Capitolo 18

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Madison's POV

Mi incammino furente verso la mia villetta, dopo aver sbattuto violentemente quella fottutissima portiera bianca di quel coglione del suo proprietario.

Forse dovresti calmarti...

No che non mi calmo! Accompagnarmi a cada non significa affibbiarmi nomignoli e farsi i cazzi miei!
Scommetto che mi ha accompagnato solo per sapere.

Magari voleva solo essere gentile.

Alex Lay e gentilezza non possono stare nella stessa frase, e come dividere lo zero per zero, impossibile!

Fortunatamente non ha avuto la sfacciataggine di farmi questa domanda lontano da casa, se no mi sarei dovuta fare dei chilometri a piedi.

Appena entrò in casa mi strucco, mi metto la t-shirt più larga che ho con dei pantaloncini corti il più velocemente possibile per poi andare verso il letto per poi buttarmici a peso morto subito dopo.

Dei pensieri iniziano a pervadermi.
Perché vuole sapere così tanto su di me? Potrebbe avere tutte le ragazze del mondo ai piedi e viene da una ragazza come me?

Con quel fisico da Dio greco che si ritrova poi...

Poi non vado certo a raccontare del mio passato al primo ragazzo che incontro in spiaggia dietro casa mia.

Poi oggi Summer e Alex quando si sono guardati non c'era il solito odio tra loro, che cos'è successo?

Tutti questi pensieri mi impediscono il sonno.
Continuo a rigirarmi e rigirarmi fino a quando non decido di alzarmi.
Prendo una coperta non troppo pesante, esco dalla mia stanza e vado fuori, vado sul piccolo divanetto che ho nel giardino vicino alla piscina che da sul mare, se non devo dormire, voglio almeno avere una bella visuale.

Il rumore delle onde mi svuota la mente, il chiaro di luna illumina un cerchio bianco riflesso nell'oceano che tanto mi ricorda quegli occhi.

Quel modo in cui ci guardiamo, sembra una conversazione fitta è piena di intrighi, mentre in realtà la nostra bocca si è aperta tanto un taglio.

Quando si dice che uno sguardo può valere più di mille parole, anche se ancora non ho capito cosa intende, chissà cosa vuole dirmi con quegli occhi penetranti.

Il leggero venticello continua ad accarezzarmi dolcemente il viso.

_______________________༄

«Perché mamma e papà litigano?» chiedo facendo uno sguardo confuso.

«Stanno parlando di lavoro, nulla di che» prova a rassicurarmi  sorridendo.

Un urlo molto potente femminile viene dal piano di sotto. Inizio a piangere.

«Ehi ehi, vieni qui» mi stringe leggermente «J-J è qui piccola Madison, non piangere» mi accarezza il viso con il suo tocco leggero.

_____________________༄

I miei occhi si chiudono, mentre il mio viso ha una riga bagnata sotto l'occhio destro.


Le prime luci dell'alba continuano ad infastidirmi, la luce non lascia spazio al mio sonno, ormai sono sveglia.

È molto presto, così decido di prepararmi già, per poi essere pronta per il resto della giornata.

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