Capitolo 58. "Sectum saempra"

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Pov Narratore

Era passata qualche settimana da quando Voldemort aveva ascoltato i pensieri di Mar.
In quelle settimane né quest'ultimo, nè Lucius si erano fatti vivi.

La cosa non dispiaceva a nessuno ma rendeva nervosi tutti, non si sapeva cosa si sarebbero dovuti aspettare e quando farlo, non potevano permettersi di abbassare la guardia, tensione e timore erano all'ordine del giorno.
Il male non si era ancora presentato alle loro porte ma ne erano capitate di cose...

I ragazzi avevano faccende serie e gravi a cui pensare ma dobbiamo ricordare che fossero pur sempre degli studenti.

Harry era diventato capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, nella quale erano entrati a far parte sia Ron che Ginny Weasley. Da quel momento, Lavanda Brown aveva occhi solo per il rosso e a quest'ultimo non dispiaceva nemmeno tanto.

Inutile dire che Hermione passava di volta in volta dalla gelosia alla delusione. Non faceva altro che sfogarsi col povero Potter il quale, teniamo ben presente, non era riuscito a far colpo, almeno non in quel senso, su Mar.

Quest'ultimo, almeno se non in campo amoroso, aveva ottenuto un clamoroso successo in pozioni, una materia nella quale aveva sempre dimostrato parecchie carenze, questo grazie agli appunti del misterioso Principe Mezzosangue.

Cedric era sempre più scontroso, vago. Non si era riappacificato con Marbel e questa cosa lo faceva andare fuori di testa, non poteva accettarlo. Per quanto volesse negarlo, l'amava ancora e non poterle rivolgere nemmeno la parola senza guadagnarsi uno sguardo contrario o fulmineo, lo feriva e non poco...

Carol tra due mesi circa avrebbe dato alla luce un maschietto, non sarebbe stato di certo il miglior periodo per farlo ma almeno c'era qualcosa di positivo in tutta quella situazione. Lei voleva essere di aiuto, avrebbe voluto fare molto di più ma la mettevano da parte  poiché  nessuno voleva che si facesse male nelle sue condizioni, specialmente la sua migliore amica.

Draco era quello più combattuto di tutti, stava continuando ad eseguire gli ordini degli Signore Oscuro e quest'ultimo gli aveva dato il più difficile, il più deplorevole dei compiti: uccidere Silente.

Aveva dato una collana maledetta alla studentessa Katie Bell che a sua volta l'avrebbe dovuta dare a Silente ma non era successo nulla perché era riuscito a truccarla in tempo. Aveva messo del veleno nell'idromele destinato al preside ma anche in quel caso, Silente era ancora vivo e vegeto.

Inoltre, come se non bastasse, aveva Harry alle calcagna che lo seguiva ovunque andasse. Non si fidava di lui, sospettava di qualcosa.

Draco non sapeva come sfuggire agli ordini di Voldemort, non trovava una via di fuga. Forse uccidere Silente per un bene più grande non sarà poi così male...si ripeteva per poi darsi del pazzo e dello stupido. Non sarebbe mai riuscito a farlo, Mar non l'avrebbe mai perdonato.

Forse il padre aveva ragione, si sentiva un fallito. Cercava di rimandare, di rimuginare, di sbagliare di proposito i tentativi. Si vergognava di confidarsi con Mar, di dirle che doveva commettere un'azione così sbagliata.

D'altro canto, la ragazza aveva già capito tutto e anche lei si trovava in alto mare.
Aveva recitato il voto infrangibile e sarebbe stata lei a dover compiere per Draco l'omicidio. Cos'avrebbe detto ai suoi amici? Come avrebbe fatto a guardarsi di nuovo allo specchio?

Pov Draco

Questa situazione è diventata insopportabile, non credo che reggeró ancora.
Corro in bagno disperato. Sento molto caldo, sono troppo agitato e affannato, mi levo il maglione scaraventandolo di lato.

Apro i rubinetti per rinfrescarmi il viso, sto avendo un attacco di panico, scoppio a piangere come non facevo da tempo. Vedo il mio riflesso allo specchio, non mi piace ciò che vedo, sono orribile sia dentro che fuori.

Mi volto di scatto quando scorgo la figura alquanto minacciosa di Harry, ci manca solo lui in questo momento, attaccherei chiunque non mi lasciasse in pace, ho bisogno di un attimo di sfogo, di respirare.

Gli lancio un colpo di bacchetta per fargli capire che se ne sarebbe dovuto andare ma lui non lo fa.

"Sei stato tu ad organizzare tutti questi attentati a Silente, vero? Vergognati! Sapevo che alla fine ti saresti dimostrato per quel che eri..." mi dice schifato.

Ricambia il colpo di bacchetta e iniziamo a duellare, a rincorrerci.
Era l'ultima cosa che avevo intenzione di fare ma in qualche modo dovevo pur difendermi.

Provo una rabbia, un rancore così grande, mi sento realmente di esplodere.
"Crucio!" lo scanso, non penso a ciò che dico a ciò che le mie mani stanno facendo.

Poi, tutt'un tratto...
"SECTUM SAEMPRA!" sento urlare
Una scintilla mi colpisce il petto, cado a terra nel fiume d'acqua che si era creata dalla rottura delle tubature.

Mi sto dissanguando lentamente, sta diventando sempre più difficile respirare e la vista mi risulta appannata, le pareti iniziano a rimpicciolirsi, a sfocarsi, a girare.

"Draco!" un grido che mi sembra piú un sussurro lontano
"Draco!" di nuovo e poi solo buio.

Pov Marbel

Sento che qualcosa non va, che sta succedendo qualcosa di sbagliato, mi sento la pelle bruciare, la testa pesante.
Dov'è Draco?

Chiedo in giro e mi dicono di averlo visto andare in bagno, non c'è nemmeno Harry.
Sono in ansia ed estremamente preoccupata.

Era da giorni che Harry mi torturava con le solite storie su Malfoy, con le solite lamentele. La verità è che non sapevo cosa rispondergli, cosa fare. Nessuno è perfetto, cerchiamo di agire come meglio possiamo ma non sempre è facile e possibile.

Corro immediatamente al bagno e nel corridoio mi imbatto in Piton.

"Non si corre nei corridoi Cooper! È grande, dovrebbe saperlo ormai" mi rimprovera, ma cerco di svignarmela in fretta

"Non ho tempo, devo andare" dico senza fiato, quasi spingendolo

"Ma che insolenza è questa! 50 punti in meno a serpeverde!" urla infuriato

"Non mi importa! Devo andare le ho detto!" alzo il tono di voce più di lui

Mi guarda sconcertato, forse ora ha capito che è davvero qualcosa di grave, decide di seguirmi.

Appena arrivo in bagno vedo Draco morente sul pavimento pieno di sangue.
Mi lancio su di lui.
Scoppio a piangere, perché deve soffrire in questo modo? Ne ha già passate tante.

"Draco mi senti? Draco!" gli do dei leggeri colpetti sulla faccia senza alcuna risposta
"Professore faccia qualcosa!" imploro Piton

"Spostati e lascia fare a me" dice severo iniziando a pronunciare un qualche incantesimo curativo facendo risanare le ferite profonde.

"TU!" mi alzo con voce tremante dirigendomi verso Harry
"Sei stato TU!" gli punto la bacchetta contro, giurerei di avere il fumo che mi esce dalle orecchie, mi mancano soltanto due corna e una coda.

"Non volevo, ho usato un incantesimo del diario. Non sapevo cosa facesse" dice esasperato
"Come hai potuto?" singhiozzo abbassando la bacchetta sconfitta

"Mar..." cerca di abbracciarmi
"VAI VIA!" grido con tutta l'aria che ho nei polmoni.
"NON TOCCARMI."

Non ho saputo proteggerlo, non c'era quando ne aveva più bisogno.
Non sono all'altezza, non sono abbastanza.
Non merito Draco.

Spazio autrice:
Guys mi rendo conto che il capitolo non sia un granché ma mi serviva un po' per inquadrare la situazione.
Ci saranno anche altri capitoli così, più che altro perché nonostante abbia aggiunto diversi elementi nuovi, ho voluto anche più o meno mantenere il filo della storia e gli eventi principali che nonostante possano sembrare noiosetti poiché li conosciamo tutti, li trovo fondamentali.
😣❤

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