Capitolo 31. "Ritorno di fiamma?"

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Pov Marbel

La mattinata scorre veloce e sono già all'ultima ora di lezione. Car tra un'ora e l'altra corre in bagno come una pazza, poi ritorna ed è più attenta e producente di prima, non so come faccia sinceramente dato che io mi sento uno straccio anche senza aver vomitato l'anima.

Sto quasi per addormentarmi sul banco quando mi arriva una pallina di carta alle spalle. Mi tornano in mente Draco ed i suoi origami, ma non è da parte sua.

Oggi non è nemmeno in classe, in realtà è da un paio di giorni che non viene.
Apro il biglietto, schiacciandolo per bene, stava scritto "Vediamoci dove ci siamo innamorati." mi giro e trovo Cedric a guardarmi.
Ovviamente intendeva al mare, in quella bellissima spiaggia dove stavo pure per annegare.

Non gli do molta soddisfazione dato che ripiego il foglio e lo metto in borsa di fretta.

Voglio essere comprensiva, gli voglio un gran bene e capisco che lui ora ritenga che sia giusto ritornare con me, ma deve anche mettersi nei miei panni.
Lui non mi è indifferente, l'ho amato per molto tempo, è stato il mio primo reale fidanzato e resterà una persona super importante.

Se Draco non avesse detto a Pansy di usare l'amortentia probabilmente staremmo ancora insieme ma deve accettare che questo è accaduto e tutte le cose che sono successe da quel momento fino ad oggi, non si possono cancellare.

Draco mi ha completamente stravolto la vita, l'ha resa migliore...e per quanto faccia male affermarlo, non posso mentire a me stessa.
Lo amo e stare con Cedric sarebbe solo un ripiego, non voglio che soffra ulteriormente. L'abbiamo già fatto entrambi e aggiungerei anche molto.

Discuto con Car sul da farsi, lei voleva che andassi da lui anche solo per un fatto di rispetto, per chiarirci ulteriormente e una volta per tutte.

"Se non vuoi andare è solo perchè hai paura di quel che potresti fare e di come potresti reagire. Ti piace Cedric  ma non vuoi illuderlo. Sai che se lui andasse avanti nei tuoi confronti, facesse un gesto di troppo, tu non sapresti controllarti ma poi ti sentiresti in colpa perché non è quello che vuoi realmente" dice spiattellandomi tutta la verità in faccia, nuda e cruda.

Non le rispondo, ha ragione e come sempre ha capito perfettamente la situazione. Alla fine la assecondo e decido di andare lì dove tutto è iniziato. Mi soffermo a guardare il mare, a sentire il suono delle onde, il vento che mi sposta i capelli e la salsedine, quell'odore di sale, di mare, di infinito. Mi sento meglio solo a guardarlo.

Metto un piccolo telo a terra e mi siedo a contemplare questa meraviglia, Cedric non è ancora qui. Non sono sola però, con me c'è il mio piccolo kiwi, l'ho portato perchè mi dà un senso di protezione, mi sento più tranquilla appena lo accarezzo e percepisco quelle piccole fusa che mi danno tanta gioia.

Dopo qualche minuto lo vedo, indossa una camicia bianca leggermente sbottonata, un maglioncino color senape poggiato sulle spalle e un jeans un po' largo con degli strappi. Devo ammettere che è molto carino.

"Scusa se ho fatto tardi ma stavo prendendo questi..." dice portando le mani in avanti, mostrando due tele per dipingere, pennarelli e colori.

Rimango stupita, ha sempre saputo come farmi felice anche con dei piccoli gesti. Lo guardo scuotendo leggermente la testa col sorriso, facendolo sedere accanto a me.

"Non ti arrendi mai vero?"

"Ovvio" fa un ghigno.

"Mar, sul serio, semplicemente volevo passare un bel pomeriggio con te. Mi manchi ed è da tanto che non stiamo insieme. Ci hanno portato via troppo tempo e non riesco a sopportarlo" si porta i capelli all'indietro.

"Ced io sto benissimo con te, sono felice, mi rilasso, mi piaci" ammetto io, i suoi occhi nel frattempo si illuminano.

"E allora perchè non stiamo insieme? Cosa c'è che ti frena?"

"Ced io non voglio vederti soffrire e non voglio farti star dietro al mare di sentimenti che ho dentro. Non posso ricominciare un qualcosa con te, sapendo che non sono completamente libera, che non penserei solo ed esclusivamente a te. Su questo devi capirmi, devi accettarlo"

"Mar ma non puoi negarti questo..."dice indicandoci con le mani per poi accarezzarmi lievemente il viso.

"Non puoi dire che questo non ti faccia proprio alcun effetto" A quel punto Kiwi si mette davanti iniziando a miagolare, facendolo spostare. Ecco perchè l'ho portato, lo amo.

"Ced non renderla più difficile di quel che è"

"Non penso sia difficile ma non voglio causarti altri problemi, dai su...disegniamo. Non ho portato le tele a caso" dice e così iniziamo a fare.

Al termine, il mio risulta un bellissimo quadro, il suo beh...più una patata che un dipinto.

Guardiamo le rispettive tele, per poi guardarci in faccia e ridere a crepapelle. Ced non si era per niente impegnato, aveva disegnato un omino stilizzato e pure male.

"Ma non sono io l'artista qui. Non prendermi in giro!" mi fa il solletico portandomi pericolosamente sempre più vicina al suo viso. Ci blocchiamo per un attimo scrutando i nostri sguardi, si sofferma sulle mie labbra ma mi scosto tossendo.

Intravedo un sorrisino malizioso nascosto da parte sua. Sapeva di piacermi anche un minimo e voleva sfruttare la situazione a suo vantaggio.

Inizio a rabbrividire, il vento era aumentato e così in vero stile Cedric Diggory mi porge il suo maglioncino che io indosso velocemente.

"Sei così buffa" dice ridendo. Il maglioncino mi arrivava fino alle ginocchia e le maniche erano lunghissime e larghissime ma era così comodo e profumato.

"Sei anche tenera però" dice sorridendomi.

"Se ti avvicini giuro che non mordo" mi fa segno di avvicinarmi e apre le braccia, mi ci avvolgo.

Inizia ad accarezzarmi i capelli, mi addormento quasi.

"Sono contento che gareggeremo insieme. Ti proteggerò ad ogni costo e potrai sempre contare su di me. Voglio che tu sia la mia alleata" dice Cedric.

"Alleata? Suona troppo seria come cosa" ridacchio.

"Dai sai cosa intendo. Le gare sono complesse e pericolose, a me fa solo felice averti con me in questa esperienza" rifletto ed effettivamente aveva ragione. Ritrovarmi con un'altra faccia familiare in questa situazione, non poteva farmi altro che bene.

"Anche tu puoi contare su di me, che ne sai...magari sono proprio io che difenderò te" ammicco.

Fa una pausa sospirando per poi...

"Mar so che sarai contraria ma non darmi una risposta affrettata, non voglio che tu fraintenda. Ho capito che non vuoi impegnarti, non vuoi vedermi soffrire e bla bla bla" dice facendo il segno della papera con la mano facendomi roteare gli occhi.

"Vorresti venire al ballo del ceppo con me?"

Il ballo del ceppo, sarei dovuta andarci con Draco, non mi era minimamente passato per la testa. Quel bellissimo vestito, le scarpe...avremmo dovuto passare una serata magica. Inizio a commuovermi, lui se ne accorge e mi asciuga le lacrime.

"Scusami, non ho pensato che forse saresti dovuta andare con qualcun altro" abbassa il viso.

"No Cedric, scusami tu. Tutto questo è magnifico, tu sei dolce, sei carino e tieni a me. Sono io che continuo a trattarti di merda e adesso piango anche per uno che mi ha fatto soffrire"

"Non preoccuparti, davvero. La mia era una proposta buttata lì, non voglio andarci da fidanzati o altro. Amici, amici di vecchia data...a meno che tu.." termina facendomi l'occhiolino.

Inizio a ridere.

"Sei uno stupido" gli scompiglio i capelli.

"Comunque sì, verrò al ballo con te" gli rispondo alla fine.

Perchè Draco avrebbe dovuto rovinarmi anche quella serata? Meritavo un po' di svago e di certo non me ne sarei restata chiusa in camera a disperarmi.

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