Tornati a Pokke, l'allieva ed il mentore rientrarono nell'abitazione mentre il sole tramontava, illuminando flebilmente le persiane chiuse e lasciando spazio alla notte. Levandosi i cappucci delle tenute Mafomufo, i due si scambiarono un rapido sguardo prima che lui prendesse un breve sospiro, osservandola con attenzione.
"Accendi il camino così da iniziare a scaldare casa. Mentre lo fai, pensa e valuta la tua battuta di caccia" ordinò strofinandosi le mani
"Subito Maestro" rispose lei prontamente
Vedendolo cambiare stanza, Natalie si chinò di fianco al caminetto prendendo e buttandoci un paio di ciocchi di legno e della pagliuzza che, con l'aiuto di una pietra focaia, accese in pochi secondi. Soffiando alla base delle fiamme che crescevano lentamente, aspettò qualche minuto prima di prendere una sedia e portarla di fronte al focolare, osservandolo con una certa soddisfazione.
"La mia battuta di caccia" mormorò "sono stata...brava?" domandò tra sé e sé
"Ritenta"
Sentendo la voce del ragazzo accompagnata dai suoi passi, la giovane si voltò vedendolo rientrare nella stanza con due tazze in mano.
"Io...prego" esordì alzandosi e lasciandogli posto sulla sedia che aveva preso per sè
"Apprezzo il gesto..." rispose lui fulminandola con lo sguardo e porgendole una delle tazze "ma non sono così vecchio da morire stando in piedi. Ti sembro vecchio?" domandò ironico infine
Lasciandosi scappare una breve risatina, Natalie riprese posto soffiando sulla bollente tazza d'infuso che teneva tra le mani, apprezzando il calore che la ceramica le stava donando.
"Hai pensato?" chiese
"Sì...forse potete esser vecchi-"
"Non dirlo!" ordinò di scatto puntandole un dito "non ci provare nemmeno a darmi del vecchio! Pensa a te stessa piuttosto, sei stata brava oppure no?"
"Penso di sì" propose "dovevo eliminare alcuni Giaprey per alleviare la pressione sul bestiame ma ho fatto totalmente disperdere il branco abbattendo il capobranco. Mi sembra di aver avuto successo" spiegò con innocente convinzione
"La tua ipotesi...ha senso, posso accettarla" ammise lui prendendo un sorso "ma ovviamente hai anche fatto alcuni errori. Il primo è stato attaccare senza aver prima studiato il tuo avversario, hai impiegato troppo tempo a capire che i Giaprey lavorano in gruppo per circondare e congelare le prede. Cosa che, comunque, si è ripetuta quando ti sei concentrata esclusivamente sul Giadrome, ignorando il resto del branco costringendoti a inscenare la tua resa" spiegò prima di cambiare espressione "quella sceneggiata, però, devo ammettere che è stata una buona idea per salvarti e lanciare il colpo di grazia" ammise prima di accigliarsi "Nonostante questo punto a tuo favore, sappi che sono rimasto alquanto deluso dal vederti caricare un solo Giaprey alla cieca per poi fare lo stesso col capobranco, come se della pura violenza offensiva potesse portarti alla vittoria" la rimproverò "prova a comportarti così un'altra volta e, stanne certa, dovrai cercarti un altro maestro di caccia"
"Ma-Ma io ho sempre cacciato così!"
"Nel Nuovo Mondo forse. Dove le Viverne non si sono ancora abituate alla vostra costante presenza e dove nemici naturali non si ignorano vicendevolmente per affrontarci"
"Ma-"
"Niente ma" la interruppe "non hai né le conoscenze né le capacità per permetterti una strategia puramente offensiva, soprattutto non nel Distretto di Dundorma. Imparalo o non vedrai il domani"
"Io..." provando a controbattere, Natalie abbassò lo sguardo, portandolo sulla tazza tra le sue mani, chiudendosi tra le spalle e sospirando "Io...capisco. Vi chiedo scusa. Non si ripeterà"
Vedendo lo sguardo seriamente dispiaciuto e leggermente demotivato dell'allieva, Alexander si diresse verso uno scaffale dove aprì una cassetta di primo soccorso, prendendo un rotolo di bende e tornando dalla ragazza, chinandosi di fronte a lei.
"Piccola Daymio Porpora" riprese con una nota d'ironia "so di essere stato duro, quasi aggressivo, ma è importante che tu capisca, fin da subito, che ti stai addestrando nel Distretto più pericoloso del continente. Non voglio cacciarti e non voglio essere costretto a farlo" provò a rassicurarla con un dolce sorriso "voglio vederti andare via con la preparazione e l'esperienza di una vera cacciatrice, pronta ad affrontare tutto quel che troverai là fuori. Quando saprai pensare e comportarti come una cacciatrice, allora nulla potrà fermarti...ed è questo l'obiettivo del tuo addestramento"
"E come dovrei raggiungere quel livello?" domandò con una triste risatina "Mi sembrava che tutto stesse andando bene ma non riesco nemmeno a completare la mia prima missione senza esser rimproverata...rimproverata per cose che non sapevo e che ancora dovevo capire!"
"Nessuno intraprende questa carriera conoscendo già tutto. Proprio perché non sai, dovrai studiare, esplorare, adattarti e, soprattutto, cacciare"
"Mi aiuterete?"
"Son qui per questo" rise in risposta "adesso prendi questo e và a fasciarti la gamba"
Chinandosi in avanti verso il mentore, la giovane notò il proprio pantalone che, da bianco, aveva preso un roseo colore tendente al rosso dove era stata morsa. Sgranando gli occhi e ringraziando, prese il rotolo di bende prima di alzarsi e dirigersi verso il piano superiore, sotto l'attento sguardo di lui.
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Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...