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La sveglia suona.
Dovrei, in teoria, alzarmi per andare da JoJo, ma in pratica rimango a letto.
Ho sonno. Tanto sonno.
Ma purtroppo metto in atto la teoria.

Arrivo da JoJo con 20 minuti di ritardo, ma a lui poco importa.
Tutt'altro.
"Pensavo che dopo la serata libera non saresti venuta."
"Sinceramente? Avrei voluto rimanere a letto, ma avevo timore di quello che mi sarebbe potuto accadere se non fossi venuta a lezione." Alzo le spalle di poco.
"Ma Cherie. Hai fatto queste tre lezioni in modo eccellente. Sei stata impeccabile. Anche se saresti rimasta a letto, avrei pensato io a tutto. E con tutto intendo Suarez."
Sorrido stanca. "Grazie JoJo. Sei davvero un tesoro."
"Cherie, questa è l'ultima lezione, anche se per me sei in grado di fare la pole dance già da subito." Il suo immancabile occhiolino si mostra malizioso insieme al suo amichetto sorriso, perché sa a cosa si riferisce, come lo so io.
"Non credo di essere in grado di farlo. Non mi sento pronta per salire sopra il palco del Vegas."
"Lo sei."
"E poi ci sono altre ballerine più brave di me. Poi c'è Queen che è come dice il nome è la regina."
"Tesoro tu hai un tuo stile, il tuo fisico formoso manderebbe in corto tutti i neuroni di tutti i clienti."
Di nuovo appaiono occhiolino e sorrisetto.
"Certo. E anche se fosse come dici tu, io non voglio andare nella stanza a fare balletti privati per uomini più grandi di me. Molto più grandi."
Ho già avuto una brutta esperienza in passato.
La mia espressione cambia. Vengo invasa dalla tristezza, ma lui non bada alla mia espressione. Anzi continua con il suo discorso.
"E se in quella stanza ci fosse Salvador? Tu non lo potrai mai sapere."
E con questa sua domanda/discorso, divento un peperoncino piccante. Molto piccante.
"Oppure Brendan. Lui avrà 31 anni circa."
Al solo pensiero di fare la pole dance per lui mi viene un embolo cerebrale.
"Mai e poi mai. Sarebbe, per me, molto imbarazzante."
"Certo, ma non come con Suarez."
Ha ragione lui.
"Ok. Mettiamo che ci sia Suarez. È molto probabile che riesca a fare una grande, anzi colossale figura di merda."
"E se lo fai davanti a tutti? Non è peggio?"
"Probabilmente sì."
"Pensa. Magari è presente e non lo sai. Forse è sempre stato lì fin dall'inizio e non te ne sei mai accorta."
Ho smesso di ascoltare quello che mi sta dicendo.
Rifletto. Rifletto su quello che mi ha detto.
Su Suarez.
Su Brendan.
Sugli uomini più grandi...
Abbasso la testa facendo cadere i capelli, che mi coprono il viso.
Non voglio che JoJo mi veda così.
Al che si accorge della tristezza che mi ha invasa e ripenso.
Alla mia vita passata.
A mia madre che me l'ha rovinata.
Ed è stato allora che inizio a piangere.
JoJo con dolcezza appoggia una mano sulla spalla. "Marika. Se ti ho detto qualcosa di sbagliato, che ti ha ferita, ti chiedo immediatamente e immensamente scusa.
Alzo la testa e lo guardo negli occhi. Così decido di raccontargli, tra un singhiozzo, un sorriso amaro, ciò che mi ha fatto mia madre quando ero più piccola.
È la prima volta che ne parlo con qualcuno.
Avevo iniziato a parlare dicendo approssimativamente il minimo indispensabile, poi gli ho raccontato tutto. Proprio tutto.
"Per questo non volevo fare il corso di pole dance. È per questo motivo, capisci?"
"Marika... Oddio tesoro quanto mi dispiace."
"Anche a me."
"Sai, non voglio farlo per nessuno uomo, o Suarez, o Brendan o chicchessia."
"Ma per me lo hai fatto."
"Ma con te è diverso. Sei il mio insegnante."
"Ma sono un maschio."
"Ma non sei etero."
"Vero. Però quando ballavi pensavi a Suarez."
"Ho fatto solo quello che mi hai chiesto di fare. Tutto qui."

Dopo il mio sfogo con JoJo mi sono sentita meglio e ho lavorato bene.
Secondo il suo punto di vista sono pronta in caso dovessi ballare sul palco.
Secondo il mio no.

"Che ne pensi se andiamo al PENNY'S domani a pranzo?" Domanda Lory mentre mi passa un ordinazione, ridendo.
Io la guardo malissimo.
Justine le da corda.
"Non è una cattiva idea. Io mi faccio impestare il Ciopper da Denise e mi porto dietro Lory. Tu, invece, ti fai impestare l'Harley da Brendan."
Lory continua. "E poi percorriamo la highway 66. Partiamo la mattina presto e la percorriamo tutta fino ad arrivare in Missouri. E poi al ritorno ci fermiamo al PENNY'S e..." Justine non le fa finire la frase perché s'intromette. "In sottofondo la canzone degli Steppenwolf con: 'Born to be Wild'."
Lory torna all'attacco con un: " come nel film: 'Easy Rider'. Che ne pensi?"
Dopo aver fatto ping pong con la testa dico: "Ma siete serie?"
Un attimo di silenzio e poi una risata mi invade.
"Quindi mi stavate prendendo in giro." Dico. "Siete due stronze malefiche!"
Le nostre risate ci fanno perdere un po' si tempo tanto da sentire qualche cliente borbottare.
Lory dopo aver ottenuto la sua ordinazione va via ancora ridendo.
Ad un certo punto Justine mi da dei colpi con il gomito nel fianco per attirare la mia attenzione.
"Ma Brendan?"
Già. Non è qui stasera. Eppure aveva detto che ci saremo visti.
Alzo le spalle. "Non lo so e non lo voglio sapere."
Prendo ordinazioni da altre cameriere e lavoro. Lavoro sodo.
"Marika. Mio zio sta guardando da questa parte!"
Oh. No.
Guardo nella direzione in cui si trova e mi fa cenno di andare da lui.
È ricoperto da un alone di fumo.
Per fortuna che sul cartello c'è scritto: 'VIETATO FUMARE'.
Ma lui è McNamara...
Lui può... Lui può tutto.
Mi tolgo il grembiule e lo metto sotto il bancone.
Lory che sta tornando a farsi fare un'altra ordinazione mi guarda accigliata.
Justine guarda prima suo zio e poi me come se stessi andando al patibolo.
Effettivamente non sto andando a fare una passeggiata.

