Il mio nuovo vicino ☼ EXO

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Appena Chanyeol poggiò i piedi sul piccolo palco del locale, provò una sensazione strana percorrergli tutto il corpo.
Si guardò intorno e cercò di imprimere nella propria memoria ogni singolo dettaglio di quella vista meravigliosa che, quella sera, avrebbe visto per l'ultima volta; clienti che gli sorridevano gentili, il piccolo faro che illuminava delicatamente la sedia e il microfono già in posizione, il lungo bancone alla sua sinistra e il grande piano alla sua destra. Fece un respiro profondo e si incamminò verso la sua postazione, lasciando che la luce lo illuminasse come una stella.
Si mise seduto, poggiando la chitarra nelle sue lunghe gambe, e sorrise.
- Buonasera! - esclamò con voce scura ma delicata, mentre con una mano sistemava il microfono alla sua altezza.

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Straordinariamente, per rendere la sua ultima serata al locale ancora più significativa, Chanyeol allungò il suo spettacolo quasi fino a chiusura.
Quando aprì gli occhi e allontanò le sue lunghe dita dalle corde della chitarra, una sensazione delicata gli invase tutto il corpo e un sorriso gli si dipinse sul volto.
Un applauso più sentito del solito gli arrivò alle orecchie e per la prima volta il ragazzo alto abbassò lo sguardo verso i propri piedi, emozionato.
- Grazie! - disse grato dell'amore che stava ricevendo e che aveva ricevuto fino a quel giorno.
Si alzò in piedi e veloce si infilò nel suo camerino, dove ad attenderlo, stranamente, trovò il suo datore di lavoro.
- Bravissimo come sempre Chanyeol! - esclamò con un tono emozionato e andandogli incontro per abbracciarlo.
Il ragazzo ricambiò l'abbraccio e poi sistemò la sua chitarra nella custodia.
- Grazie mille, davvero, per tutto il sostegno che mi ha dato fino a stasera. - disse Chanyeol, guardandolo negli occhi.
- Grazie a te! - rispose sorridendo gentile. - Non sai quanti clienti ho guadagnato grazie alla tua musica. Il locale chiude tra un po', ho detto ai tuoi colleghi e amici che potete stare per festeggiare il tuo nuovo percorso.
- Oh. - esclamò sorpreso Chanyeol. - Grazie mille! - sorrise felice.
- Ovviamente puoi lasciare qui le tue cose e andare via in taxi appena finite, state attenti. La moto mettila pure nel garage, al riparo. - aggiunse il capo, dandogli una pacca amichevole nella spalla. - Per i vecchi è ora di andare a dormire! Vi affido le chiavi.
Chanyeol si inchinò felice all'uomo, e appena quest'ultimo uscì dal camerino, si girò verso lo specchio; si sistemò i capelli e mandò un messaggio a Miyoung, dicendole di non aspettarlo.

Il ragazzo uscì dal camerino ed entrò in sala dove in un lungo tavolo erano state poggiate stuzzicherie varie e diversi tipi di alcolici.
Gli ultimi clienti si stavano preparando per uscire, accompagnati gentilmente da un suo collega verso la porta; e i suoi immancabili tre amici gli facevano segno con la mano, incitandolo ad avvicinarsi a loro.
- Amico!! - esclamò Baekhyun, mentre sorseggiava una birra che aveva in mano e mangiava un tramezzino che teneva saldo nell'altra. - Bellissima serata come sempre. Preparati per stasera, perché si fa festa!!! - quasi urlò dall'euforia.
Jongdae si avvicinò a loro e ridacchiando prese per un braccio Baekhyun, invitandolo a sedersi qualche minuto.
- Lui ha già iniziato a bere un po' prima. - disse Yixing, indicando il loro amico, che rideva felice a causa della stampa nella maglietta di Jongdae, che trovava più buffa del solito.
- Ha fatto bene, ogni tanto ci vuole! - aggiunse Chanyeol prendendo in mano una bottiglia di birra e iniziando a berne qualche sorso, per rinfrescarsi la gola.
- Bene, bene!! - disse un collega del ragazzo alto, attirando l'attenzione di tutti. Sollevò un braccio verso l'alto, impugnando un calice di spumante. - Direi che è ora di brindare!! Al futuro brillante di Chanyeol!!!
Tutti i presenti lo seguirono a ruota; sollevarono la propria bevanda verso l'alto e urlarono entusiasti l'augurio per Chanyeol. Bevvero in un sorso e iniziarono a godersi la rara serata che gli era stata concessa.

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Dopo essere riusciti a far entrare in dei taxi tutti i colleghi ubriachi di Chanyeol, l'unico rimasto ancora sobrio, chiuse il locale con le chiavi che aveva preso in custodia dal suo capo e poi raggiunse Jongdae, l'unico ancora sobrio tra gli amici di Chanyeol e Chanyeol stesso.
- Come sono messi? - chiese il ragazzo a Jongdae, guardando i tre ragazzi seduti a terra, soprattutto Baekhyun, quello che aveva l'aspetto più malandato tra tutti.
- Niente di ingestibile. - rispose ridendo. - Era da tanto che non li vedevo lasciarsi andare così, soprattutto Chanyeol. Da quando sta con Miyoung non beve quasi mai. - aggiunse guardando l'amico dalle orecchie a sventola impegnato a combinare qualcosa con il cellulare.
- Normale! Tu come mai non hai bevuto niente? - disse il ragazzo, prendendo le chiavi della propria macchina.
- Tra due giorni arriva la mia ragazza, ho preferito non rischiare di sentirmi male. - rispose Jongdae ridendo teneramente. Il ragazzo gli sorrise dolcemente in risposta.
- Hai bisogno di una mano?
- No, va bene così, grazie! Ho chiamato due taxi, uno lo prenderò io con Baekhyun e Yixing, abitiamo tutti nella stessa zona. - disse cercando di far alzare il suo amico bassino da terra.
- E Chanyeol? - chiese preoccupato il suo collega.
- Ho mandato un messaggio a Miyoung, lo aspetterà all'entrata di casa. - esclamò facendo uno sforzo enorme per sollevare di peso Baekhyun. Vide uno dei taxi arrivare. - Mi aiuti solo a infilare lo stangone nel taxi? - chiese indicando Chanyeol con gli occhi.
- Certo! - rise il collega; si avvicinò al ragazzo e con non poca difficoltà lo sollevò da terra.
- Andiamo a casa? - chiese sussurrando Chanyeol, mentre cercava di focalizzare lo sguardo verso il veicolo. - Miyoung mi aspetta. Forza! - esclamò infine, stringendo una mano in un pugno determinato.
- Si, esatto, ti aspetta, quindi fai il bravo e non disturbare l'autista, ok? - rispose il suo collega mentre infilava Chanyeol nel taxi. Porse una banconota all'autista e poi lo ringraziò per la disponibilità.
Il taxi partì spedito, abbandonando il resto del gruppo in attesa del loro passaggio verso casa.