Sentendo una scossa, Natalie si svegliò guardandosi attorno, facendo scorrere il proprio sguardo per l'ambiente che la circondava. Similmente a quando aveva viaggiato in carovana, una pelliccia ed un cuscino rappresentavano il suo unico giaciglio mentre, di fianco ad alcune casse,viaggiava sotto un soffitto di tessuto bianco.
Alzando la testa non notò nessuno seduto nel posto da cocchiere mentre, più vicina a lei ed usando la sua pancia come cuscino, Cleo continuava a dormire beatamente, con un placido sguardo in volto.
Permettendosi una risata che trattenne per non svegliarla, Natalie si mosse lentamente, alzandosi e poggiando il proprio cuscino sotto la testa dell'amica.
Uscendo con lenti passi, raggiunse la parte anteriore del carro mettendosi in piedi sul posto da cocchiere. Di fronte a lei ed oltre l'Aptonoth che aveva trainato fino a quel momento, un'immensa distesa di grigia nebbia e grigie acque si estendeva a perdita d'occhio, delimitata da terrapieni e collinette da cui decine di pini e altri scheletrici alberi si ergevano privi di vita, come raggrinzite mani a protezione della Palude.
A contrastare lo stesso disegno che completavano il paesaggio, ampi laghi dal putrido odore solforico circondavano la zona, ospitando pesci dagli smorti colori e ampie ninfee più grandi della sua stessa figura.
Sentendo la fievole pioggia solleticarla, alzò lo sguardo verso il cielo, anch'esso grigio come un tutt'uno con la nebbia e la terra mentre, debolmente, le offriva l'unica acqua che avrebbe avuto il coraggio di bere.
Guardandosi attorno con fare sia demoralizzato da tanta desolazione, tanta morte, tanto squallore, sia affascinato dalla vita che, comunque, si era adattata a rifiorire e brulicare laddove qualcuno dedicasse tempo a cercare, Natalie rimase in silenzio con labbra socchiuse e occhi attenti mentre, ruotando sul posto, osservava quello strano spettacolo che il Vecchio Mondo le offriva.
"Disastro, buongiorno"
Sentendo una voce che subito riconobbe, la ragazza assottigliò lo sguardo voltandosi lentamente verso la provenienza del suono, notando la rossa figura di Phelipe comodamente seduta di fronte ad un fuoco da campo. Dalla parte opposta del focolare sul quale svettavano due griglie, aveva preso posto Alexander dopo essersi sgranchito gambe e braccia.
"Buongiorno maestro" salutò con entusiasmo il mentore "e buongiorno anche a te..." terminò con fare truce
"Tanto simpatica quanto utile" sospirò il ragazzo "vieni a mangiare Disastro"
Scendendo dal carro e sentendo gli schinieri affondare nel sottile strato di fango, la ragazza si avvicinò con pesanti passi, impettita e già irritata dalla presenza del cacciatore. Sedendosi sul terzo lato del focolare, dando le spalle al lago e incrociando le braccia, osservò dei funghi dal colore bluastro cuocer sulla griglia in basso, delle fette di pane scaldarsi su quella in alto e, attorno al fuoco sul quale pendevano, quattro pesci infilzati su degli stecchetti di legno.
"Sarebbe una colazione?" domandò confusa
"Abbi fiducia" propose il mentore porgendole una fetta di pane
Prendendola tra le dita e guardando bordi dorati, Natalie ne prese un morso rimanendo, con sua sorpresa, estasiata dal semplice ma intenso sapore, dalla morbidissima consistenza e dalla croccante a della crosta.
"Ma-Ma è buonissimo! Cos'è?"
"Il pane che facciamo a Jumbo" rispose il ragazzo "I campi sono promettenti e la festa del raccolto si prennuncia grandiosa" raccontò prima di guardarla con fare annoiato "Sopravvivi e t'inviterò" proposeTerminata l'improvvisata colazione, Alexander porse al compagno delle fiale contenenti un denso liquido giallo, sistemandosi poi l'arco e l'armatura di Rathalos mentre le due ragazze, dentro il carro, indossavano le proprie armature.
Controllando di aver antidoti, bombe lampo, pozioni, bombe fumogene, semi armatura e del tracciante nelle bisacce, i tre vennero richiamati all'attenzione quando Alexander si schiarì la voce.
"Al tracciante ci penso io" annunciò mostrando delle fiale rosa per il proprio arco "piuttosto, vedendo quanto sia pericoloso e sentite le storie di Natalie, ho pensato ad un piano d'attacco" annunciò prima di prendere un profondo respiro "La maggior parte di nostri attacchi si dovrà concentrare su coda e testa, dato che dovremo tagliare la prima e spaccare il corno sulla seconda per compromettere le sua capacità mimetiche. Se venite colpiti da acido o veleno, prendete immediatamente precauzioni ma, se non potete perché vi ha rubato oggetti, scappate e lasciate la zona; semmai non ritrovaste nessun'altro, tornate qui" ordinò indicando verso il basso "Domande?"
STAI LEGGENDO
Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...