Capitolo 28. "Amarti è una partita persa"

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Spazio autrice:
Raga sto capitolo è volutamente lungo perchè sentivo di  dover dar spazio a questa situazione particolare, ai due protagonisti sostanzialmente.
Spesso nelle fan fiction è tutto così frenetico, si va avanti senza curare nei dettagli il tutto. Infatti spesso devo essere sincera...non rileggo nemmeno i capitoli. Quindi scusate per gli eventuali errori sia grammaticali, sia magari si contesto.
Ho provato a scrivere questa storia distaccandomi da quel che accade al suo interno ma non ci sono riuscita e puntualmente finisco per incantarmi sia durante il giorno che durante la notte, pensando a come potrebbe andare avanti a come mi sentirei io se fossi Marbel.
Inutile dire che scrivere questo capitolo è stata davvero dura, mi piange davvero il cuore ma andava fatto. Scusate il papiello esagerato. Buona lettura❤️

Pov Marbel

Vado a cercare Draco, devo assolutamente fargli sapere della cretinata che mi ha raccontato Cedric. Non vedo l'ora di vedere la faccia che farà.

Finalmente, lo trovo più bello di sempre sulla torre di astronomia, appoggiato alla ringhiera, mangia una mela come suo solito. Lui e le mele verdi erano un'unica cosa.
Appena mi vede mi saluta dandomi un leggero bacio sulla fronte, è un ragazzo dolcissimo.

"Senza di me non sai stare vero?" mi domanda dandosi delle arie, abitudine che fa fatica a morire.

"Eh infatti, non riesco proprio" gli dico avvicinandomi a lui con tono di sfida...era una scena buffa dato che è il doppio di me.

A quel punto mi stringe i fianchi mettendomi di fronte a lui e mi bacia, le sue labbra sono così soffici, così invitanti. Gli avvolgo le braccia intorno al collo.

Ci stacchiamo poi dal bacio e inizio a parlargli, non posso più attendere.

"Draco oggi Cedric mi ha raccontato una storia assurda. Sta bene a sentire, guarda che non è uno scherzo..." gli dico ridendo, lui però impallidisce.

"Cedric?" domanda stranito.

"Eh esatto proprio lui, risorto dai morti. Mi ha detto che Pansy l'ha incantato con l'amortentia per tutti sti mesi e non solo...non è finita qui. La ragazza, la dolce e amabile, povera ragazza, l'avrebbe fatto solo perchè gliel'avresti detto tu. Draco vergognati su...ma che combini, ma si fanno ste cose?" gli racconto in modo plateale come se avessi un pubblico ad ascoltarmi, gesticolo e sottolineo alcune parole alzando e cambiando i toni di voce, non riscontrando però nessuna reazione in lui.

Forse si era semplicemente innervosito, è del tutto plausibile. Nei suoi panni sarei infuriata e sarei già pensando a come vendicarmi.

"Gli ho detto che fosse la più grande stronzata che avessi mai sentito. Ma guarda un po' questo, se volessi dargli un pugno questa volta potrei chiudere un occhio...forse anche due" gli sorrido ridacchiando.

Lui inizia a diventare nervoso, si gratta la nuca e fa una risatina isterica.
Mi sta facendo preoccupare. Ci sta che sia arrabbiato ma non mi sarei mai aspettata una scena muta, avrei immaginato più una sfuriata stile lo-dirò-a-mio-padre-Draco.

"Beh si...ma come ha fatto ad accorgersene?" domanda.

"Questo non gliel'ho chiesto, avrei solo alimentato la sua fantasia, non volevo sentirlo manco un minuto in più. Ha una fervida immaginazione vero?" gli chiedo cercando un cenno di consenso, di accordo ma da lui non arriva niente, abbassa il viso. 

Cosa sta cercando di dirmi? Perchè non reagisce?

"Avresti dovuto essere lì, tutto che implorava di credergli, tutto afflitto" rido, incitandolo ma niente, nemmeno un soffio. Inizio a perdere la pazienza.

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