Capitolo 34

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«Alex, ti prego, aiutami anche tu, pesi un quintale» mi lamento mentre lui fa peso sulla docile spalla.

Farmi dare le chiavi di casa è stato un parto quadrigemellare, con tanto di presenza del vecchio coach di Bryce, quell'anziano signore con i capelli marchiati dalla vecchiaia, ex-coach di football della ormai squadra sciolta di mio fratello, quel raggrinzito non faceva altro che sbraitare, lasciando dei residui di saliva durante i suoi tentativi falliti di incitamento a di far meglio.

Ora che siamo in casa, cerchiamo di raggiungere camera sua, in fondo al corridoio...ma farla all'inizio sarebbe stato come uccidere un uomo?
Le mie caviglie tremano in segno di cedimento, ma qui l'unico ad avere bisogno di riposo è Lay.

Fanculo le mie caviglie.

Come non detto, mi ritrovo spiaccicata a uno dei muri con l'ubriaco a peso morto sulla mia persona. Se qualcuno entrasse in questo momento potrebbe fraintendere qualsiasi nostro movimento.

«Alex, una porta più avanti c'è camera tua, potresti evitare di uccidermi per i prossimi due metri?» mi rimetto in sesto mentre lui tenta di rimanere in equilibrio per dieci secondi.

«Io uccidere? Ieri ho ucciso una zanzara prima che pungesse Summer» farnetica mentre io apro la porta.

Lo faccio passare e stendere sul letto. Se mi facessero un video credo finirebbe su un sito ben poco educativo, perché questa scena sembra tratta da un film a luci rosse, ma purtroppo questo io lo vedo più come un servizio di babysitting che come un'altro tipo di servizio...

Mi giro per accendere la luce, rimasta spenta poiché quest'ammasso di muscoli ha avuto bisogno di aiuto addirittura nel sedersi.
Ritorno a piccoli passi accanto al letto per guardare se il ragazzo farneticante abbia bisogno di qualcosa, ma già il suo petto si alza e si abbassa in uno stato dormiente.

Un sorriso spontaneo scorge sul mio viso alla vista di questo ragazzo in uno stato così indifeso, ma po sempre così mascolino.
È in grado di non dare l'aria da innocente neanche nel mondo dei sogni...
Alzo gli occhi al cielo poggiando il mio didietro sul letto, accanto ad Alex.

«Riuscirò mai a capirti?» pronuncio tenendo gli occhi sui suoi, coperti dal Dio del sonno.

Non ho la minima idea di cosa gli sia preso questa sera, né di quanto abbia effettivamente bevuto, ma la cosa che mi manda più in confusione è il suo cambio di comportamento da un luogo all'altro, voglio dire, all'Unlimited è sembrato lo stesso ragazzo con il quale ho passato il tempo per una settimana, appena ho finito la mia esibizione mi ha ripresa tra le sue maree...mi sono sentita cullata, l'ansia è sparita e tutto come sempre è sparito intorno a noi. Come se le luci si fossero spente e l'oceano tra noi si fosse placato e azzerato.

Appena siamo scesi dall'auto è cambiato, è diventato un'altro ragazzo, distaccato, tagliente e sbrigativo...è stato come se i suoi occhi si fossero trasformati in qualcosa che sono sono.
Dopo la sua bevuta galattica mi è sembrato un bambino, un po' fatto, ma pur sempre un bambino. Parlate senza senso, sorrisi passanti dalla luna e il sole inutili (sempre in grado di stendere) e movimenti insicuri, cosa non credibile se si parla di Alex, mister sicurezza e spavaldità.

Sulla mia fronte cade una gocciolina, questi pensieri mi hanno fatto dimenticare anche di dare peso alle sensazioni, con il ragazzo qui accanto a me è sempre così, mi dimentico di tutto quando c'è lui, però ora ho caldo.
Mi alzo per far scattare l'interruttore per accendere le pale sopra il lampadario.

Così fa molto meglio.

Tiro un sospiro di sollievo per il vento fresco, ma spostando lo sguardo sul ragazzo noto la maglietta completamente madida di sudore. Non lo cambierò io, ma gli prenderò semplicemente una maglietta dall'armadio.

Questa non è una scusa per vedere l'interno del suo armadio e di quante felpe ha, per rubargliele in futuro...vero?

Pff, ti pare? No, gli metterò solo una maglia dal piccolo ripostiglio che utilizza come armadio, tutto qui.

Apro la porta dell'armadio.

____________________༄

Davon's POV

«Niente tipe stasera?» il barista simpatico di turno mi guarda con un sorriso sghembo, mentre pulisce un bicchiere passandoci dentro un panno.
Mi guardo intorno e non vedo neanche Hayden, prima l'ho visto farsi portare in un bagno da una biondina, lascio all'immaginazione il compito di pensare a cosa stiano facendo.

«Non sono in vena» gli faccio un sorriso sforzato per poi tornare a concentrarmi su altro.

Summer Lay.

Sta ballando facendo ondeggiare i suoi lunghissimi capelli lunghi in mezzo alla folla. A quest'ora dovrei immischiarmi nella ressa con in mano un qualche drink super alcolico per non pensare, ma non ho mai amato ubriacarmi, perciò rimango seduto su uno sgabello facendomi mangiare dai miei stessi pensieri.

Summer è sempre stata la sorella del mio migliore amico, la piccola bimba con l'apparecchio e i codini dorati. Ad Alex diverte fare il protettivo, ma se dovesse scegliere qualcuno con cui far stare propria sorella sarei io, non lo dico per fare il gradasso meritevole, semplicemente mi conosce da una vita e sa che sono io quello responsabile del gruppo. Mi piace Summer? Non lo so. Se facessi un passo falso non ho la minima idea in quali modi fantasiosi proverebbe ad uccidermi Alex, quindi non lo so, non posso provarci se non sono sicuro, non con lei.
Qualche anno fa mi son divertito a sfotterla per l'apparecchio, senza cattiveria, lo sa bene, ma non ho mai pensato che potesse mai interessarmi in questo senso...ora invece è totalmente diversa, basta guardarla ora. I suoi capelli chiari riflettono le luci colorate del locale, i suoi movimenti fluidi e le sue mani che si percorrono le forme attirano l'attenzione e questo per ricolare mi manda in bestia, ma non posso dire nulla.

Gelosia...la gelosia è sintomo di interesse Davon, non fare l'orgoglioso di irragionevole.

Sono sempre stato un ragazzo che va dritto dove vuole andare, cogliendo l'attimo, ma con Summer è come se avessi paura...

Paura? Tu Davon? Lo stesso che in prima superiore ha sfidato il titolare di quinta?

E se non andasse bene? E se veramente non ricambiasse?

Smettila di esitare e vai!


SPAZIO AUTRICE

Questo capitolo è un po' cortino scusate, però è un po' di passaggio e volevo postare, sono in vena ok?!

Si sono calma

CALMISSIMA

Scusate ma sclero ancora per il capitolo 9 di inparadiso in "Chi controlla l'uragano"...EH RAGA NON RIESCO A STARE CALMA DOPO UN CAPITOLO DEL GENERE.

Comunque oggi ho notato di stare a 2,99k views, LMAO. Ero tipo così: MA COSA, QUANDO, MI ERO FERMATA AI 2k IO.
Vi amo ciao.

Vi ho lasciato con l'ansia per Mad...indizio per chi non si ricorda...muro

Lo so che in fondo, ma proprio in fondo mi amate anche voi.

Su insta ho postato l'aesthtic di Alex e domani posterò anche il suo personaggio...piano piano arriveranno tutti, perché sono molto molto attiva sulla pagina insta.

Baci baci𓂀❥

Insta:@wattpad.stlo

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