37) Legami destinati a durare

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Dopo un lungo viaggio dal Campobase fino a Pokke, mentre Natalie raccontava i suoi pensieri riguardo la giornata di addestramento e guidava Cleo, barcollante ed ancora sommersa per metà del mondo dei sogni, Alexander si limitava ad osservare con interesse entrambe. La prima, carica di entusiasmo, le ricordava i tempi passati, quando lui era l'allievo e, con lo stesso sguardo, la sua Maestra di caccia lo ascoltava pronunciare discorsi assai simili. La seconda ragazza, invece, era semplicemente oggetto della sua curiosità, chiusa, timida, impacciata e riservata in pubblico ma amichevole e più aperta con Natalie.
Entrando nella Sala della Gilda, si diressero verso il grande bancone dove, ripresentandosi a Sasha, descrissero la loro giornata in breve prima che una sensazione, un presentimento di un importante qualcosa fuori posto, attirasse l'attenzione del veterano.
"Natalie, precedetemi pure" avvisò "Riporta Cleo sana e salva alla Wyccademia e poi dirigiti verso casa" ordinò porgendole le chiavi dall'abitazione
"Va tutto bene?"
"No" le sussurrò avvicinandosi con un velato sorriso in volto "Guarda le occhiaie di Shirley...se non la convinco a dormire sta notte, domattina la ritroviamo morta dal lavoro"
Ridendo, la ragazza strinse la mano dell'addormentata amica attirando la sua attenzione, facendole segno di dirigersi con lei verso l'uscita.
Osservando le due lasciare l'Avamposto, Alexander si voltò incrociando lo sguardo furente ma rassegnato di Shirley che, come aveva sospettato, gli fece segno di sedersi.
Giungendo istanti dopo e saltando sulla panca di fronte a lui, Nekoth lo squadrò con fare incuriosito prima di sfoggiare un divertito sorriso sulle feline labbra, permettendosi poi un attimo di debolezza ed annusando l'aria.
"Buonasera Alexander" lo salutò spostandosi poi di lato "Shirley, saresti così gentile da regalare un piatto di stufato al tuo Cavaliere preferito...e poi, magari, andare a dormire?"
"Certo" rispose prontamente la Dama
"Grazie di averla mandata a dormire" rise il cacciatore
"Ti vedo di buon umore" valutò passandosi la zampina sotto il mento "Come procede l'addestramento della tua protetta?"
"Come sai che l'ho promossa da allieva a protetta?" domandò prima di scuotere il capo con rassegnazione "Procede bene, senza intoppi. Dopo l'attacco del Kushala abbiamo chiarito un po' di cose e tutto sembra esser migliorato, sia a casa che sul campo"
"Ottimo. Non mi aspettavo nulla di meno da te" si complimentò prima di mostrarsi seria "Stai ancora valutando di lasciare il villaggio?"
"Non lo so" ammise "Tornare con lei alle basi mi ha riportato alla memoria vecchi ricordi, bei momenti, belle serate, incontri interessanti, sfide impossibili, vecchi amici e...una persona in particolare"
"Pensa al tuo futuro, non al suo passato, non devi vivere la Sua vita" consigliò poggiandogli in fronte una zampina che poi guardò con far deluso "Come dovrei darti una schicchera con questo batuffolo che mi ritrovo al posto delle zampe?"
"A Lorelay ne hai mai date?"
"Solo qualche graffio" si discolpò "Tornando a parlare della tua allieva, che avete fatto oggi?"
"Addestramento con armi a distanza"
"Solo?" domandò con sguardo furbo meno tornava a posto
"Sì, perché?" chiese non capendo il motivo dell'insinuazione
"Chiedevo per curiosità. Stai attento a cosa fai con lei" raccomandò scendendo dalla panca e voltandosi
"Aspetta Nekoth" la inseguì raggiungendola in pochi passi "Perché tutte queste insinuazioni?"
"Perché? Magari perché Natalie è minorenne e perché siete entrambi ricoperti dell'odore altrui?" domandò retoricamente "Idiota" commentò infine con ironia

Uscendo dall'Avamposto, il cacciatore si appoggiò ad una delle colonne di legno dell'entrata, prendendo una boccata d'aria, imprecando sottovoce per qualche momento e scuotendo il capo prima di dirigersi verso casa, ripensando alle parole che aveva scambiato con la Felyne, mentre ascoltava la ghiaia muoversi sotto i suoi piedi ad ogni passo.
Rientrato nell'abitazione osservò la familiarità dell'ambiente, dirigendosi poi al piano superiore dove, entrando in camera sua, cominciò a cambiarsi.
"Maestro? Posso entrare?"
Dopo aver bussato ed esser entrata timidamente senza aspettare alcuna risposta, Natalie osservò per qualche secondo il mentore a petto nudo. Balbettando delle scuse, si voltò immediatamente, sia per rispetto sia per nascondere il proprio, estremo imbarazzo.
"Daymio Porpora, dimmi pure"
"Avrei...bisogno di un aiuto"
"Per?"
"Cambiarmi le bende" rispose sistemandosi nervosamente una ciocca di capelli
Avendo come un'intuizione che le parole di Nekoth fossero più veritiere di quanto volesse credere, Alexander si avvicinò alla ragazza passandole una mano tra i morbidi capelli che scompigliò con calma.
"Ti raggiungo in camera tua tra qualche minuto, fammi trovar pronte le bende e i gancetti che ti rimangono"
"Grazie" sospirò voltandosi "sapevo di-" rimanendo pietrificata con guance rosse, Natalie osservò con interesse il ragazzo per qualche istante "Indossate una maglia" ordinò uscendo e sentendolo scoppiare a ridere "Non fa ridere! Sono un'innocente ragazzina impressionabile!" gli urlò in risposta

Monster Hunter - Cavalieri del NordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora