Capitolo 2. "Il quaderno"

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Pov Marbel

Era quel demente di Draco di nuovo!

"Ridammi il quaderno subito" urlo scocciata.

"Ti piacerebbe stolta" ribatte lui
Stolta? Ma siamo nel medioevo?

"Non ho voglia davvero, sto aspettando una persona" dico pacata.

"Chi pensi che ti abbia scritto quel biglietto eh?" domanda sarcastico lui.

No vabbe stupendo...ma oggi che vuole da me?!

Rido istericamente.

Ero preoccupata perché aveva in mano una cosa alla quale sono molto legata, ci tengo parecchio. È un quadernino che mi regaló una persona molto speciale e al suo interno ci sono disegni di ogni genere, appunti per nuove pozioni, pensieri, poesie, testi di canzoni, un po' tutta me stessa. Decido quindi di abbassare i toni, nascondere la rabbia e mostrarmi un minimo gentile.

"Va bene Draco, ora calmiamoci. Che ne dici di ridarmi il quaderno e di spiegarmi perché mi hai fatto venire qui?" gli sorrido falsa.

Vedo che inizia a cercare qualche scusa guardandosi intorno, non sa cosa inventarsi, cosa dirmi.

È snervante.

"Beh volevo solo vendicarmi per come mi hai trattato stamattina. Nessuno mi può umiliare per di più in pubblico" così dicendo strappa alcuni fogli dal quaderno e lo butta a terra calpestandolo.

Sento come se avesse maltrattato me, come se fossi io quella strappata e schiacciata. Mi fermo, non riesco a respirare per un breve momento. Sono scioccata da cosí tanta crudeltà e superficialità.

Tutto questo per uno stupido muffin...che merda di persona.
Ma il rispetto per gli oggetti altrui? Il paparino questo non gliel'ha insegnato?

Qualche lacrima mi riga il volto anche se cerco di non farlo vedere, non voglio dargli questa soddisfazione.

Rirendo il quaderno e offesa, senza dirgli più una parola, senza voltarmi neanche per un attimo, me ne vado.

Pov Draco

Cazzo no.

Che cazzo ho fatto? Perché piangeva? Io non intendevo...

Oh ma andiamo! Davvero me lo sto chiedendo?
Che me ne può importare di una ragazzina così frignona che piange per un quaderno. Vi rendete conto? Un quaderno.

Le ragazze sono deboli, piangono per qualsiasi cosa, questo lo sapevo ma pensavo che Marbel fosse un tantino più forte di così.
Perché il mio gesto l'ha ferita così tanto?

Quel quaderno sarà mica stato di...? No non è possibile, vabbe non ci voglio pensare.
Sono frustrato ho bisogno di parlare con qualcuno, andrò da Hermione.
Ebbene si. Quella Hermione.

Non amo farmi vedere in giro con lei e lei non ama farsi vedere in giro con me ma devo ammettere che quella mezzosangue sa dare davvero dei buoni consigli.

Abbiamo stipulato un accordo, una sorta di trattato di pace anche se ancora non mi sono fatto andare giù quel pugno che mi tirò sul naso.
Al solo ricordo sento ancora un dolore allucinante. Forse me lo meritai...no, non credo...lurida mezzosangue.

Arrivo da Hermione che si trova ovviamente in libreria e le dico che ho bisogno di parlarle. Dopo avermi zittito con fare da professoressa, andiamo in un posto più appartato.

"Draco non ho molto tempo da perdere, stavo studiando" dice infastidita soffiandosi una ciocca di capelli che le copriva il viso.

"Non ti ruberò molto tempo. Oggi avrei potuto, forse, in teoria, mandare un biglietto ad una possibile ragazza, per dirle che potrebbe in un futuro piacermi" blatero confusamente.

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