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Il sole era già alto e aveva iniziato a riscaldare le fredde mura di casa.
I suoi raggi solari entravano indisturbati attraverso i vetri della finestra e si appoggiavano cauti sopra i due corpi abbracciati nel letto, riscaldandoli.
Entrambi i ragazzi dormivano con sonno pesante, avvolti dalle coperte e cullati dal calore del corpo accanto.
Ormai, avevano la loro posizione perfetta per dormire vicini; posizione che rendeva possibile a entrambi un riposo tranquillo. Stavano uno di fronte all'altro, vicini, con le gambe intrecciate tra loro; Miyoung, come al solito, teneva il viso appiccicato al petto di Chanyeol per farsi cullare dal suo odore e dal suo respiro, mentre Chanyeol la teneva stretta a sé grazie all'aiuto delle sue lunghe braccia.

Era lunedì mattina, e la sera prima si erano addormentati abbracciati, senza l'intenzione di staccarsi neanche per un secondo; quel giorno Miyoung sarebbe partita in gita, e non si sarebbero potuti vedere per due settimane intere.
Qualcuno bussò alla porta della camera di Miyoung, e i due, disturbati da quel rumore improvviso si mossero lamentandosi.
La porta si aprì e la madre di Miyoung entrò piano in stanza. Era appena tornata dalla piccola vacanza abituale con il marito e restò sorpresa quando vide che la figlia non era sola. Sorrise teneramente nel vederli abbracciati.
Si avvicinò piano e cercando di non svegliare Chanyeol, accarezzò la spalla della figlia.
- Miyoung, svegliati, devi prepararti! - disse piano.
I due ragazzi aprirono piano gli occhi, e Chanyeol appena capì chi aveva di fronte, si alzò velocemente dal letto, barcollando.
- Salve... - disse con voce assonnata e rosso in viso. Aveva completamente dimenticato che quella mattina sarebbero tornati i genitori della ragazza. - Mi scusi, io...
- Stai tranquillo! - gli sorrise dolcemente la donna. - Abbiamo portato la colazione.
- Grazie, davvero... - il ragazzo alto, in quel momento si sentì piccolo piccolo per l'imbarazzo e non sapeva dove poggiare lo sguardo.
- Sveglia Miyoung, o faremo tardi in aeroporto. - disse insicura. Non sapeva se Miyoung gli avesse detto della gita. Ma appena vide il volto non sorpreso di Chanyeol, sorrise di nuovo. - Appena siete pronti scendete a fare colazione.
- Certo! - disse sedendosi sul letto e sorridendole.

Appena la madre uscì dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle, Chanyeol ritornò a respirare e si sdraiò sul letto, avvicinandosi alla ragazza.
Le diede un bacio sulle labbra.
- Alzati, sono tornati i tuoi... - disse dolcemente. - Sistemati le ultime cose, io vado in bagno.
Miyoung si alzò piano e si mise seduta. Disse piano qualcosa di incomprensibile e poi si alzò dal letto. Si mise seduta a terra, davanti alla valigia che aveva sistemato il giorno prima con l'aiuto di Chanyeol e diede un'occhiata veloce.

Appena sentì lo sciacquone del gabinetto, aspettò due minuti e poi entrò nel bagno.
Chanyeol si girò sorpreso verso la ragazza; era senza maglietta perché voleva darsi una lavata veloce prima di scendere di sotto, dove stavano aspettando i genitori.
- Ehi, e se fossi stato nudo? - chiese imbarazzato. - Tutto nudo?
Miyoung sorrise maliziosamente e osservò il petto nudo del ragazzo che aveva di fronte.
Era la prima volta che lo vedeva senza maglietta e il suo cuore perse un battito, mentre una miriade di farfalle iniziò a invadere il suo stomaco, e non solo.
Proprio come aveva immaginato, Chanyeol era muscoloso al punto giusto, e la sua pelle chiara era perfetta.
- Se fossi stato tutto nudo... - fece una pausa. - ...sarebbe stato meglio. - disse facendolo arrossire.
- Tu sei una pervertita. - rise divertito. - se non ci fossero stati i tuoi genitori di sotto mi saresti già saltata addosso.
- Esatto. - esclamò divertita, ma comunque leggermente rossa in viso. Vederlo così, rosso in viso per l'imbarazzo, mezzo nudo e con i capelli disordinati, l'agitavano parecchio.
Si avvicinò a lui e gli stampò un bacio nel braccio muscoloso.
Poi si girò verso il lavandino e aprì il rubinetto, per iniziare a lavarsi il viso e sistemarsi, in compagnia del ragazzo.

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- Ci sarà anche tuo padre, vero? - sussurrò agitato alla ragazza accanto, mentre insieme scendevano le scale.
- Sicuramente. - rise piano, divertita nel vederlo così nervoso.
- Come ho fatto a dimenticare che sarebbero tornati oggi... - si lamentò il ragazzo. - Cosa penserà tuo padre, adesso, vedendomi spuntare.
- Non ti preoccupare. Mia mamma lo avrà già avvertito. - cercò di tranquillizzarlo, accarezzandogli un braccio dolcemente. - E poi eravamo vestiti. - rise.
- E meno male... - disse piano, ridendo.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora