Stringendo il fioretto e sentendo il proprio tremante respiro, Natalie ascoltò il consiglio caricando il ragazzo ed alzando leggermente lo scudo; arrivata ad un passo da lui, si diede uno slancio saltandogli contro. Lanciando titubante un fendente vide il mentore spostarsi indietro di un passo, prevedendo l'attacco con facilità e facendole mancare il colpo. Atterrando evitando di cadere in avanti, la ragazza alzò l'arma facendo un passo in avanti e tirando un ridoppio laterale* da destra verso sinistra.
Schivato il colpo con un passo all'indietro e prendendola per la spalla, Alexander la tirò a sé senza fatica, spostandosi di lato e lasciandola cadere a terra prima di stringere l'elsa e sfilarle l'arma di mano.
Reggendosi sulle braccia mentre cadeva, Natalie non fece in tempo a toccare terra, vedendo l'arma passarle di fianco al volto, conficcandosi nel terreno e rilasciando una lieve fiammata. Voltandosi di scatto e cadendo di lato, la giovane incrociò lo sguardo concentrato del cacciatore che sembrava star adocchiando e valutando ogni suo movimento. Chinandosi fino a terra prima di rivolgerle un tranquillo sorriso, infine, il veterano le porse una mano per aiutarla a rialzarsi ma, vedendo il suo sguardo confuso, sospirò prima d'incrociare le braccia.
"Per quanto mi riguarda puoi ascoltare anche sdraiata a terra" affermò convinto
"Cosa significa?" domandò deglutendo
"Significa che ti ho trattata come un cacciatore di questo Distretto tratta ogni avversario, ti ho valutata ed osservata. Ho guardato come ti muovi, come ragioni, quanto tempo impieghi a prendere decisioni, quanto ti serve a scegliere la tua prossima mossa e, soprattutto, ho visto quali tuoi errori avrei potuto usare come aperture. Da quanto caccia con spada e scudo?"
"Da...poco" rispose leggermente spaventata
"Ho notato. Prima di tutto non devi lasciarti intimorire dal tuo avversario" la riprese impugnando l'arma e dandole un colpetto con l'elsa della spada "poi devi divaricare i piedi altrimenti ti sbilanci" continuò ad elencare, colpendola ad ogni rimprovero "non lavorare con la schiena ma spingiti con le gambe, sii meno tesa, sii sempre pronta a schivare, non sbilanciarti, non lanciare fendenti a caso ma mira ad un punto preciso del bersaglio" prese una pausa osservandola "chiaro?"
"Chiaro...basta che non mi colpi-"
"Non pensare ai miei colpi, pensa ad ascoltarmi" la corresse colpendola un'ultima volta e restituendole il fioretto
"Cosa dovrei fare?" domandò accettando l'oggetto
"Dovresti fare? No" rise porgendole la mano "questa è una questione che riguarda entrambi" corresse
"Allora...cosa dovremmo fare?" domandò trovando un poco di rassicurazione in quella frase "Allenamento?"
"Allenamento e studio. Qui farai pratica sul campo per affinare la tecnica e sperimentare le nozioni che studierai a casa"
"Sarà fatto" sospirò annoiata
"Come cacciatrice non smetterai mai di studiare, fare esperienza e imparare" spiegò portando due dita sul suo collo "adesso alzi il bavero" spiegò facendo lui stesso l'azione "ed ascolti la mia sfida; ti dirigi sulle montagne e recuperi...quel che vuoi" ordinò "piante, insetti, minerali, zanne, artigli o pellicce e, a mezzogiorno, torni qui per pranzare"
"Va bene"
"Regola uno, non metterti nei guai, non farti ibernare, fulminare o divorare. Regola due, evita capibranco o viverne e dimostrami che, se fossi sola, sapresti comunque sopravvivere. Regola tre, sii puntuale"
"Posso prendere di tutto o devo puntare a qualcosa nello specifico?"
"Il tuo unico criterio è semplice: quel che raccoglierai verrà valutato dal sottoscritto e, poi, potrai tenerlo. Non deludere né me né te"
"Zanne di Barioth" farfugliò con sguardo sanguinario
"Regola due" le ricordò alzando la voce e dandole un schicchera sulla fronte
"Niente Barioth..." rise
"La Dea della caccia veglia su di te. Se mi sorprenderai riceverai un premio...e sappi che il tempo sta già scorrendo"Andando in panico per qualche istante prima di voltarsi e correre, Natalie abbandonò il Campobase in secondi, ritrovandosi nei verdi prati alla base delle Montagne Nevose. Sfoggiando un genuino ma preoccupato sorriso, la cacciatrice si lasciò scappare una breve risatina immaginando che quella non fosse una sfida del suo mentore ma, rendendo tutto un poco più realistico, un contratto della Gilda. Allungando la mano verso la spada, stringendola con sicurezza e voltandosi per rivolgere alla suddetta uno sguardo carico di speranze, la giovane imparò l'importanza dello stare attenti...
Pestando un'ampia lamina di ghiaccio, sentì la sua sicurezza frantumarsi come la congelata lastra sotto i suoi piedi, scivolando e cadendo a terra subito dopo. Lamentandosi del dolore per qualche istante, riaprì gli occhi notando un piccolo esserino dal corpo grigio ed ali ornate da maestosi colori metallici.
"Farfalla..." commentò "gli piacerai, vieni con me" sentenziò prendendola di scatto e buttandola malamente nella bisaccia
Riprendendo a correre ma stando finalmente attenta a dove andava, felice che Alexander non avesse assistito, Natalie evitò le aree più basse puntando ad avvicinarsi alla cima il più possibile, senza confidare nel poter sorprendere il mentore ma determinata a riuscirci nonostante quella convinzione.
Avventurandosi per la prima volta nelle caverne ghiacciate, sentì gli speroncini degli stivali far presa sulla lucida lastra trasparente sotto di lei e, rallentando, si concesse qualche istante per ammirare il luogo.
Entrando da un'ampia apertura sul soffitto, l'acqua scioltasi dal ghiacciaio circolava per la zona, righiacciandosi e formando un intricato sistema di tunnel, attaccati alla roccia e plasmati dalle gelide correnti che, tuttora, la cacciatrice sentiva lungo le rosee guance.
Sistemandosi la mascherina fino a coprirsi il naso, impugnò la sua arma non appena sentì un distante e flebile miagolio. Avanzando con calcolati passi e coprendosi alla vista altrui con stalattiti di ghiaccio, ebbe occasione di ammirare, distanti, una massa di nerissimi Melynx affacciati su di un precipizio. Riponendo l'arma la cacciatrice, celata dal rumore da loro prodotto, si avvicinò al piccolo gruppo con fare guardingo.
Appena uno di questi si accorse di lei, le soffiò per qualche istante prima che anche gli altri cominciassero a fare lo stesso.
"Non-Non c'è motivo di-di arrabbiarsi" rise portando in avanti le mani
Senza neanche darle il tempo di indietreggiare, la ragazza vide la scura massa caricarla mentre i singoli Felyne cominciarono a saltare e ad aggrapparsi a lei, sbilanciandola e facendola cadere a terra prima di disperdersi ed allontanarsi.
"Piccole pesti..." commentò
Massaggiandosi una gamba mentre si rialzava, notò le piccole figure raggrupparsi attorno ad uno di loro, notando anche che questo, tra le piccole zampine, teneva una piccola farfalla grigia dalle colorate ali.
"Hei!" urlò riconoscendo l'insetto "Quella è mia!"
Sentito l'urlo, in un istante i Melynx si dispersero cominciando a correre per la zona, mescolandosi tra di loro per confonderla, miagolando per creare caos e, magari, attirare l'attenzione di qualche Giaprey per ostacolarla.
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Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...