Di macello10
Copertina
La copertina sarà anche adatta alla storia, visto che raffigura sia le mele, che sono praticamente al centro del racconto, che il numero indossato per breve tempo dal protagonista, nonché dall'idolo di suo padre, con sotto i colori dell'Argentina. Tuttavia è davvero confusionaria, composta da più elementi messi alla rinfusa uno accanto all'altro senza un vero ordine. Carina invece l'impostazione del nome dell'autore e il numero 10 per indicare la parola "diez" del titolo.
[4/10]Sinossi
La sinossi è molto breve ma adeguata, fornisce sufficienti informazioni per avere almeno una visione generale della storia. Ci sono alcuni errori di punteggiatura, in particolare nella seconda frase. Le virgole sembrano un po' messe a caso e spezzano il discorso in maniera errata e fastidiosa.
[7/10]Trama e contenuto
La trama di per sé è molto carina: racconta la storia di una coppia che vive in Argentina, in particolare in un posto chiamato Valcheta, e che coltiva mele. I due non hanno figli e passano le loro giornate nei campi a portare avanti la tradizione di famiglia, finché non discutono della passione del marito: Daniel infatti, questo il suo nome, è un grande tifoso di calcio, in particolare (ovviamente) dell'Argentina, e ha messo gli occhi sul giovanissimo Diego Armando Maradona, che secondo lui farà vincere alla squadra i mondiali. La moglie gli dice di lasciar perdere tutto ciò, ma i due giungono a un accordo: se la squadra vincerà davvero, loro avranno finalmente un figlio e gli daranno il nome di quel calciatore. La donna, che da tempo desiderava diventare madre, accetta e così avviene. Nel 1981 nasce Diego Armando, su cui il padre cerca di inculcare fin dalla più tenera età l'amore per il calcio, riuscendoci parzialmente. Tuttavia il ragazzo, protagonista della storia, nonostante gli piaccia giocare a pallone, non cova i sentimenti di gloria del padre e sa anche di non essere in grado di soddisfarli, perché non tra i migliori giocatori. Questo sembra creare una crepa con il genitore, finché Diego Armando non comincia a coltivare la sua passione, quella che era propria anche della sua famiglia: la cura e l'amore per i meli del loro terreno, arrivando così a produrre le mele più buone in assoluto e rendendo il padre orgoglioso di lui. La trama è, evidentemente, molto semplice, ma sarebbe di piacevole lettura se non fosse per alcuni problemi di fondo, che cominciano proprio con il contenuto: parliamo di 12 capitoli estremamente brevi, alcuni lunghi soltanto due pagine, che raccontano davvero tanto senza in realtà dire nulla. Tutto è troppo rapido, appena accennato, e questo impedisce di entrare nel pieno della vicenda. Avrei visto bene questa storia come one shot, che come tale non vuole dilungarsi troppo nei dettagli ma limitarsi a raccontare qualcosa. Qui non si può seguire la stessa strada, perché io mi aspetto di trovare una storia più corposa. La trama, che di per sé è piacevole, è trattata in maniera superficiale e appena accennata.
[6/10]Personaggi
Completamente assenti: non solo non sappiamo come siano fatti esteticamente, ma non abbiamo neanche idea di quale sia il loro carattere, quale sia la loro personalità, cosa li contraddistingua. Sappiamo solo che la madre è una grande lavoratrice e il padre un tifoso. Sul protagonista abbiamo giusto qualche nozione in più, come il suo amore per l'albero Arturo di cui si prende cura, ma ogni personaggio scema via non appena si smette di leggere. Nessuno di loro lascia un'impronta nel lettore e restano per tutta la storia degli estranei.
[2/10]Ambientazione
Qui va leggermente meglio, ma proprio di poco. L'autore comincia con un'adeguata descrizione del luogo in cui il protagonista vive, la collocazione esatta del villaggio, la struttura della loro abitazione e la distribuzione e l'aspetto dei campi. Questo è l'unico ambiente nella storia che viene descritto o che, per lo meno, viene descritto in maniera adeguata. Il resto è appena accennato o soltanto nominato, nessuna descrizione dello stadio in cui si gioca Argentina contro Francia, il viaggio in aereo, le selezioni, niente di niente. Non ho visto nessun vero tentativo di coinvolgere in prima persona il lettore.
[3/10]Grammatica, lessico e stile
Vorrei partire dall'impostazione dei capitoli, visto che ne ho già parlato prima: oltre al fatto che siano estremamente brevi (proprio per il loro trattare in maniera superficiale ogni singolo evento), il testo non viene mai diviso in paragrafi, se non in rarissime occasioni, che possono essere contate sulle dita di una mano. Questo rende il tutto disordinato, impedisce ai lettori di commentare singoli eventi e appesantisce la lettura. Lo stile è molto semplice, basilare, e se non fosse per l'impostazione del testo tutto di fila, senza andare a capo, sarebbe molto più piacevole da leggere, scorrevole e leggero. La Grammatica non è male, ci sono giusto un paio di errori di non grande rilevanza, e di questo sono rimasta soddisfatta. Al contrario andrebbe rivista la punteggiatura, in quanto ho notato un po' un abuso nell'uso delle virgole.
[5/10]Originalità
Essendo una storia piuttosto semplice, sia nella sua trama che nel modo in cui essa viene narrata, non possiamo dire che contenga grandissimi tratti di Originalità. Non potrebbe essere altrimenti viste le poche descrizioni di ambienti, personaggi e eventi. Difficile trovare qualcosa di originale se c'è poco da analizzare. Però di per sé la trama lo è, perché tratta in maniera nuova e innovativa un personaggio famoso, contrapponendo due passioni così diverse che però hanno lo stesso valore: quella per il calcio e quella per le mele. Questo lancia anche un bel messaggio e questo è sicuramente il tratto della storia che più mi ha colpita e che più mi è piaciuto.
[7/10]Parere personale
Per tutti gli elementi elencati fino a ora la storia ha indubbiamente parecchi difetti: trama trattata superficialmente, così come i suoi ambienti e i personaggi; un impostazione del testo che rende la lettura pesante e capitolo eccessivamente brevi. Però la storia, come ho già detto, è carina, ha una trama nella sua semplicità originale e riesce a dare un bel messaggio. L'avrei apprezzata di più se si fosse presentata come una one shot, perché queste ultime devono avere questa struttura, essere più sintetiche, anche se sarebbe stato comunque necessario lavorare sui personaggi e almeno un minimo sugli ambienti. Ci ho messo praticamente dieci minuti a leggerla tutta, perciò è stato difficile entrare nel pieno della vicenda e sentirmi coinvolta. Tutto sommato, però, è stata una lettura piacevole, mai noiosa. Diciamo che manca quel feeling che dovrebbe crearsi tra storia e lettore. Spero di non essere stata troppo dura, ho cercato di analizzarla da un punto di vista tecnico (al di là delle mie impressioni personali) e far capire su cosa bisognerebbe lavorare maggiormente.
[6/10]Con un totale di 40 punti rientri nella categoria degli Elfi e guadagni 3 stelle. Grazie mille per aver scelto il mio servizio 💞
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Não FicçãoISCRIZIONI CHIUSE Sei alla ricerca di un parere sincero sulla tua storia? Vuoi conoscere i suoi punti forti e quelli deboli, sapere come migliorarti? Allora sei nel posto giusto! Da me avrai solo giudizi onesti e nel mio piccolo cercherò di aiutarti...