Capitolo 23

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Madison's POV

«Shine bright like a diamond» L'ultimo fiato rimasto in quelle ultime parole. Diamonds di Rihanna, questa canzone è un punto di forza, è energica, mi fa sentire speciale, come un diamante.

Dopo un centinaio di respiri profondi oggi Summer mi ha convinta a chiamare, l'ho vista un po' titubante, però è stata lei a volermi convincere.
Quando ho chiamato Connor mi ha detto di cominciare già stasera, dovrò suonare il venerdì sera e una serata a scelta a settimana, mi terrò impegnata con ciò che amo fare.

Questa sera ho messo tutta la mia forza, tutta la mia voce, tutta la grinta che possiedo in corpo per cantare questa canzone, la prima serata ho voluto dare una buona impressione, ma so già che darò il massimo tutte le sere, mettendoci il cuore.

Connor durante il pomeriggio ha sparso delle locandine, molto belle devo dire, per tutta Los Angeles, infatti stasera c'è il pienone. Ho visto diverse torce tra quello che potrei chiamare pubblico, immagino mi abbiano ripresa.

L'adrenalina a mille prima di iniziare, questo è come se fosse un lavoro, la paga non è esagerata, ma a me non interessa quella, il brivido che ho provato suonando, impagabile.

Durante la canzone al verso "You and I, We're like diamo da in the Sky" ho sentito come un soffio sfiorarmi il braccio, era lui, ne sono sicura, lui è fiero di me. Ciò mi ha provocato un sorriso più accentuato durante la mia esibizione.

Questa sera ci sono delle bambine e dei bambini seduti sotto il palchetto che mi guardano con occhi sognanti. Mi ricordano tanto me alla loro età,  mentre osservavo attenta Jacob mentre suonava.
Ho notato in particolare una bimba bionda riccioluta, penso abbia avuto quattro anni, stava saltando con un sorriso che riempirebbe il cuore anche a un becchino.
Vedere una bambina felice perché quello che sto cantando le sta dando euforia mi fa sentire fiera anche di me stessa, di essere qui, di aver accettato, di aver avuto il coraggio, il coraggio di portare avanti la mia passione.

Suono le ultime note e alzo lo sguardo, tutti applaudono, il frastuono, il casino, ciò che se fossi stata in mezzo a loro mi avrebbe dato fastidio (a meno che non ci fosse stata una persona a me cara sul palco, in quel caso avrei urlato come un'ubriaca sotto tortura per quanto sarei stata felice per quella), però saprete che stanno applaudendo per me, per la mia voce...indescrivibile.
Il batticuore si fa sentire sempre di più, potrei scoppiare.

Tra la gente lui entra dalla porta e si ferma, mi guarda negli occhi.
Il cuore è scoppiato, ne sono sicura, le catene del suo profondo oceano lo tengono imprigionato per quegli attimi.
Il suo sguardo, riesco a vedere le sfumature blu fin da qui, in fondo al locale, le increspature più chiare su impossessano di me, è come se quei fili più chiari dei suoi occhi mi prendessero gli angoli delle labbra e li tirassero più su.
Non riesco a non sorridere, in tutto il pubblico guardo lui, perché? Non lo so, ma i nostri occhi sono come due calamite in questo momento.

Mi sposto furtivamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.
Mi alzo e faccio un leggero inchino spostando lo sguardo tra le persone presenti senza soffermarmi.
Guardo in basso al palchetto e guardo la bambina di prima che ora mi sta salutando con la manina.

Potrei mettermi a piangere per quanto è tenera questa bambina, ora che la guardo meglio mi è quasi familiare.

Mi concentro su Summer che è rimasta tutto il tempo sul lato del palco ad aspettarmi, mi corre contro stringendomi come fossi un salame appena fatto.

«Mads, sei stata formidabile!» si stacca tenendo le mani e le braccia salde sulle mie.

«Grazie Sum» arrossisco lievemente.

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