampiri, termine conosciuto soprattutto in biologia ma perfetto da usare anche in un fantasy come questo; nomina i bloodjunkie, ossia coloro che si fanno mordere volontariamente e che spesso sono dipendenti dalle endorfine prodotte dall'atto. È giusto presentare Scott, in quanto è il personaggio che compare maggiormente nei capitoli ed è il preferito dell'autrice, nonché sicuramente il più interessante anche secondo il mio pensiero. La sua storia è originale e intrigante, quindi è giusto presentarla a grandi linee per attirare un potenziale lettore. Tuttavia trovo la parte di Scott slegata da quella di Nolan, per il modo in cui è stata scritta e impostata quest'ultima. Scritto così sembra troppo riduttivo. Rivedrei il collegamento tra Scott e Nolan in questa sinossi.
[7/10]

Trama e contenuto
Blood Toxiecity ha una trama molto complessa, per come è stata costruita e pensata. Ciò che non mi è chiaro, giunta alla conclusione della lettura di tutti i capitoli finora pubblicati, è quale sia il conflitto al centro della vicenda, il problema da risolvere e affrontare. Non sono sicura che si tratti della questione tra vampiri, magari c'è altro che succederà in seguito, ma in un caso o nell'altro lo sapremo soltanto quando e se l'autrice riprenderà a pubblicare i capitoli. La storia recupera tanti elementi tipici, che spesso è inevitabile unire insieme per costruire una trama, quali vampiri, licantropi e streghe. Noi seguiamo soprattutto la Vicenda dei lupi, in particolare del branco principale della zona, sotto la supervisione del beta Nolan, il primo personaggio che incontriamo. Nolan si occupa di controllare e far adattare i membri del branco per conto dell'Alpha, un personaggio che per ora non fa mai la sua comparsa ma viene soltanto menzionato, con mio profondo rammarico. Questo compito non è facile, in quanto alcuni di loro sono ancora cuccioli, ossia sono stati trasformati da poco, non hanno reciso del tutto i legami con il loro passato e ricercano emozioni che ora non gli appartengono più. In particolare conosciamo Scott, un ragazzo colpito da poco dalla maledizione dei lupi, che ha vissuto in passato come un drogato, un donatore di sangue per i vampiri, dipendente dal morso. Scott ha la possibilità di riscattarsi, di ricominciare tutto da capo e lasciarsi per sempre indietro la vecchia vita. Tuttavia il passato torna sempre a bussare alla porta e Scott si ritrova a un party organizzato da vampiri, pieno di bloodjunkie agli ordini dei vampiri e desiderosi di farsi mordere, dove un licantropo come lui non è il benvenuto. Qui assistiamo a un rituale oscuro, organizzato da una cerchia di vampiri, che sembra cercare un modo per trasformare esseri umani in vampiri senza ricorrere a un morso, ma sembra che dietro a questo vi sia molto di più, e da qui i personaggi cominciano un indagine lunga e rischiosa per scoprire la verità. Potrebbe essere questo il conflitto da cui cominceranno i problemi. Sebbene sembri che gran parte della trama ruoti intorno a Scott, i capitoli sono narrati anche dal punto di vista dei personaggi, soprattutto da Nolan. Vi sono molti termini creati ex novo dall'autrice e difficili da memorizzare e capire, per questo consiglio di inserire una sorta di dizionario con i termini tipici che è possibile trovare e la loro spiegazione, in modo da facilitare la lettura e non confondere.
[7/10]

Personaggi
Come ho già avuto modo di far notare, i due personaggi sicuramente principali sono Nolan e Scott. La loro sfera psico-emotiva è stata tratta con attenzione e grande dedizione. Il primo è severo e maturo, ma si comporta anche come una sorta di fratello maggiore nei confronti dei lupi del branco di cui sente di doversi occupare. Scott, invece, ha attraversato un passato difficile e cerca ancora di tirarsene fuori, assalito da ricordi dolorosi e alla continua ricerca di un proprio riscatto personale. Di Joe e Jacob, altri due lupi del branco, non sono riuscita a farmi un'idea precisa, a parte notare un certo legame di fratellanza tra loro, che credo sia normale tra i membri di uno stesso branco. Ho trovato invece toccante la storia di Dan e il suo legame con Merida, nonché la disperazione della madre davanti all'inevitabile e imminente morte del figlio malato terminale e il suo non fermarsi davanti a niente per impedirla. Le descrizioni fisiche, invece, sono un po' più carenti e da ampliare. Non sono riuscita a immaginarmi alla perfezione l'aspetto dei personaggi.
[8/10]

Ambientazione
Questa parte mi è un po' mancata: per esempio, quando Joe e Jacob si trasformano in lupi, avrei voluto avvertire maggiormente i loro cinque sensi potenziati grazie alla loro identità mettersi all'opera, gli odori più forti, i colori più chiari, i contorni più nitidi. Stessa cosa per quanto riguarda il party di vampiri: parliamo di una villa colma di Ematofagi, di esseri umani drogati di cui si nutrono senza ritegno, di alcool, sesso, cibo e sostanze stupefacenti ovunque. Mi è mancato avvertire davvero questa atmosfera. Invece, le descrizioni degli scontri e combattimenti sono perfette, adrenaliniche e dettagliate il giusto.
[7/10]

Grammatica, lessico e stile
Lo stile dell'autrice è fresco e piacevole, intricato in alcuni punti ma privo di errori, sia di battitura che di altri tipi. Ciascun capitolo è narrato secondo il punto di vista di uno dei personaggi, rigorosamente in terza persona, mentre alla fine di ciascuno sono elencati i termini di invenzione della scrittrice con relativa spiegazione. Vi è giusto qualche verbo coniugato in maniera errata ma la lettura prosegue in gran parte liscia senza intoppi.
[8/10]

Originalità
La storia è molto originale: utilizza elementi tipici, quale vampiri, licantropi e stregoni, ma li trasforma e rinnova con nuovi tratti caratteristici. In particolare il gergo costruito da zero dalla stessa autrice è intrigante e curioso, mostra grande dedizione da parte dell'autrice e un lavoro dietro non indifferente. I termini di nuova invenzione sono davvero tanti, ce n'è uno anche per indicare la maledizione dei lupi e molto altro ancora. È interessante come l'esistenza di queste creature non sia un taboo, ma tutti gli umani li conoscano. Esiste perfino un corpo di polizia speciale che si occupa delle indagini che li riguardano. Mi ha ricordato per certi versi I segreti di Coldtown, di Holly Black, dove però tutto ciò riguardava soltanto i vampiri. Il modo in cui è stata costruita la storia di Scott, inoltre, è sicuramente il tratto più innovativo dell'intera opera.
[8/10]

Parere personale
Sono una grande amante di storie di questo tipo, di vampiri, lupi e stregoni messi insieme per creare qualcosa di intrigante sotto ogni punto di vista. Ciò che più di tutti mi ha colpita è stato l'inserire tutti questi elementi all'interno di un contesto vero e proprio, ossia far sì che essi fossero parte del mondo comune. Solitamente vampiri, licantropi e stregoni vivono nell'ombra, mentre qui sono parte integrante della società e vengono visti più con ammirazione che con timore da tutti gli altri. Per questo i tratti che più di tutti mi hanno conquistata sono state le storie di Dan e Scott, il mio personaggio preferito di tutta l'opera. All'inizio è un po' difficile entrare nel pieno della vicenda, a causa di tutti i termini di invenzione dell'autrice, eppure man mano che si prosegue con la lettura è impossibile non apprezzare ciascuno di essi.
[7/10]

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