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- Dovresti portarti un pigiama e lasciarlo qui, seriamente! - esclamò Miyoung da dentro il bagno.
- Sto comodo con questi vestiti. - rispose il ragazzo alto, sdraiato nel letto, mentre giocava con il suo cellulare. - Hai finito? Farai tardi.
- Sì, mi metto solo un po' di mascara. - disse uscendo veloce dal bagno e sedendosi davanti allo specchio.
- Non hai bisogno di metterti il mascara. - sussurrò più a se stesso Chanyeol. - Poi i maschi ti guardano.
- Non mi guardano i maschi, tranquillo. - rise divertita.
Chanyeol si alzò dal letto della ragazza e la raggiunse, mettendosi dietro di lei. Guardò il suo riflesso e trovò adorabile la sua espressione concentrata.
- Anzi, meglio fare così. - le scompigliò tutti i capelli con le sue grandi mani, ridendo.
- Smettila, dai! - si pettinò velocemente i capelli lunghi con le dita. - Adesso sì che farò tardi. - si alzò dalla sedia e corse di nuovo dentro il bagno per pettinarsi i capelli, di nuovo.
- Devo evitare che ti guardino. - le urlò il ragazzo, divertito.
Miyoung uscì dal bagno e lo raggiunse.
- Non hai bisogno di essere geloso. - disse dandogli un bacio veloce nelle labbra. - Ho occhi solo per te. - sorrise, nel vederlo arrossire leggermente.
- Andiamo! - rispose distogliendo lo sguardo. Prese la ragazza per le spalle e insieme scesero al piano di sotto.

I genitori di Miyoung erano in cucina; il padre leggeva il giornale, mentre la madre stava lavando i piatti della cena precedente.
- Buongiorno figlia! - dissero quasi in coro.
- Buongiorno! - rispose allegra. Poi si girò verso Chanyeol con espressione perplessa. Perché i suoi genitori non lo salutavano?
Il ragazzo le sorrise.
- Io li ho già visti stamattina, quando tu ancora dormivi. - rispose.
- Esatto, al contrario di te, il nostro Chanyeol ha fatto colazione con noi. - disse il padre con tono accusatorio, ma comunque divertito.
- Miyoung, sistema quella divisa! - aggiunse la madre.
Miyoung arricciò il naso, arrabbiata. Si sistemò veloce la gonna della divisa storta e afferrò un pezzo di pane.
- Prima o poi mi sostituiranno con te. - disse al suo ragazzo. - Adesso vado, genitori! - disse fingendosi arrabbiata.
- Chanyeol caro, l'accompagni tu? - chiese la donna dolcemente.
- Certo! - rispose mostrando le chiavi della moto che aveva in mano.
Uscirono di casa, avvolti nei loro cappotti pesanti, e salirono in moto.

//

Quando arrivarono davanti l'edificio mancava ancora un po' all'inizio delle lezioni, quindi restarono fuori a chiacchierare.
- Stasera non vieni dopo il lavoro, vero? - chiese speranzosa la ragazza.
- No, si fa troppo tardi. - rispose Chanyeol stringendo entrambe le mani della ragazza. Se le portò vicino alla bocca e cercò di riscaldarle con il suo caldo respiro.
- Speravo venissi, puoi restare a dormire se vuoi, domani è sabato. - disse con tono deluso Miyoung. Si avvicinò di qualche passo verso di lui.
- Resto domani. - cercò di dirle teneramente, mentre la circondò con le sue braccia.
Miyoung affondò il suo viso nel collo del ragazzo, cercando di riscaldare il naso freddo con la pelle calda di lui.
- A che ora vieni? - chiese la ragazza mentre con le sue mani piccole giocava con i capelli neri di Chanyeol.
- Credo per l'ora di pranzo. La mattina mi vedo con i ragazzi.
- Va bene! - sospirò la ragazza. Si allontanò da lui per guardarlo negli occhi. - Ci vediamo domani, e ci sentiamo stasera!
- Certo.
Chanyeol prese il viso di Miyoung tra le mani e le sorrise. Adorava questa sensazione. La sensazione di sentirsi sempre felice quando aveva attorno questo piccolo koala.
Iniziò a darle tanti piccoli baci sul viso e sul collo, mentre lei si stringeva ridendo.
- Lo sai che mi fai il solletico quando fai così. - disse la ragazza mentre cercava di fuggire.
- È per questo che lo faccio. - rise Chanyeol. Poi con un gesto deciso l'avvicinò a sé e le diede un forte bacio, facendo schioccare le loro labbra.

//

Una forte pioggia sbatteva nei vetri della finestra di Miyoung, mentre lei guardava ogni secondo verso il cielo buio e arrabbiato. Chanyeol non si era ancora fatto sentire ed erano quasi le tre del pomeriggio.
- Avanti... - disse piano guardando il cellulare.
Quella mattina le aveva mandato un messaggio dicendo di essere arrivato sano e salvo a casa di Jongdae e da quel momento non si era più fatto sentire; era andato in moto perché fino a un paio di ore fa non sembrava volesse piovere.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora