"Nany, Nany svegliati" sussurrò
"No Lyli..." farfugliò girandosi nel letto
"Per favore alzati" continuò supplichevole a bassa voce
"Dopo..."
"Nany...la scatola-"
"Che hai fatto alla mia scatola di biscotti?"
Scioccata e sollevandosi con occhi sgranati, Natalie osservò basita la sorella che, inginocchiata accanto al letto, le intimava di fare silenzio. Sedendosi con estrema fatica si spostò i capelli viola dalla fronte e, prendendone una ciocca, notò che la tinta si stava schiarendo. Sbadigliando dedicò qualche secondo al domandarsi in che razza di posizione avesse dormito, sentendo strani dolori percorrerla interamente per poi notare, grazie all'allarmata sorella, che aveva indosso la sua armatura di Rathian rosa.
Seppur di basso rango, quelle corazze che la proteggevano costantemente erano il suo orgoglio segreto, simbolo delle sue capacità come cacciatrice e di un futuro ancora da scriversi nonostante le imposizioni morali ed economiche della sua famiglia.
Ricordandosi di essere in camera sua, andando in panico e alzandosi senza far rumore, cominciò lentamente a svestirsi quando, prendendo entrambe di sorpresa, la maniglia si abbassò di scatto con un meccanico rumore.
"Papà!" Lylian si lanciò contro la porta tenendola chiusa "ci stiamo cambiando!"
"Avete dormito insieme?" domandò l'uomo confuso "una peste in meno che devo svegliare" sospirò "La colazione sarà pronta tra poco, vedete di non far aspettare vostra madre che altrimenti si arrabbia"
"Nostra madre? Non era la tua amatissima mogliettina?" domandò ironica
"No, mettiamo in chiaro, se si arrabbia è vostra madre. Se resta la dolce donna che ho sposato, allora, è la mia amatissima mogliettina" replicò
"Va bene, grazie, aiuto Nany a farsi una treccia decente e arriviamo" spiegò mentre esortava l'altra a spalleggiarla
"Le mie trecce non sono così brutte!" rispose assecondandola
"Natalie..." loro padre la chiamò con tono serio e realista "ognuno deve riconoscere i propri limiti..."
"Papà!" urlò prima che gli altri due ridessero "non fa ridere! Smettetela!" piagnucolò "lo dico a mamma!" minacciò facendo ricadere il silenzio
Passati pochi minuti, la giovane aveva nascosto l'armatura e l'arma, vestendosi di fretta mentre la sorella l'aiutava a pettinarsi e a controllare che non ci fossero chiazze di sangue tra i capelli.
"Non so per quanto riuscirò a coprire queste tue avventure..." ammise abbassando lo sguardo
"Lily...fammi solo...dammi il tempo di abbattere un Vahal Hazak o un Teostra. Allora non potranno più impedirmi di essere una cacciatrice, dovranno riconoscere che è la mia strada"
"No..." sussurrò a bassa voce
"Come no?"
"No Nany, basta! Sai che ti voglio bene ma sono stanca. Stanca di fare la tua parte di lavoro, stanca di svegliarmi prima di tutti per controllarti, stanca di andare a dormire tardi per aprirti la finestra di notte, stanca di inventarmi scuse mentendo a mamma, papà e chiunque altro non debba saperlo..."
"Per favore Lily! Poco ancora! Te lo prometto!"
"Nany...sono stanca di vivere con l'ansia di non vederti tornare..." l'accusò abbracciandola dalle spalle ed appoggiandosi alla sua schiena"per un po' basta...per favore..."Nonostante quelle parole, Lylian fece uscire dalla stanza la sorella per prima, lanciandole uno sguardo per controllare che graffi, tagli o macchie non fossero visibili sulla sua pelle. Facendola scendere per prima, la ricontrollò un'ulteriore volta, cosciente che, se i loro genitori l'avessero scoperta, le conseguenze sarebbero state inimmaginabili per entrambe. Con sguardo basso, scendendo le scale e forzando un semplice sorrisetto, fece segno alla sorella di fare lo stesso semplice gesto prima di sedersi a tavola.
"Che sguardo. Avete dormito male?"
"No mamma"
"Avete avuto caldo?"
"Un poco"
"Allora vedremo di alleggerire le coperte. Per caso vi va una fetta di torta?" chiese mostrando una teglia
"Torta di mele, vero?" domandò Lylian
"Oppure crostata ai frutti di bosco?" ribatté speranzosa Natalie
"Visto che non ho una figlia preferita..." cominciò la donna con sguardo furbo
"Ne hai fatte due?" esclamarono le ragazze in coro
"No, ho fatto la torta preferita di vostro padre"
"No..." sospirò la prima cadendo contro lo schienale della sedia "sono troppo giovane per morire..."
"Quella col cioccolato amaro..." si aggiunse la seconda lasciando cadere le braccia e alzando gli occhi al cielo "che si impasta in bocca e non riesci a deglutire per un mese..."
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Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...