La porta mi è stata lasciata aperta, forse è meglio specificare, semi aperta.
"Veniamo subito al dunque. Niente convenevoli e niente repliche." Raggira la scrivania e si siede sulla sua poltrona.
Respira McNamara.
"Mi dica signore."
"Chantal ha avuto un incidente stradale e non è presente stasera.
Quindi prenderai il suo posto." Mi ordina.
Sbianco.
Chantal è una ballerina di pole dance bravissima.
"Ma signore io non sono pronta."
"Cazzate."
Deglutisco.
"E Justine?"
"Se la caverà benissimo anche da sola!" Mi osserva in modo inquietante. "Vai nel suo camerino, preparati e trovati una canzone."
Prendo in considerazione una sola frase: 'pronta a tutto'.
Io non lo sono e non voglio tornare a casa. A Brooklyn.
Così esco dal suo ufficio chiudendo piano la porta alle mie spalle, per andare nel camerino di Chantal.
Saluto cordialmente le ballerine. Alcune contraccambiato e altre no.
Una di quelle è Denise.
Certo. The Queen, non poteva farlo. O salutarmi dicendo: "ciao Marika. Ti trovo bene! Ho visto che sei tornata al lavoro. Quindi la mia chiacchierata con Salvador ha dato i suoi frutti, vero?"
Una ragazza mi guarda e ride.
"Non credo che i vestiti di Chantal ti stiano!"
Ha ragione lei. Qui dentro sono tutte magrissima, tranne che Denise.
Lei ha le misure perfette.
Comunque se sono finita qui è perché qualcuno ha fatto la spia.
E una sola persona può essere stata e quella persona è al cento per cento JoJo. Ne sono sicura e ci metterei la mano sul fuoco.
Stronzo traditore.
La cosa positiva è che non ho visto Brendan.
In compenso Rex è qui.
La situazione non mi piace.
Riferirà tutto al suo capo.
"Pronta per andare in scena..."
"Sì, giusto. Marika."
"Ciao sono Sally. Come dicevo. Sei pronta per andare in scena?"
"Emm... No."
"Vedrai, che non è poi così tanto male. Ci prenderai l'abitudine." Mi sorride dolcemente e torna al suo posto per finire di prepararsi.
Poi arriva lei, e dal nulla, con una serietà da far piegare anche il pitbull più cattivo, mi dice: "farai schifo. Te lo posso assicurare."
Grazie mille per il tuo sostegno Denise.
"Hai già una canzone?" Mi domanda gentilmente Sally, mentre si sistema il gloss arancione con i brillantini sulle labbra.
"Emm... No."
"Posso aiutarti io se vuoi. Sempre se per te non è un disturbo."
"No che non lo è. Anzi sei gentilissima a darmi una mano." Sorrido.
"Non farti fregare. Ha un secondo fine." Dice Queen seria.
Ma che diamine!
Non solo sono qui dentro contro la mia volontà, ma si stanno scontrando su di me.
La cosa che mi ha lasciato di stucco è quando Denise, mi ha fatto l'occhiolino prima di entrare in scena.
Non me lo sarei mai immaginata, visto come si è comportata con me all'inizio.
Dopo la sua esibizione da urlo entra in scena Sally.
Io sono dopo di lei.
Spero che non smetta mai di ballare.
Ma no, anche lei ha finito.
Una voce mi presenta.
Eccomi qui. Sul palco del Vegas. Uomini che ululano come lupi.
Di nuovo...
Non credo di riuscirci.
Mi sta venendo l'ansia da prestazione.
Non mi ricordo niente.
Né il mio nome. Né il primo passo. Né la canzone con la quale devo ballare.
Panico. Panico. Panico.
La musica è iniziata da un minuto e se potevano tirarmi addosso delle pietre lo avrebbero già fatto.
Fischi su fischi.
"Buuu! Fai schifo!" Esclama uno
"Vattene!" Esclama un altro.
"Vogliamo Chantal!" Urla un altro ancora.
Denise aveva perfettamente ragione.
Vorrei morire. Sotterrarmi come se fossi uno struzzo, ma purtroppo non posso farlo.
Suarez non è presente e lo so perché riesco a vedere Rex che parla.
Brendan non è venuto al Vegas ed è stato molto meglio così. Per me.
Lory che era sotto il palco mi guardava con dolcezza che poi è diventata rabbia vedendo la reazione dei clienti veterani del Vegas nei miei riguardi.
Con le labbra mi ha mimato: "come si è permesso. Come ha potuto essere stato così meschino nei tuoi confronti. Ci penso io a lui."
Le mostro un sorriso di ringraziamento, che lei ricambia con un cenno della testa positivo.
In lacrime torno in camerino e Sally si avvicina e mi abbraccia.
Poi mi dice mentre mi tiene il viso tra le mani: "Vedrai. La prossima volta che lo farai andrà meglio."
"Cosa? Non ci sarà una prossima volta!"
"Chi è stato a farti sostituire?" Chiede una ragazza che si sta preparando.
"Il signor McNamara." Le rispondo.
"Allora, sappi che non è finita."
Detto ciò mi da le spalle e si mette in postazione per entrare in scena.
No.
Sbianco.
"Anche a me è successa la stessa cosa." Riprende a parlare Sally serenamente "Poi però mi sono detta: 'Sally. Ce la puoi fare. Non lasciarti abbattere'. E così ho fatto. Adesso sono ricercata..."
"Vuoi dire che..."
"Certo. Sono pronta a tutto."
Non è possibile.

La mia serata si è conclusa con un flop esagerato.
Lory è andata nell'ufficio di McNamara incazzata e dopo mezz'ora è uscita ancora più incazzata di prima.
Justine mi ha proposto di stare con lei fino a che non avesse fatto chiusura, ma ho dovuto rifiutare.
Facendolo avrei disobbedito a Suarez, ancora una volta.
Rex quando sono uscita dal nightclub era ancora impegnato a parlare.
Siamo arrivati all'hotel e dopo avermi accompagnata fino alla camera lo sento dire: "È arrivata. È sconvolta. Certo. Si riprenderà."
Questo è quello che ha detto al suo capo.
"Buonanotte Rex." Gli dico apatica chiudendogli la porta in faccia.

Che serata di merda.
Una serata da dimenticare.

SOTTO COPERTURA (IN FASE DI RESTAURAZIONE!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora