Copertina
In questo caso credo che dare un giudizio alla copertina non sia proprio il massimo, in quanto si tratta di one shot, e quindi di una raccolta con all'interno storie discostate tra loro. Mi limiterò ad un giudizio vago per quel che mi è dato vedere. La copertina è piuttosto semplice ma ben fatta: abbiamo un titolo e un sottotitolo, e il nome dell'autrice. L'immagine scelta potrebbe voler delineare la natura varia di ogni racconto presente nella raccolta. Mi sembra giusto dedicare qualche parola all'immagine scelta come "copertina", invece, del racconto. In posizione centrale si trova il protagonista, il cui aspetto corrisponde a come è stato descritto dall'autrice. A fare cornice all'immagine ci sono delle rose, la cui presenza viene spiegata nelle prime righe del racconto. Al contrario della copertina vera e propria, che non ha niente di particolare, ho apprezzato maggiormente quest'immagine, suggestiva e adatta.
[7/10]Sinossi
Credo che l'autrice non avrebbe potuto fare meglio di così. Semplice e concisa, chiara ed esplicita il giusto. Molto bella la scelta di elencare in poche righe la trama di ogni singolo racconto.
[10/10]Trama e contenuto
Protagonista di questo breve racconto è un ragazzo di nome Heracles, soprannominato Narciso, a causa dell'amore che nutre per il proprio aspetto. Infatti Herakles è bellissimo e sono proprio le sue peculiari caratteristiche fisiche a metterlo nei guai: infatti, durante una vacanza, viene rapito da un ragazzo di nome Sascha che lo prende in un certo senso sotto la sua ala protettiva, tenendolo rinchiuso per proteggere una creatura così pura dal male che affligge il mondo. Un contro senso che sottolinea la natura instabile di un ragazzo che, da qualche nozione che l'autrice ci dona in poche righe, ha alle spalle un isolamento affettivo che lo ha segnato nel profondo. Così il racconto si concentra sulla prigionia di Herakles, mostrandoci il momento del rapimento e i giorni subito successivi soltanto attraverso i suoi ricordi. Ma essendo una one shot l'autrice utilizza la lunghezza ridotta in maniera egregia, dando il giusto spessore alle cose importanti e sorvolando appena su altre, facendo capire su cosa il lettore debba veramente concentrarsi. Anche l'azione vera e propria è presente il giusto e non si perde a discapito di una troppo approfondita analisi riflessiva.
[10/10]Personaggi
In in racconto così breve è difficile delineare i personaggi, fisicamente ma anche e soprattutto caratterialmente. L'autrice, in poche righe e con parole chiare e concise, dà ad entrambi un volto e un'anima, mette in luce ciò che il lettore ha bisogno di sapere e li fa agire di conseguenza, mostrandoceli a tutto tondo. Protagonisti della scena sono soltanto Herakles e Sascha, il primo un egocentrico uomo che ha perso la meravigliosa vita che era riuscito a costruirsi, il secondo un pazzo bisognoso di attenzione, con la mentalità di un bambino, che è praticamente ossessionato dall'altro. Conosciamo il passato di entrambi e i modi diversi in cui hanno affrontato quella convivenza forzata per metà. Occorreva sapere altro? Non in un racconto. Quindi ottimo lavoro.
[10/10]Ambientazione
Stessa cosa qui. Gli unici ambienti in cui si svolge l'azione sono descritti molto bene, con la giusta attenzione, in una maniera talmente precisa e suggestiva che, mentre si legge, sembra di essere davvero lì. Un paesaggio desolato, quasi triste, che ben si adatta ad un simile scenario. Colori d'inverno, cupi e gelidi, che riflettono lo stato d'animo del protagonista. Tutto in questo racconto è collegato e niente è lasciato al caso.
[10/10]Grammatica,lessico e stile
L'autrice si serve di un linguaggio e uno stile sofisticati, mostrando una ricerca da parte sua di una scrittura armoniosa e piacevole. Tuttavia non per questo la lettura risulta pesante, anzi. È equilibrata e scorrevole. Gli errori sono pochissimi, dovuti a semplice disattenzione. Scappano a tutti!
[9/10]Originalità
Il fatto al centro della vicenda non è, di per sé, originale. Il protagonista viene rapito e tenuto rinchiuso, sottoposto a indicibili violenze sia fisiche che psicologiche. Tuttavia qui su wattpad spesso sentiamo parlare di sindrome di Stoccolma in casi simili, quando qualcuno (spesso una donna) viene rapito. Un argomento spinoso a mio parere, che va trattato con discrezione e non in questo modo spassionato con cui tanti (troppi) lo fanno. L'autrice non segue la sindrome di Stoccolma ma quella di Lima, ossia l'instaurarsi di un legame di chi ha perpetrato il crimine nei confronti della vittima. Una sorta di capovolgimento della sindrome di Stoccolma. Questa è sicuramente la più grande idea originale alla base del racconto, nonché il modo in cui è stato costruito il protagonista. Bella l'idea di caratterizzarlo con due nomi di origine greca e ho apprezzato tantissimo il titolo scelto!
[9/10]Parere personale
Il racconto, per tutti i dettagli tecnici elencati fino ad ora e anche per la mia opinione puramente soggettiva, mi ha conquistata. Nella sua brevità rappresenta un piccolo gioiello di questa piattaforma. L'aver ambientato l'intera vicenda in una stanza mi ha permesso di focalizzarmi interamente sulla scena e di seguire gli avvenimenti con una certa ansia e aspettativa. Il racconto ha tutti gli elementi necessari ed è soprattutto in grado di mantenere il fiato sospeso, di giocare con l'ansia del lettore. Mi sono sentita coinvolta in tutto e per tutto in poche righe,come se io stessa fossi lì e non come semplice spettatrice. Sicuramente una delle più belle one shot che io abbia mai letto.
[10/10]Con un totale di 75 punti rientri nella categoria degli Auror e guadagni 5 stelle. Grazie mille per aver scelto il mio servizio 💞
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Recensioni Tuttigusti+1
Não FicçãoISCRIZIONI CHIUSE Sei alla ricerca di un parere sincero sulla tua storia? Vuoi conoscere i suoi punti forti e quelli deboli, sapere come migliorarti? Allora sei nel posto giusto! Da me avrai solo giudizi onesti e nel mio piccolo cercherò di aiutarti...