Miyoung, com'era sua abitudine fare tutte le sere, si diresse verso la finestra per chiudere le tende e avere un po' di privacy. Arrivata alla finestra ci mise un po' a capire che quello affacciato dalla camera della casa di fronte era proprio un ragazzo. Era ormai così abituata a vedere quella casa vuota, che rimase immobile per un paio di secondi.
Non riusciva a distogliere lo sguardo.Riconobbe la chioma nera e lo ricollegò subito al ragazzo sulla moto che vide all'ora di pranzo. Aveva un viso bellissimo. Pelle chiara, occhi grandi. Arrossì improvvisamente, rendendosi conto che effettivamente anche lui la stesse guardando, e chiuse in fretta le tende.
Si mise le mani a petto.
- Oh mamma. - fece una pausa. - Oh mamma!!! - esclamò correndo verso lo specchio.
Aveva un aspetto orribile. Pigiama, occhiali da vista e i capelli legati in un altissimo e disordinato chignon.
Si mise le mani ai capelli e si buttò nel letto, nascondendo il viso nel cuscino.
Poi si girò in un lato chiudendo gli occhi. Ripensò al viso del ragazzo e sorrise.//
L'indomani mattina Miyoung si alzò allegra. Strano, visto che per lei alzarsi presto la mattina per andare a scuola è sempre stata una tortura.
Ancora prima di entrare nel bagno si diresse alla finestra per aprire le tende e far girare l'aria.
Sbuffò quando notò che le tende della camera del vicino erano ancora ben chiuse.
Si allontanò dalla finestra ed entrò nel bagno per sistemarsi. Si lavò, pettinò e indossò la divisa.Scese le scale quasi saltellando sentendo il dolce profumo che arrivava dalla cucina.
- Che fame! - esclamò entrando. Si sedette a tavola, nella sedia che si affacciava verso la casa di fronte.
Fino a quel giorno aveva sempre odiato questa vicinanza non necessaria tra le case nel suo quartiere. Non c'era privacy e sembrava quasi di essere dentro la casa nel vicino.Quella mattina, invece, questo dettaglio lo trovò particolarmente piacevole, soprattutto quando vide i vicini fare colazione seduti a tavola tutti insieme. I genitori erano ben svegli, mentre il ragazzo, che era appena sceso, era ancora visibilmente assonnato.
Sorrise quando lo vide avvicinarsi alla sedia vicino a suo padre barcollando.Distolse lo sguardo portandolo ai suoi genitori, e partecipando alla conversazione con loro.
- Papà, oggi mi sento carica, andrò a scuola in autobus. Ho voglia di prendere aria! - disse canticchiando.
- Approvato! Facciamo anche domani? - rise l'uomo. Anche la donna rise, soprattutto vedendo la figlia rispondere con una linguaccia.
Completarono di fare colazione e Miyoung salì in camera per completare di sistemarsi prima di uscire velocemente di casa per dirigersi alla fermata.La fermata distava più lontano di quanto ricordasse.
Si sedette nel sedile di ferro e aspettò l'autobus godendosi il venticello che le spostava leggermente i capelli. Il sole le riscaldava il viso; una piacevole sensazione. Sorrise.
Aprì gli occhi e guardò le macchine passare.Il rombo lontano di una moto le fece battere più veloce il cuore. Le era sempre piaciuto, ma adesso, sentendo il suono del motore, le venne subito in mente il suo nuovo vicino.
Girò la testa verso il rombo e attese che arrivasse.
Al suo arrivo, si fermò a pochi metri da lei a causa del semaforo rosso.
Il casco della persona sulla moto aveva il vetro oscurato, per cui era impossibile vederne il viso. Miyoung continuò a guardare la moto con sicurezza, come se il casco scuro fosse quasi una barriera capace di tenere lontano l'imbarazzo.La persona sulla moto girò la testa verso di lei, guardandola.
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Il mio nuovo vicino ☼ EXO
Romance→COMPLETA! Ci sono solo due cose capaci di far battere il cuore di Miyoung: le moto e la musica. E il nuovo vicino di casa sembra averle entrambe. Innamorarsi del proprio vicino è un cliché, però succede davvero. Tratto dal testo: "C'era effettivam...