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Era stato un mese e mezzo terribile per Giusy, le sembrava ancora di sentire dolore fisico per quanto aveva sofferto per la rottura con Andrea. Aveva però deciso di andare avanti e riprendersi la sua vita di sempre. Non gli aveva più rivolto la parola e aveva fatto di tutto per stare con lui il minor tempo possibile. Ovviamente frequentando lo stesso gruppo di amici non era stato facile ma ora avevano trovato un loro equilibrio che stava bene ad entrambi. Andrea non l'aveva più avvicinata, né aveva provato in altri modi a contattarla. Era palese che aveva così ammesso il tradimento e l'infedeltà, Giusy ormai non aveva più alcun dubbio.

«Chissà quante se ne sarà scopate in questo mese.» Disse a Kevin e Mara, guardando Andrea da lontano che rideva con Mimmo e Lello. Era già molto abbronzato e aveva addosso una tuta a tre quarti di Balenciaga col cappellino girato in testa. Qualche ricciolino gli cadeva sulla fronte e Giusy si morse un labbro quando ricordò quanto amava accarezzargli quei capelli così ribelli e morbidi. Per un attimo i loro sguardi si incrociarono e Andrea smise subito di ridere, tornando serio e fissandola. Giusy voltò la testa e tornò alla conversazione coi due suoi amici.
«Io non l'ho mai visto con nessuna, ma può essere. I ragazzi continuano a dire che non ti ha mai tradita, sono sicuri.» Mara alzò le spalle e diede la sua versione dei fatti.
«Mara non dire cazzate, uno come quello il tradimento ce l'ha nel DNA, certe cose non cambiano. Se ne sarà fatte un centinaio in questo mese Giù, stammi a sentire.» Controbatté Kevin che era sempre stato del partito contro Andrea. Giusy annuì alle sue parole e cambiò discorso, già stanca di riparlare di quell'argomento.

Andarono al bar e fu lì che il peggior incubo di Giusy divenne realtà: Andrea la avvicinò al bancone mentre era con Mara a bere.
«Ciao Giusy.» Esordì lui, diretto e semplice, con lo sguardo dispiaciuto e triste.
«Ciao.» 
«Io vado a fumarmi una sigaretta che...» Mara balzò giù dal suo sgabello ma Giusy la fermò subito prima che potesse andarsene.
«No, resta, tranquilla.» Disse all'amica, per poi tornare ad Andrea che era ancora lì impalato di fronte a lei. «Dimmi  André.» 
«Volevo parlarti un attimo di tutta questa situazione ridicola che ci stiamo trascinando dietro da mesi...»
«Ridicola? A me sembra serissima.»
«E' ridicola perché io non ho fatto nulla di male, te lo rigiuro anche stasera. Se vuoi ti porto Nancy e te lo dice anche lei... non l'ho mai toccata mentre stavo con te.» Sospirò, evidentemente stanco di tutta quel casino che c'era stato tra di loro.
«Nancy ovviamente dirà ciò che fa comodo per te altrimenti non può più sperare di mettersi con te. Mica sono scema io, André.»
«Ma non dire cazzate dai, lo sa bene che non voglio stare con lei. Tutti lo sanno Giusy, tutti.»
«André ma che vuoi da me stasera? Sono passati mesi e ancora sei qui a dirmi sempre le stesse cose?» Sbuffò e incrociò le braccia sotto al seno, facendo roteare gli occhi verso il cielo.
«Tu sei contenta così?» Andrea fece un passo verso di lei e le prese il mento con una mano facendo incontrare i loro occhi. Giusy ebbe un brivido a quel suo tocco e dovette respirare profondamente un paio di volte per calmarsi e poter rispondere.
«Io sono stata male e sto ancora male, ma la stronzata di tornare con te non la faccio, nun so pazz.»
«La stronzata la stiamo facendo stando lontani, stammi a sentire. Io domani ho l'ultima di campionato e poi parto per le vacanze a Ibiza con mio fratello ma in qualsiasi momento mi puoi chiamare o mandare un messaggio e corro da te. In qualsiasi momento.» Mormorò, col viso sempre più vicino a quello della ragazza.
«Non avrai nessuna chiamata da parte mia. Non ho nient'altro da dirti se non divertiti e buona vacanza.» La parrucchiera stroncò sul nascere qualsiasi speranza di Andrea che capì che non era ancora il momento per tornare insieme, annuì e si allontanò di qualche metro da lei, tornando alle distanze di sempre.
«Grazie mille.» Disse solo, per poi salutare Mara che era rimasta lì per tutta la conversazione e andare via.

Giusy volle tornare subito a casa e quando fu lì quasi le prese un attacco di panico. Andrea era tossico per lei, era stato solo fonte di problemi e di dispiaceri e doveva trovare il modo di stargli lontano. Ma come poteva fare se ogni pensiero nella sua testa la riportava a lui? Come poteva fare se anche solo il pensiero di lui ad Ibiza la faceva stare male tanto da non dormirci per notti e notti? Non voleva farci pace perché sapeva che tornare con lui avrebbe significato soffrire ancora ma nello stesso tempo non riusciva a dimenticarlo. Andrea ogni tanto metteva le storie su Instagram dove si riprendeva sdraiato sulla spiaggia a prendere il sole, a fare il bagno o su qualche barca affittata per quel giorno. La sera andava a ballare con suo fratello ed altri ragazzi ma non aveva mai messo foto di ragazze. Giusy sapeva bene che questo non significava che non era stato con nessuna ma almeno aveva la decenza di non ostentarlo al mondo intero.
Lei continuò a lavorare da Carlo che, sotto minaccia di licenziamento, le aveva aumentato leggermente lo stipendio. Stava comunque continuando a cercare qualcosa di migliore che però non aveva ancora trovato.
Passava le sue serate sempre più spesso con Mara e Kevin, soprattutto con quest'ultimo aveva riallacciato il rapporto che avevano un tempo, diversi anni prima.
Stava bene tutto sommato. Stava bene o almeno questo era quello che si ripeteva ogni giorno per convincersi che fosse la realtà.

Mondi opposti ; Andrea PetagnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora