Capitolo 31

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Madison's POV

Sono le 7:45, tra un quarto d'ora, Alex passerà a pendermi per portarmi all'Unlimited per esibirmi con un'altra canzone.
Questo tempo lo sfrutto per controllare il mio profilo Instagram, in questa settimana non ho avuto molto tempo per controllare il telefono, ho spesso tolto la suoneria  per godermi di più i momenti con il ragazzo con cui ho passato molto del mio tempo in questa settimana.
Noto che il numero di follower è aumentato notevolmente, passando da mille a diecimila...

Ci sono un sacco di menzioni, molte di Summer che ha postato delle storie con me e della mia prima esibizione, sorrido al ricordo. Quando corre sul palco per abbracciarmi da dietro le spalle, finita la canzone, i miei occhi si inumidiscono e i miei angoli delle labbra si alzano ulteriormente.

Dal profilo dell'Unlimited c'è una mia foto con la mia presentazione e diverse delle mie esibizioni, forse i follower provengono da qui dato che ne ha più di ventimila il piccolo bar.

Infondo siamo ad Los Angeles, c'è da aspettarselo.

Continuo a dare un'occhiata e decido di appoggiare il telefono sulla mensola, far partire l'autoscatto e di farmi la foto.
Questa sera indosso un vestito che ho comprato un una boutique di nome 'Styleway', ho visto molti vestiti graziosi che ho intenzione di indossare nelle prossime serate.

Readyシ

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Ready

Dopo aver postato un tintinnio mi fa sussultare, mi metto una mano sulla parte sinistra del mio petto spaventata.
«È arrivato Alex»

Afferro la mia pochette nera, con una fibbia argento che richiama i miei orecchini a cerchio, faccio un respiro profondo e apro la porta.

È qui, davanti a me.

Asciugati la bava, fontanella.

Zitta, non è il momento. Non mi eri mancata per niente sai?

Sai che mi piace spuntare nei momenti meno opportuni...poi voglio sbirciare anche io la bellezza di questo ragazzo, cioè guardalo, sento caldo io che sto nella tua testa.

Apro leggermente di più gli occhi, come sorpresa e stringo di più la piccola borsetta che tengo in mano.

Ha una giacca nera di un tessuto lucido e sotto una camicia nera abbastanza attillata, tanto da far risaltare il suo fisico sportivo. I capelli scuri sono perfettamente ordinati e l'abisso oceanico che porta negli occhi sembra come illuminato, questa sera. Ammicca un mezzo sorriso alzando un lato della bocca e tiene lo sguardo sul mio.

«Sei bellissima Mad» enfatizza continuando a tenere gli occhi su di me.

«Grazie» arrossisco leggermente, tirando  dietro l'orecchio un ciuffo inesistente del mio chignon, anche lui molto ordinato.

«Andiamo?» allarga un braccio, come per indicare il SUV bianco e io annuisco.
Mi passa davanti svelto e mi apre la portiera.

«Che gentlemen» sghignazzo mentre lui alza gli occhi al cielo.
Fa il giro della macchina e si carica sul posto del guidatore, poco dopo accende la macchina e inizia a sfrecciare per le strade illuminate dai lampioni di L.A.

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