My soul is Yours.

Capitolo 12. "Obliviate"

Pov Marbel

Cedric entra all'improvviso spaventandomi.

"Volevo chiedere scusa ad entrambi, in particolar modo a Draco. Ho sbagliato a reagire in quel modo, non è da me" fa un sospiro e prosegue: "Ora vi lascio ai vostri cinque minuti di gloria, continuate pure il vostro spettacolino" e se va lasciandomi spiazzata.

Cosa pensava di aver visto?

"Non andare da lui, non ti merita. Resta con me, dimenticalo, so che non lo vuoi e che vorresti me" dice Draco seriamente.

Io però mi alzo lo stesso, gli rivolgo uno sguardo dispiaciuto dicendogli: "Non posso" mi scende una lacrima, gli do un' ultima occhiata e me ne vado.

"Cedric non ho fatto nulla, torna indietro" grido.

Lui si ferma, si volta verso di me e con le lacrime agli occhi dice: "Dimmi che Draco non ti piace, dimmi che non pensi a lui neanche una volta, dimmelo ti prego. Dimmelo e tutto questo finirà, andremo al mare oggi stesso, ci accampiamo lì e stiamo tutto il tempo che vuoi, farò qualsiasi cosa tu vorrai ma dimmi che Draco non è nella tua testa o nel tuo cuore. Sappi che se è così io me ne andrò, non posso farmi questo, non potrei più stare con te" singhiozza affranto.

Guardo in basso, piango anch'io, ho la testa che mi esplode non voglio lasciarlo andare.

"DIMMELO" urla lui, e all'ennesima mia scena muta decide di voltare i tacchi.

Lo rincorro, gli tocco la spalla per farlo voltare e...

"OBLIVIATE!" gli faccio dimenticare di tutto.

Mi sento un rifiuto umano ma era l'unica cosa che potevo fare.
Non voglio perderlo, è diventato troppo importante per me, senza lui mi sentirei persa.  Allo stesso modo non potrei dirgli che Draco mi è completamente indifferente, perchè non è così e ormai l'ho capito.

Sono egoista, dovrei lasciarlo andare, lasciare che mi dimentichi, che curi le sue ferite e che trovi una ragazza migliore di me ma sono egoista, appunto.

Lo sono, è la mia natura, sono così, agisco, risolvo le cose, penso a quel che possa essere meglio per me. Ormai è fatta, indietro non si torna, inutile piangere sul latte versato.

"Mar possiamo sederci? Mi sento leggermente stordito" mi domanda Cedric ed io lo assecondo, ci sediamo su una panchina in cortile, poco più lontano dall'albero sotto il quale Draco aveva strappato il quaderno di mio fratello.

"Abbiamo vinto noi la partita vero?" si gratta la nuca "Non ricordo cosa stessi venendo a fare"

"Amore certo che avete vinto voi, ammetto di essere frustrata per la mia casa ma sono super felice per te, sei stato bravissimo. Ah e comunque non ricordi? Mi stavi venendo a cercare per portarmi fuori, volevi assaggiare la pizza per la prima volta" mento spudoratamente ma annuisce e mi abbraccia felice come se niente fosse successo.

Se solo sapesse...

Pov narratore

La sera Cedric andò a prendere Mar.
Indossava un jeans blu strappato un po' largo e un maglione color senape.
Mar invece indossava un jeans nero aderente strappato sulle ginocchia, una bralette del medesimo colore e sopra un cardigan grigio.

Insieme andarono in questo posto conosciuto da Mar e passarono una magnifica serata. Erano la coppia perfetta, si compensavano a vicenda.
Avevano occhi soltanto l'uno per l'altro o almeno all'apparenza...

"La pizza è buonissima! Penso sia diventato il mio piatto preferito, potrei mangiarla ogni giorno" afferma Cedric estasiato.

"Benvenuto nel club" esclama Mar dandogli una pacca sulla spalla.

"Ma come fai a sapere tutte queste cose sui babbani? Non è la prima volta che mi stupisci sull'argomento" nota Cedric.

"Come ben sai avevo un fratello..."inizia a spiegare Mar

"Sì, James" annuisce addentando l'ultimo pezzetto.

"Beh James era fidanzato con una ragazza babbana, un' italiana. Si chiamava Valeria ed è morta insieme a lui nell'incidente. Eravamo molto legate e mi incuriosiva in tutto quel che faceva, era davvero una forza della natura" gli racconta con un grosso nodo in gola.

"Ah cazzo mi dispiace" dice Cedric accorgendosi di aver rovinato l'atmosfera di gioia e spensieratezza che si era creata.

"Che ne dici se andiamo a bere una o due burrobirre? In vero stile mago questa volta!" propone il ragazzo, facendo fare a Mar una giravolta, stringendola poi a sè.

Era incredibile come la facesse star bene, come le facesse dimenticare tutto ciò che di brutto le era capitato.

Marbel si fidava di lui eppure c'erano dei particolari alquanto fondamentali riguardanti l'incidente del fratello, che non gli aveva raccontato.
Era una storia troppo pesante da mandare giù, l'aveva nascosta così tante volte che ormai l'aveva dimenticata anche lei.

Non c'era nessun motivo per ripescarla dall'armadio degli scheletri proprio in quel momento.

Pov Marbel

Cedric è davvero bello e premuroso, sono davvero fortunata.
Andiamo al pub e prendiamo una burrobirra a testa.
Mi immergo con la faccia nel bicchiere sporcandomi i baffi di schiuma.

"Ne hai un po' qui"  indicandomi la parte sporca.
Mi pulisco ma resta ancora qualche residuo.

"Faccio io" si avvicina e me la leva baciandomi.
Le farfalle e l'elefante nelle stomaco stavano danzando a braccetto.

Sentiamo il tintinnio della porta, ci giriamo e troviamo Draco e quella maledettissima Pansy.

Ma dico io, questo ragazzo ti ha rifiutata in ogni modo possibile ed immaginabile, abbi un po' di dignità, mandalo a fanculo, tiratela un po', fatti valere insomma. Sembra il suo cagnolino, la sua valvola di sfogo.

I due ci vedono e vengono a salutarci.
Pansy si aggrappa a Draco come se fosse la sua ancora di salvezza, ma lui la sposta perchè il braccio rotto inizia a dargli fastidio o più semplicemente perchè voleva allontanarla.

Pov narratore

"Ehy Draco, bella partita oggi, congratulazioni lo stesso" dice Cedric e Draco lo guarda confuso, non capisce a cosa si riferisca, gli ha rotto un fottuto braccio e ora si complimentava? Decise di ignorarlo, già lo innervosiva la presenza di Pansy, gli occhi innamorati di Mar non rivolti a lui...ci mancava solo una discussione con Cedric.

"Si come no" rispose serrando la mascella.

"Oh ma vi siete messi d'accordo su come vestirvi?" notò Ced divertito.

Draco indossava un jeans nero skinny e un maglione grigio, era in pratica identico a Mar.

Quest'ultima iniziò a ridacchiare, una risata nervosa più che altro. Non voleva guardare Draco negli occhi, aveva paura di restarci incastrata e che scoprisse dell'incantesimo.

Pov Draco

Ovvio che io e Mar ci vestiamo anche uguali, siamo fatti l'uno per l'altra. Perché devo vederlo solo io?

È una stronza, non capisco come faccia a piacermi, sono perso, sembro un tassorosso del cazzo.

Sono qui con fottuta Pansy solo per lei, solo per decidere i particolari del nostro piano...

Sarà una buona idea?
E se la perdessi per sempre?

Tutto quel che faccio mi riesce bene, spero sia così anche sta volta.