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Miyoung stava studiando nella sua scrivania quando il rombo di una moto attirò la sua attenzione. Chiuse gli occhi e ascoltò. Adorava quel suono.
Aprì subito gli occhi quando, però, si accorse che la moto era vicina e soprattutto ferma.
Quando la sentì spegnersi si alzò di scatto dal letto e corse ad affacciarsi dalla sua finestra.
C'era effettivamente una moto proprio di fronte casa sua. Ora che ci pensava, era sicura di aver sentito i vicini parlare di un figlio.
- Wow... - esclamò piano, continuando a guardare il ragazzo ancora sulla moto.
L'osservò scendere dalla moto e posteggiarla sotto un albero dentro il giardinetto, liberando così la strada. I suoi movimenti erano ipnotizzanti; lenti e fluidi.
Non riusciva a distogliere lo sguardo, e trattenne il fiato quando lo guardò sfilarsi il casco mostrando la sua chioma nera. L'osservò mentre si passava una mano tra i capelli morbidi portandoli all'indietro, nonostante questi tornarono subito al loro posto sulla fronte.


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Chanyeol scese dalla moto, e dopo averla posteggiata sotto un albero, si sfilò il casco. Si guardò attorno osservando il giardinetto e l'esterno della casa. Sorrise.
- Carina. - si incamminò verso la porta d'ingresso e suonò.
La madre aprì la porta e sorridente si spostò di lato per farlo passare.
- Eccoti, finalmente! - esclamò. - Ci hai messo un po'.
- Sì, scusami. Vedo che però avete già scaricato subito, com'è possibile? - chiese perplesso.
- Ci hanno aiutato dei vicini. Adorabili. - rispose la madre mentre insieme raggiunsero quello che sarebbe stato il futuro salone; adesso pieno di scatoloni.
- Davvero? Gentile da parte loro. - disse sfilandosi la giacca e poggiandola in una sedia vicino alla parete. Poi rise. - Scommetto che avete fatto qualche brutta figura.
- No, siamo stati bravi! - disse ridendo il padre, che era appena entrato nella stanza raggiungendoli. Anche la madre rise.
Poi si sedettero tutti e tre a terra e iniziarono ad aprire gli scatoloni. Adesso veniva la parte più antipatica, decidere come e dove sistemare tutte le cose.


Il ragazzo alto iniziò a salire tutti gli scatoloni contenenti le sue cose al piano di sopra, nella sua nuova stanza.
Per prima cosa aprì le tende e la finestra per far girare l'aria.
Ormai il cielo era pieno di stelle e la stanchezza della giornata trascorsa iniziava a farsi sentire. Decise di sistemare solo le cose necessarie per la notte e di continuare ormai l'indomani. Uscì tutto l'occorrente per lavarsi e qualche vestito comodo. Le lenzuola e le coperte per sistemare il letto.
Si infilò in bagno e si sistemò per la notte.


La testata del suo nuovo letto era proprio di fronte alla finestra, per cui si sedette comodo appoggiando la schiena al muro e guardò fuori. La sua camera si affacciava verso la strada; si vedeva benissimo la casa di fronte.
Erano talmente vicine che Chanyeol poteva vedere l'interno della camera dei vicini. Era vuota, per cui non si sentì in colpa a sbirciare un pochino. Era sicuramente la stanza di una ragazza. Si potevano vedere vari peluche e oggetti femminili. Le tende rosa e, una chitarra?
- Interessante. - sorrise Chanyeol.
La luce della cameretta si accese ed entrò una ragazza in pigiama. Chanyeol arrossì sentendosi improvvisamente colpevole e si agitò. Si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra per chiudere le tende.


Anche la ragazza di casa di fronte doveva aver avuto la stessa idea, perché la prima cosa che fece appena entrata in camera, fu quella di dirigersi verso la finestra.
Si trovarono uno di fronte all'altro e si guardarono per un paio di secondi. La ragazza restò imbambolata per un po', fino a quando non arrossì vistosamente e chiuse in fretta le tende. A quella reazione, Chanyeol sorrise teneramente.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora