Mmm... che profumino di caffè appena fatto.
Passa da sotto la porta ed entra nelle mie narici.
Io non mi schiodo dal letto. Voglio che sia lui a portarmelo.
Ok, probabilmente pretendo troppo da lui, ma voglio delle spiegazioni.
Mi aveva detto che sarebbe venuto e invece non lo ha fatto.
Come al solito...
Devo, anzi ho bisogno di parlare con lui per dirgliene quattro e poi forse gli dirò che il camerino di Denise si è liberato."Marika sei sveglia?" Mi domanda aprendo leggermente la porta quanto basta per infilarci la testa.
"Forse. Perché me lo domandi?"
"Ho fatto il caffè. Ne vuoi un po'?"
"Sì, ma ad una condizione."
"Tu sei fissata con le condizioni."
"E allora? Comunque stavo dicendo che se me lo porti in camera lo accetto molto volentieri."
"Ok."Ed ecco che Brendan entra con il vassoio, un bella tazza di caffè appena fatto, fumante, e una margherita sdraiata vicino alla tazza.
"E questa?" La prendo in mano e gliela mostro.
"Non ho fatto in tempo a passare dal fioraio così ho preso quella dal giardino della signora che abita qui a fianco. Cioè non l'ho proprio presa l'ho rubata. Volevo farmi perdonare per ieri sera."
"Con una margherita rubata?"
Lo osservo. È in imbarazzo e non l'ho mai visto così.
Si sta addirittura grattando la testa.
"Già. Non sapevo se ci volevi del latte quindi non te l'ho messo. Mi dispiace."
"Sì, hai fatto bene perché lo preferisco nero."
È troppo bello vederlo in queste condizioni.
"Ora siediti sul letto." Gli faccio cenno di sedersi vicino a me. "Dobbiamo parlare Brendan."
Ed è qui che sbianca. Si deve sentire proprio in colpa per non essere venuto ieri sera.
"Guarda che non è poi così tanto brutto quello che ti devo dire da farti entrare in stato di shock." Gli sorrido per farlo sentire di più a suo agio e ci riesco.
"Sai, ieri sera non ti ho visto. Ci sono rimasta proprio male."
"Mi dispiace. Non so cosa dire."
"Io sì. Dimmi che stasera verrai e sarai presente."
"Perché? È successo qualcosa di grave?"
"Diciamo di sì e diciamo di no."
"Non capisco."
"Davvero? Per fortuna che sei laureato?"
"Ah. Quella è finta." Sorride. "Dimmi. Cosa succederà stasera di così tanto grave."
"Promettimi che ci sarai. Ma seriamente e non come le altre volte."
"Marika mi stai spaventando. Parla."
"Si è liberato un camerino." Dico tristemente.
Ride. Ride e ride ancora.
"E di chi sarebbe questo camerino."
"Denise."
"Cosa?"
"Già. Lory l'ha pestata e se non era per me e per Justine a quest'ora era morta. Sicuramente rimarrà fuori dai giochi almeno per un bel po'."
"Allora stasera ci sarò. Posso portare con me JoJo? Sicuramente sarà in prima fila a fare il tifo per te."
"Se proprio insisti. Però ci devi essere, perché ho bisogno del tuo conforto. Le ragazze sicuramente me lo daranno."
"Va bene foxy lady!" Mi scompiglia i capelli. "Posso chiederti un favore?"
"Certamente."
"Se invece di pensare, mentre balli, alla voce di Suarez, penseresti a me?"
Lo guardo. Gli occhi sono assottigliati.
"Ok ok." Mette le mani avanti e le agita a destra e a sinistra velocemente "Scusa. Pensa pure alla voce sexy di Suarez. Non ci sono problemi. Basta che non prendi il volo." Fa un mezzo sorriso.
"E con questo cosa vorresti dire?"
"Non ti fa venire le farfalle nello stomaco?"
Prendo il cuscino e glielo tiro in testa.
"Lo hai detto tu no?"
Un altra volta. Un altra cuscinata.
"Ok vado via. Allora a stasera foxy lady!" Dice ridendo con il corpo metà dentro e metà fuori.
"Ti conviene scappare!" Urlo.Ho detto ad Alvarez di portarmi in hotel da Justine per stare un po' insieme e che ci sarebbe stata anche Lory.
"Ok. Ogni tuo desiderio è un ordine." Mi sorride cordialmente.
"Grazie." Gli rispondo quasi in ansia.Arriviamo all'hotel e ci salutiamo.
Vado velocemente nella camera di Justine, e ci trovo anche Lory.
Dopo esserci vestite in borghese usciamo.
Lory si affaccia fuori dalla porta per vedere se fuori c'è qualcuno.
Ad un certo punto ci fa cenno con la mano e dice: "possiamo andare."
Arriviamo di corsa al Vegas e quando Justine chiude la porta a chiave ci rilassiamo.
"È stato pazzesco!" Esclama Justine con vivacità.
"Per fortuna non ci ha viste entrare nessuno." Sono venuta in anticipo di proposito.
Giunte nel camerino di Denise le ragazze mi guardano fare avanti e indietro nervosa, con la probabilità che potrei consumare sia le mie scarpe, sia il pavimento.
"Hey! Questa sera sarai perfetta!"
"Grazie Lory, ma non ci credo più di tanto. "
"Sicuramente avrai l'ansia da prestazione e non ti ricorderai niente... ai! Lory ma sei impazzita!"
"No. Sono serissima! Siamo qui per darle un sostegno morale, e non per peggiorare le cose."
"Se mi facevi finire di parlare arrivavo al dunque. JoJo viene?"
"Sì. E quando l'ho avvisato ha detto che si metterà in prima fila a fare il tifo per me. Mi ha promesso che non mi chiamerà per nome."
"Bene. E poi ci siamo anche noi a fare il tifo per te."
"Sai se verrà Brendan?" Mi domanda Lory. "Per lui hai già ballato, no?"
"No. Non ho ballato per lui. Gli ho fatto vedere come ballo. E ha detto che sarebbe venuto ma non ne sono convinta. Credo di aver perso le speranze."
"Senti io ho una notizia positiva da darti. Mio zio sa che Denise ha avuto un incidente stradale e che non potrà ballare per un po' di tempo. Così gli ho detto che ho un'amica che sa ballare la pole dance alla perfezione."
"Cosa?" Diciamo insieme io e Lory.
"No, fatemi finire. Il bello è che non vuole mostrare la sua identità."
"E lui cosa ti ha risposto?" Le domando.
"Ha detto che andava bene. Poi ha detto: 'A parte che non sia come la Eastwood!'. Testuali parole."
"Perfetto!" Esclamo nel panico più totale. "E se faccio schifo? E se lo deludo e viene a scoprire che foxy lady sono io?"
"Perché non fai una prova?"
"Lory il tuo cervello per caso è andato a farsi un giro?"
"Justine è giusto che sia così."
"E cosa mi metto?"
"Punto uno potresti metterti una parrucca e punto due potresti indossare una maschera. Marika non ti preoccupare. È pieno pomeriggio."
"Chiama JoJo e fallo venire qui. Ti prego Lory."
"Vado!" Esclama andando via a passo svelto.
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SOTTO COPERTURA (IN FASE DI RESTAURAZIONE!)
AcciónPER RINTRACCIARE IL BOSS DELLA MAFIA MESSICANA: UN NARCOTRAFFICANTE DI COCAINA, SALVADOR SUAREZ DETTO ANCHE "EL CHAVA" E ARRESTALO, MA SOPRATTUTTO PER VENDICARSI DELLA MORTE DEL MARITO, LA DETECTIVE LINDAY EVANS DELL'INTELIGENCE, VA A LAS VEGAS SOTT...