Justine.
Beh, dopo quello che ha combinato Marika, riuscire a convincere McNamara sarà davvero un impresa molto ardua.
Joel McNamara è molto influente in questo campo e se avesse già parlato con Suarez, non credo che potrei riuscire a convincerlo.
Dio Santo Marika.
Anche l'idea che ha avuto di parlare con Lory non era male, ma non è fattibile.Busso alla porta dell'ufficio di McNamara. Non mi risponde.
Evidentemente non è in ufficio.
Mentre sto per andarmene sento un urlo, ma non forte, quanto basta di Lory.
Bingo!
Perfetto, due piccioni con una fava.
Se non ci riesco io vorrà dire che ci riuscirà lei.
Sto per bussare alla porta una seconda volta, ma la porta si apre.
Io ferma con il braccio in posizione, mentre Lory mi guarda tutta rossa in volto e imbarazzata.
"Non andare via." Le dico a bassa voce. Lei mi guarda accigliata, perché non capisce a cosa mi riferisco. "Rimani al bancone, ti spiegherò meglio dopo."
Con un cenno positivo silenzioso si dirige all'ingresso.
"Lory." La chiamo per dirle che ha il rossetto sbavato.
In conclusione scappa, cioè non proprio, ma aumenta il passo.
Busso e mio zio mi da il permesso di entrare.
Chiudo la porta, ma non faccio in tempo a parlare che lo fa subito lui.
"No! Non pensarci nemmeno!"
È incazzatissimo e buffo allo stesso tempo perché si sta sistemando.
"Ma veramente..."
"Justine, ho saputo da Suarez cosa ha fatto. Non ha rispettato il suo volere e ha fatto bene a fare quello che ha fatto."
Merda.
Si sta sistemando i capelli con le mani. Quanto è buffo.
"Ma..."
"Basta caso chiuso. Non mi è mai piaciuta. Avevo la sensazione che prima o poi avrebbe fatto qualcosa di sbagliato. Infatti questo è il risultato. Adesso vai. Chiuso il discorso."
"No. Non vado da nessuna parte finché non mi stai ad ascoltare. Finora hai parlato solo tu. Adesso è il mio turno!" Esclamo appoggiando le mani sulla scrivania disordinata.
Si devono essere proprio divertiti quei due.
"Modera il linguaggio Justine!" Mi rimprovera.
"Ascoltami ti prego. Dalle un'altra possibilità. Datele un ultima possibilità. Non è una cattiva ragazza. Ha solo bisogno di un lavoro." Mentre io sto implorando, lui invece mi da le spalle per prendersi uno scotch.
Ok sei davvero un maleducato.
"Non mi interessa cosa pensi tu di lei. L'unica cosa importante è quello che pensiamo noi. Se Suarez si è incazzato allora deve averla combinata grossa. Lo sai anche tu, Justine, che lui è una brava persona."
Abbasso la testa. "Lo so. Però provarci. Farò in modo che si comporti bene, che faccia bene il suo lavoro e che vada da JoJo."
"No!" Si siede sulla sua poltrona dietro la scrivania. "Adesso puoi anche andare."
Obbedisco al suo volere.
Me ne vado con il broncio.
Io ci ho provato ma quando dice: 'no' è 'no', e nessuno può fargli cambiare la sua opinione già negativa in partenza nei confronti di Marika.
Lory!
Forse lei è l'unica che può farcela. Dopo aver fatto i suoi porci comodi con lei, McNamara è diverso.
Lei riesce ad ammorbidirlo. A sfondare la corazza rigida che lo avvolge.
Una venticinquenne con un uomo di quaranta."Mi spieghi che cosa sta succedendo? L'ho sentito urlare."
Le racconto il minimo indispensabile su quello che è successo a Marika.
Le dico anche che è nascosta nella mia stanza, ma non lo deve sapere nessuno.
"Auch! Non so se riuscirò a fargli cambiare idea. Se non ci sei riuscita tu, figuriamoci come posso riuscirci io."
"Con il tuo sex-appeal. Apri le cosce, o le fai aprire a lui, questo non lo so, ma mentre lo rendi felice con il tuo corpo puoi sempre chiedergli di farla tornare.
O altrimenti lo minacci dicendogli che non farete più sesso." Sorrido maliziosa mentre finisco la frase.
"Ci posso provare, ma sappi che non smetterò mai di non farlo con lui.
Mi hai detto che l'ha riportata qui Denise."
"Sì."
"Devi sapere, cara la mia Justine, che Denise ha molto potere su Suarez. Bisognerebbe chiedere a lei."
"Certo, dovrò aspettare una settimana prima che si faccia vedere. Nel frattempo Marika cosa farà? Ti ricordo che è rinchiusa nella mia camera."
"E il ragazzo del tavolo numero 40?"
"Ma chi Brendan?" Domando.
"Sì. È grazie a lui se è in questa situazione. D'altronde è stato lui a dire a Suarez di farle fare il corso di pole dance."
"Sì, ma come lo troviamo? Non si è presentato per tre giorni e Marika è finita dietro al bancone come i primi tempi."
"Facciamo così. Passo da casa e mi do una rinfrescata, poi torno qui." Mi fa l'occhiolino.
"Sei un tesoro di ragazza!" L'abbraccio.
"E tu mi devi un favore molto grosso."
"Certo Lory. Tutto quello che vuoi." Le dico.
"Adesso usciamo da questo posto." Mi dice prendendomi a braccetto.
"Intanto vado da JoJo." La informo. "Magari lui può darmi il numero di telefono di Denise."
"Giusto, non ci avevo pensato."
"Vatti a fare bella e torna all'attacco!" Sorrido maliziosa.
Detto ciò le nostre strade si separano.Arrivo da JoJo con il fiatone e tutta sudata. Spero che lui mi possa aiutare.
Entro e una ventata d'aria fresca mi invade.
Che bello."Tesoro!" Mi viene incontro dandomi due baci, uno per guancia. "Come mai da queste parti? Qual buon vento ti porta da me."
"Ciao JoJo." Gli sorrido e faccio la ruffiana. "Volevo chiederti se avevi il numero di telefono di Denise."
"Mmm... Non so se posso dartelo. Lo sai che senza il permesso della persona stessa, non te lo posso dare."
Con due moine, occhi dolci e qualche piccolo ricatto, riesco ad ottenere il suo numero.
"So anche che hai il numero di telefono di Suarez."
"Momentaneamente non ce l'ho."
Io lo guardo come per dire: 'Momentaneamente?'
Lui si copre la bocca con entrambe le mani. Sa di aver parlato troppo. "Cioè..."
"Adesso mi devi spiegare." Gli ordino.
"Ok. Vieni con me." Mi porta nel suo ufficio e mi fa accomodare.
"Vuoi qualcosa da bere?"
"No, ma grazie lo stesso per la tua offerta. Adesso parla JoJo. Giuro che non dirò a nessuno quello che mi dirai."
Si riempie il bicchiere d'acqua, dopodiché si mette seduto sulla sua piccola sedia girevole.
È nervoso.
"Dai JoJo." insisto impaziente.
"Suarez non ha un numero fisso. Tutti i giorni cambia numero. Non so perché. È lui che mi avvisa con un messaggio tramite un numero di telefono, ma quello è lo stesso. Non cambia."
"Deve essere della sua guardia del corpo." Confermo io. "Hai ricevuto un suo messaggio oggi?"
"No ma Cherie."
"Merda!" Esclamo preoccupata.
"Ma che succede?" Mi domanda JoJo anche lui preoccupato.
Gli dico che grazie alla sua telefonata Marika è stata licenziata e che è tornata a Brooklyn.
"Oh mio Dio. Poverina. Anche se mi ha fatto impazzire il primo giorno era una brava ragazza. Quanto mi dispiace."
"Senti JoJo, adesso non fare colui che si preoccupa. Quello che è successo a Marika è solo ed esclusivamente colpa tua."
"Non avrei mai, e dico mai, immaginato che sarebbe stata licenziata e che sarebbe tornata a casa."
"Neanch'io lo sapevo, ma la cosa che mi fa molto incazzare, è il tuo modo di comportarti.
Non pensavo che lo avresti fatto seriamente."
È rimasto senza parole.
È dopo aver detto la mia me ne vado in hotel.Prima di entrare in camera mi guardo in giro.
Quando entro trovo Marika che dorme sul letto e abbraccia il cuscino.
"Papà, non mi lasciare. Resta con me. L'ambulanza sta per arrivare."
Sta avendo un incubo e non so come comportarmi.
"Marika." La smuovo leggermente.
Lei si sveglia subito e con gli occhi lucidi mi dice: "Sei tornata."
"Sì, e forse possiamo farti tornare al Vegas."
"Possiamo?"
"Sì. Ho beccato Lory e McNamara in ufficio."
"Ah!" Risponde secca. "E poi?"
Le racconto cosa ci siamo dette e che sono andata da JoJo a farmi dare il numero di Denise.
"Adesso, però, dobbiamo solo aspettare un messaggio da parte di Lory. In caso contrario, se la risposta fosse negativa, allora chiamerò Denise."
"Lei ha contatti con Suarez, dato che lo ha chiamato per nome. Forse lei mi può aiutare più di tutti."
"Puoi aver ragione, ma intanto aspettiamo Lory. Va bene?"
"Certo. Pur di tornare aspetterò tutto il tempo che ci vorrà."
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SOTTO COPERTURA (IN FASE DI RESTAURAZIONE!)
ActionPER RINTRACCIARE IL BOSS DELLA MAFIA MESSICANA: UN NARCOTRAFFICANTE DI COCAINA, SALVADOR SUAREZ DETTO ANCHE "EL CHAVA" E ARRESTALO, MA SOPRATTUTTO PER VENDICARSI DELLA MORTE DEL MARITO, LA DETECTIVE LINDAY EVANS DELL'INTELIGENCE, VA A LAS VEGAS SOTT...