Svegliandosi di soprassalto cacciando un urlo, Natalie aprì gli occhi vedendo una sacca verde caderle addosso, stendendola dopo che ebbe lanciato un secondo urlo.
"Stai bene?" domandò una donna entrando nel vagone
"Sì, cos'è stata quella scossa di terremoto?"
"La ruota è stata attaccata da un sasso e il carro ha tremato un pochino, presto cacciatrice, vieni in nostro aiuto!" spiegò con fare canzonatorio prima di scoppiare a ridere
"Non fa ridere!"
"Certo che fa ridere!" continuò imperterrita
"Peggior carovana di sempre..." commentò
"Non insultare la mia carovana se vuoi far colazione!"
"Dipende da cosa c'è" ribattè
"Non lo so ma te lo farai andar bene!"
"Forza signorine" rieccheggiò una voce maschile "c'è abbastanza di me e della mia cucina per tutti"
"Sta zitto Luìs!" urlò la donna prima di accendersi un sigaro "piuttosto ragazzina, va' a mangiare" sospirò "vagone di fronte al tuo"
Aprendo la tenda che chiudeva la parte frontale del carro, la ragazza si sporse in avanti raggiungendo un'asse di legno che le permise di entrare nel vagone di fronte. Subito le sue narici vennero invase da un fragrante profumo mentre, sulla destra, un ragazzo approssimativamente un anno più grande di lei si destreggiava con maestria tra pentole e padelle.
Sulla sinistra, altri componenti della carovana che stavano già mangiando la salutarono con un cenno della mano o del capo.
"Cacciatrice! Buongiorno, grazie per averci salvati dal sasso che ha solleticato la ruota!" esordì il cuoco
"Si-si è sentito?" domandò andando in panico
"Alla nostra salvatrice!" urlò una ragazzina viveriana alzando un bicchiere
Arrossendo e sprofondando nella vergogna mentre gli altri presenti risero di gusto, Natalie si sedette in un posto libero, giocando con una ciocca di capelli che, notò, essere alquanto scolorita.
"Uova strapazzate di Gargua e pancetta di Aptonoth" annunciò il ragazzo posando un piatto di fronte a lei
"Nessuna battuta sui sassi?" domandò diffidente
"Non preoccuparti scannasassi!" urlò la viveriana abbracciandola "ad Harth ci saranno tutti i sassi, ciotoli e sassolini che vorrai" annunciò prima di collassare sul tavolo
"Che...che ha? Che è successo? L'ho uccisa?" chiese andando in panico
"Lasciala stare, ha solo bevuto un po' troppo" spiegò lui
"Di mattina?"
"Ha condotto la carovana nella notte ed ha cose da dimenticare. Va bene così" rise il ragazzo prima di passarle dolcemente una mano tra i capelli "dopo la porterò fin sulla sua brandina"Terminata la colazione e tornando nel vagone in cui aveva dormito, Natalie indossò nuovamente la sua armatura controllandosi la spalla destra che, ancora coperta di bende, la torturava sporadicamente con intense e dolorose fitte. Assicurandosi lo scudo al braccio e la spada dietro la schiena, uscì per poi aggrapparsi al soffitto. Dandosi uno slancio grazie al quale riuscì ad arrampicarsi sopra al carro, si sedette ad ammirare l'ambiente attorno a lei per le ultime ore di viaggio.
Giunti alla catena montuosa tra cui spiccavano i primi vulcani, la ragazza seguì con entusiasmo il loro arrivo ad Harth, ammirando gli ampi fiumi di lava che scorrevano lentamente sotto i ponti di roccia naturale.
Il villaggio in sé era diviso in due parti. La prima metà si estendeva su rocce, crinali e laghi di magma con ponteggi in metallo ed annerite ossa di Viverna. Qui dei Troveriani, razza indigena del luogo, vestiti in giallo lavoravano quotidianamente per forgiare armi e macchinari con maestria e precisione, unendo il loro grande talento alla vena artistica che, in tutti i sensi, permetteva loro di creare magnifiche opere d'ingegneria. La seconda parte, meno attiva e ricolma di piccole abitazioni, era dedicata a far riposare i suddetti lavoratori tra intense giornate di lavoro.
"Ragazzina, siamo arrivate" annunciò la carovaniera "ci hai già pagati quindi sei libera di andare"
"Grazie mille di tutto" rispose scendendo dal carro e toccando terra
"Che le nostre strade possano incrociarsi nuovamente?" propose porgendole un sigaro
"Quando verrete attaccati da un'altro sasso, io ci sarò"
Guardandola e scoppiando a ridere, la donna si asciugò una lacrima prima di raggiungere una delle bisacce e buttarci dentro due sigari augurandole, a modo suo, buona fortuna.
Abbandonando la carovana alle sue spalle, Natalie si diresse verso il centro di Harth, percependo sulla sua pelle l'ustionante calore della lava che scorreva lentamente pochi metri sotto di lei. Guardandosi attorno in cerca di indizi, controllò sulla lettera se ci potesse essere qualche riferimento al cacciatore che avrebbe dovuto scortarla ma, prendendo un lungo sospiro, tornò dalla carovaniera.
Trovandola già indaffarata a discutere con un Troveriano, quest'ultimo brandendo un massiccio martello da fabbro e sfoggiando due giganteschi baffi, aspettò di rientrare nel suo campo visivo per alzare una mano e rivelare un imbarazzatissimo sorriso.
"Chiedo scusa" esordì con una risatina
"Niente rimborsi" rispose la donna fulminandola con lo sguardo
"No, non per quello. Avrei bisogno di qualche parere"
"Sì, stai bene coi capelli viola"
"S-sono seria!"
"Anche io perché starei lavorando" ribatté lasciando intendere di non disturbarla
"Per favore!"
"Come faccio a dissuaderla?" domandò al Troveriano che scoppiò a ridere "Sarebbe scortese ignorarla?"
"Povera bambina" rispose appoggiando il martello a terra e usandolo come bastone "Harth ha sempre lavorato con e per i cacciatori quindi, almeno io, la ascolterei" consigliò "ascoltare è sintomo di saggezza"
"Vi siete appena inventato il detto, giusto?" domandò la donna
"Non son mai stato bravo con le parole" rise "cosa vorresti sapere?" domandò infine rivolgendosi alla cacciatrice
"Ho ricevuto questa convocazione da Pokke e starei cercando un cacciatore che, per quanto ho letto, dovrebbe esser passato per questo villaggio"
"Pokke" valutò l'uomo passandosi le dita lungo uno dei baffi "il villaggio tra le montagne, giusto? Non quello distrutto dall'Ukanlos, l'altro"
"P-Penso di sì?"
"Sì è quello" sospirò la donna attingendo alla conoscenza ottenuta durante i suoi viaggi
"Allora è passato di qui ieri sera. Ha mangiato ed è partito immediatamente"
"Come posso riconoscerlo?"
"Indossava un'armatura nera e...piuttosto inquietante" commentò "ma dalla magnifica fattura. Raramente ho visto opere di quel livello"
"Sono ancora in tempo per raggiungerlo?"
"Penso di sì"
"Allora vado, grazie dell'aiuto!" ringraziò salutandoli col braccio mentre si allontanava di corsa
"Buona fortuna cacciatrice!" le augurò il Troveriano
"Sai dove stai andando?" domandò la donna con sguardo rassegnato
"Eh?" domandò bloccandosi confusa, facendo scomparire il sorriso dalle sue labbra e tornando indietro a piccoli passi "potreste...darmi indicazioni?" domandò sprofondando nell'imbarazzo
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Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...