Giunti all'attracco del Solcacieli, Natalie ammirò la gigantesca aeronave mentre galleggiava placidamente di fianco al precipizio. Osservandola con occhi sognanti mentre ricercatori, vestiti con lunghe toghe bianche rifinite in azzurro o verde, popolavano il luogo scambiando discorsi tra di loro o con gente del villaggio.
"Lasceresti Pokke per girare il continente con loro?" le chiese Alexander raggiungendola
"Dipende" valutò prima di incrociare il suo sguardo "Provereste a fermarmi lo vi dicessi di sì?"
"Assolutamente no" rise
"Datemi una soddisfazione ogni tanto!" lo rimproverò incrociando le braccia
"Forse, in un giorno assai lontano" ribatté porgendole un foglio che lei subito lesse
"Shirley vuole che le portiamo il cacciatore stanziato sul Solcacieli?"
"Esatto"
"Quindi abbiamo il permesso di salire a bordo?" domandò sfoggiando un euforico sorriso
"Ovvio"
"Non...non è uno scherzo?" si assicurò, pronta a scattare
"Prego" fece strada invitandola a procedere
Esultando per poi avanzare con ampi passi verso la rampa, Natalie mise piede sul ponte in legno cominciando a studiare l'intero vascello. Sopra di lei, il gigantesco pallone azzurro galleggiava mollemente, rifornito d'aria calda dal camino sottostante che spuntava dal centro del ponte principale. Sotto i suoi piedi, correndo dal timone di poppa alla grande campana fissata sopra la prua, lunghe tavole di legno si mischiavano con travi, reti e funi per reggere l'intera struttura.
A popolare il luogo, ricercatori e passeggeri scambiavano semplici discorsi o complessi ragionamenti, alcuni discutendo argomenti che lei non aveva mai sentito o analizzando oggetti totalmente sconosciuti ai suoi occhi.
Affiancandola, il mentore ammirò i genuini e innocenti sentimenti di stupore e curiosità che illuminavano il suo volto, osservandola poi con fare intenerito prima di chiamarla e, inaspettatamente, darle una schicchera in fronte.
"Esplorerai dopo, abbiamo una persona da trovare"
"Certamente maestro" rispose dolorante massaggiandosi la fronteChiedendo ai ricercatori lì vicini, i due cominciarono a ricevere indicazioni prima che, spuntando dalle scale che portavano sotto coperta, una figura non venne loro indicata. Spiccando in contrasto alle lunghe toghe bianche dei ricercatori, la femminile figura vestita in blu, rosso, bianco e ocra si fermò guardandosi attorno con fare interessato. Vantando morbidi lineamenti ed occhi d'uno spento, glaciale azzurro, incorniciati da candidi capelli bianchi raccolti in due ciocche che pendevano ai lati del suo viso e in una lunga coda alle sue spalle, la giovane ragazza si sistemò in guanti in ocra placche ossee prima di procedere con silenziosi passi.
La sua intera figura, tanto esile e dolce quanto imponente, soprattutto grazie alla gigantesca lama sulla sua schiena, lasciava percepire una certa sensazione di fragilità a contrastare la forza che avrebbe potuto sprigionare. Mentre i capelli bloccati sotto l'alto elmo, prettamente estetico, si facevano smuovere dal vento, la cacciatrice si guardò attorno notando, infine, una dei ricercatori alzare un braccio per indicarla.
"Cleo?" la donna le fece segno di avvicinarsi "Hai chiuso il tuo Moofa nella tua cabina?"
"Sì, no-non si ripeterà più che-che-" balbettò rivelando una voce tanto morbida quanto soave, fermandosi a pochi passi da lei "Chiuso in cabina" farfugliò sommessamente
"Brava" sospirò prendendole il mento ed alzandole dolcemente il viso "Questi sono i tuoi impegni per i prossimi giorni" spiegò porgendole un foglio "Completali per tempo"
"Certo" rispose prendendolo
"Presta attenzione ai tuoi dintorni, mi raccomando" aggiunse
"Ce-Certamente" rispose timidamente
"Brava, comunque, questi sono i cacciatori che ti scorteranno fino all'Avamposto locale. Registra la tua presenza come al solito e procedi coi tuoi incarichi. Questa volta, però, prova a completarli tutti"
"Sì" squittì sottovoce
"Per favore, fatele strada" terminò la ricercatrice voltandosi verso i due
Avanzando a piccoli passi, la cacciatrice osservò la coppia, trovando prima un certo confronto nel dolce ed interessato sguardo di Natalie ma, istantaneamente, rimanendo fulminata dal severo sguardo di Alexander, optando per accostarsi alla ragazza, guardando in basso e senza pronunciar parola. La suddetta, in risposta, osservò il mentore con far accusatorio prima di vederlo alzare gli occhi al cielo e voltarsi.
"Andiamo" accennò cominciando a far strada
Seguendoli, la giovane proseguì in silenzio con piccoli passi, lanciandosi attorno rapide occhiate per osservare la strada che avrebbe dovuto ripercorrere nei giorni a venire ed il villaggio che avrebbe riattraversato decine di volte.
"Quindi..." esordì Natalie voltandosi "buongiorno?"
Lanciando, internamentre, un tremendo urlo terrorizzato che però risultò come un tenero squittio alle orecchie altrui, la ragazza si bloccò sul posto, pronta ad indietreggiare mentre osservava la sconosciuta con sguardo impaurito.
"Io sono Natalie, lui è Alexander, il mio Maestro di caccia" presentò entrambi "Tu saresti Cleo, giusto?" le sorrise allungando la mano
Timidamente, la giovane ricambiò il gesto con sguardo diffidente, osservandola e provando a rispondere ma bloccandosi giunto il momento, stringendosi poi nelle spalle e discostando lo sguardo. Permettendosi una risata, Alexander pose la mano sulla spalla dell'allieva, osservando poi la riservata cacciatrice di fronte a loro con far intenerito.
"Dalle il tempo di ambientarsi" consigliò
"Posso farmi un'amica ora e darle il tempo dopo?"
"Non credo-"
"Amica!" farfugliò Cleo interrompendolo ed attirando la loro attenzione, stringendole poi palmo e polso con entrambe le mani
"E...a quanto pare avevo torto" rise lui
"Posso chiamarti per nome?" riprese lei
"I-Io...Cleo...si?" rispose con imbarazzo
"Ripartiamo allora. Io sono Natalie" si ripresentò
"Natalie" ripeté sottovoce
"Quello che ti guarda male è Alexander" propose ridendo
"Natalie..." sentendosi chiamato in causa, il veterano le pose una mano sulla spalla e lei, automaticamente, si voltò "non presentarmi come Quello che la guarda male" la rimproverò tirandole una schicchera in fronte
"Na-Natalie!"
Andando in panico, Cleo s'interpose tra i due. Con sguardo tagliente e mano pronta a sfoderare l'enorme Spadone, saltò di lato non appena la nuova amica le toccò la schiena, facendole poi segno di star tranquilla mentre si massaggiava la fronte. Rincuorata mentre i due trattenevano una intenerita risata, la cacciatrice riportò i cristallini occhi sul veterano, poggiando poi una mano sulla spalla di Natalie e, con l'altra, puntando timidamente un dito verso Alexander.
"Q-Quello Cattivo" farfugliò
"Sì, esatto" confermò mentre il ragazzo la fulminava con lo sguardo "io sono una cacciatrice di Basso Grado, tu?"
"Basso" rispose portandosi le mani dietro la schiena e, aspettando qualche secondo, incrociando il suo sguardo con imbarazzo "ti-ti andrebbe di...di...io vorrei" balbettò teneramente, quasi arrossendo "cacceresti con-con me?"
"Sento che diventeremo ottime amiche" rispose prontamente regalandole un sorriso
Mentre vedeva uno sguardo raddolcito farsi largo sul volto dell'allieva, conquistata dalle semplici ed innocenti reazioni di Cleo, Alexander osservò le due che sembravano aver instaurato un dialogo, per quanto unilaterale questo fosse.
Mentre Natalie parlava con la nuova compagna, simile a lei in altezza, corporatura e sfoggiando gli stessi morbidi tratti con l'unica differenza degli albini colori che la caratterizzavano, questa si limitava a rispondere con sguardo interessato e brevi movimenti del capo, permettendosi raramente qualche parola.
Dopo minuti, entrambe le ragazze gli lanciarono un breve sguardo, Cleo con fare intimorito e Natalie con fare accusatorio prima di avvicinarsi di un singolo passo.
"Che avrei fatto?" sospirò trattenendo una risata
"Noi non dovevamo accompagnarla alla Gilda?"
Nascosta dietro Natalie e con una mano sulla sua spalla, l'albina prese la lista dei suoi doveri allungandola lentamente verso il ragazzo che, sconcertato da tanta diffidenza, cominciò a leggere.
"Sì che dovevamo" rispose cominciando a leggere "Deve registrare la sua presenza e ritrovare sia campioni che materiali di studio" riassunse
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Monster Hunter - Cavalieri del Nord
FanfictionCosa significa esser cacciatori? Sfidata dagli elementi ma protetta dalla sua innocente inesperienza, incatenata dal rimorso ma sospinta dalla speranza, frenata dal dubbio ma solcando la sua determinazione, una semplice cacciatrice si imbarcherà in...