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Erano le otto del mattino e Chanyeol era sdraiato nella panchina posizionata sotto l'ombra dell'albero dentro al suo giardinetto.
Stava a occhi chiusi, con le mani dietro la testa e con un sorriso stampato sul viso.
Dei ciuffi di capelli cadenti sulla fronte si spostavano al ritmo del venticello e gli solleticavano il viso.
Alcuni raggi solari, scappati dalla rete di rami sopra di lui gli scaldano il corpo qua e là, regalandogli una piacevole sensazione di calore.

Delle voci che fuoriuscivano dalla grande finestra della casa di fronte attirarono la sua attenzione. Si alzò mettendosi seduto e si girò verso la casa dei vicini. C'era movimento e agitazione.
- Sbrigati Miyoung!! - urlò una voce più matura. - Lo sapevo che avresti fatto tardi giusto oggi! - si lamentò.
Chanyeol si alzò in piedi e si avvicinò al cancelletto di casa per ascoltare meglio. Iniziò a controllare le piante per non dare troppo nell'occhio e non destare nessun sospetto.
- Sì, mamma, eccomi! Se non arrivo in tempo non mi faranno neanche iniziare l'esame! - disse la ragazza agitata.
Miyoung spuntò in cucina e corse a prendere qualcosa poggiato sul davanzale sotto la finestra.
Chanyeol sorrise. Era la prima volta che la vedeva in divisa scolastica. La trovò tenerissima.

Seguì le due figure femminili con gli occhi, fino a quando non spuntarono dall'ingresso di casa.
Miyoung fece il vialetto di corsa. Seguita dalla madre.
- Vuoi un passaggio? - chiese di getto il ragazzo, guardando Miyoung. Lei si girò sorpresa verso la voce. Era talmente di fretta che non l'aveva neanche visto.
Cosa strana dato che durante quelle due settimane, da quando si erano trasferiti, Miyoung non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
Molto volte restava imbambolata a osservare la sua bella figura dalla finestra, mentre il ragazzo suonava qualcosa alla chitarra; fino a quando non si accorgeva di essere effettivamente troppo invadente. A quel punto si rimproverava di essere diventata una stalker.

Chanyeol si sentì osservato e portò lo sguardo verso la madre della ragazza che lo stava guardando a sua volta. Le chiese quasi il permesso con gli occhi. La donna sorrideva quindi si sentì più tranquillo.
Miyoung restò immobile per qualche secondo.
Stentava a credere a quello che aveva appena sentito. Non aveva fatto altro che immaginare di salire sulla moto dietro la sua grande schiena. Sentendo il suo profumo e il vento che la travolgeva.

- Grazie mille, Chanyeol! - disse la madre della ragazza. - Sarebbe fantastico! - fece un ampio sorriso.
A quelle parole il ragazzo corse all'ingresso di casa e si affacciò per prendere le chiavi appese nella parte interna del muro vicino alla porta.
Miyoung si girò si scatto verso sua madre. Non le aveva mai permesso di salire in moto con qualcuno.
- Che stai aspettando! - disse la madre facendole l'occhiolino.
- S-sì. V-vado! - rispose emozionata. Sua madre le leggeva dentro. Lo aveva sempre fatto. Si era sicuramente accorta dell'attenzione che la figlia rivolgeva al vicino di casa.

Miyoung si avvicinò al cancelletto della casa di fronte e osservò il ragazzo alto portare la moto fuori; montarci sopra e accendere il motore.
Chanyeol si girò verso Miyoung e le porse un piccolo casco.
- Riesci a metterlo? - chiese dolcemente.
- Sì, credo. - rispose titubante. Se lo infilò e cercò di allacciarlo.
Stava per riuscirci, ma Chanyeol le prese le mani e gliele spostò gentilmente.
- Ci penso io, così facciamo prima. - disse serio.
Avvicinò il viso a quello della ragazza e si abbasso leggermente per vedere meglio.
Miyoung lo osservò attentamente. Aveva degli occhi grandissimi e dei capelli morbidissimi. Fece uno sforzo enorme per trattenere le mani e non portarle verso quella chioma nera profumata. Quando sentì un leggero solletico nel collo, si rese conto di quanto fosse vicino il ragazzo. Il suo respiro. Odore di menta.

Anche Chanyeol si infilò velocemente il casco e poi le porse una mano.
- Appoggiati per salire. - esclamò.
Miyoung gli prese la mano e delle farfalle iniziarono a farsi sentire nel suo stomaco.
Salì sulla moto e il ragazzo continuò a tenerle stretta la mano. La mano di Chanyeol guidò delicatamente quella di lei e la portò verso il proprio fianco.
- Tieniti bene! - disse.
Miyoung portò anche l'altra mano verso il fianco del ragazzo e strinse la felpa di Chanyeol.
Era proprio come aveva immaginato. Sentiva il suo odore mischiato a quello del borotalco. Arrossì vistosamente.
Chanyeol la osservò dal piccolo specchietto di fronte a lei e sorrise guardando le sue guance rosse. La moto partì.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora