«Lindsay! Vieni subito qui! Io e il tenente Callaghan dobbiamo parlarti!» Sicuramente non sarà nulla di buono quando c'è di mezzo Liam.
«Scommetto che ci sono novità.» Entro e chiudo la porta. Mi accomodo sulla sedia e accavallo la gamba sinistra su quella destra.
«Sì!» conferma Liam. «Ti abbiamo trovato la tua nuova identità.»
«Giura?» domando a Leroy.
«Certo.»
Dopo quasi una settimana sono riusciti finalmente a trovarmi una vera identità. Vera si fa per dire. «Di cosa si tratta?»
«Tieni.» Liam mi passa una busta gialla, scavallo la gamba, mi alzo per prenderla dopodiché mi risiedo La apro e ci trovo dentro i miei nuovi documenti. Guardo il documento della mia nuova identità come se non ne avessi mai vista una. Come se fosse la prima volta.
«Ti piace?»
«Leroy è un documento.»
«Linds, mi riferivo alla tua nuova identità.»
«Marika Eastwood, nata a Brooklyn...» inizio a leggere ad alta voce.
«Nei bassi fondi per l'esattezza.» specifica Liam.
«Dalle stelle alle stalle!»
«Certo, non potevi essere una newyorchese snob. Come ti ha spiegato Leroy, la tua vita sarà uno schifo.»
«Non ha detto proprio così, ma...»
«È stato più fine, però la realtà dei fatti è questa.»
«Mi direte anche cosa mi è successo?» «È scritto nero su bianco nel foglio all'interno della busta.» dice Liam.
«E quando dovrei partire?»
«Domani.»
Guardo Leroy con la bocca semi aperta. «Non potevate avvisarmi prima?»
«Non ne abbiamo avuto il tempo.» dice Liam. «Il biglietto aereo non è stato ancora fatto, di conseguenza fai sempre in tempo a lasciar perdere l'operazione.»
«Leroy...» lo fisso.
«Sicura che vuoi andare da sola?» mi domanda Liam. «Posso sempre venire con te. Sarai più al sicuro e avrai maggior protezione.»
«Grazie Liam per esserti offerto come accompagnatore. E comunque sì, ribadisco che ci andrò da sola, e quando tornerò a casa avrò uno scatolone con un gigantesco fiocco rosso, nel suo interno ci sarà la testa di Suarez impacchettata per bene che farò imbalsamare e la terrò sulla mia scrivania come souvenir che mi sono portata da Vegas.» sorrido solo al pensiero. «Comunque so cavarmela anche da sola.»
«Lo sappiamo.» dice Leroy.
«Se non vi dispiace,» dico mentre mi alzo «signori, andrei a finire il lavoro che avevo iniziato.»
«Certo.» dice Leroy
«Cosa hai intenzione di dire a Meckenzie?» domanda Liam.
«Ancora non lo so. Devo prima mettere ancora a fuoco io, poi ne parlerò con i miei genitori e in fine a Meckenzie.» gli rispondo Esco dall'ufficio di Leroy e mi sistemo alla mia scrivania. Guardo la foto di Brent. «Ti vendicherò.» dico a bassa voce. Estraggo dalla busta il foglio, che alla fine sono più fogli, dove c'è scritto tutta la mia storia. «Bene! Aveva ragione Liam. È uno schifo!»
«Chi è che aveva ragione?»
«Tu. Ho letto velocemente e questa vita fa davvero schifo.»
«Ci è voluto un po' di tempo per crearla.»
«Me ne sono accorta.»
«Lindsay?»
«Sì Liam?»
«Quando sarai laggiù, vedi di non fare stronzate.»
«Non preoccuparti, al massimo quando avrò l'opportunità di stare sola con quel fottuto bastardo, tirerò fuori la mia 9 mm e gli farò saltare la testa.»
«Linds, tu non potrai portarti con te la tua pistola.»
«Lo avevo immaginato.»
«Quando sarai a casa rileggiti la tua nuova vita.»
«Certo che lo farò. C'è un problema molto grande.»
«Quale?»
«L'età di Marika. Lei è più piccola di me.»
«Evans, non sei molto più grande di lei. Hai 25 anni, e senza trucco sembri più piccola. Credi che io e Leroy non ci avevamo già pensato?»
«In effetti...»
«Brava!» mi dà un paio di colpi leggeri sulla spalla e se ne va.Arrivata a casa parlo con i miei genitori, raccontando loro il minimo indispensabile. «Cosa dirai a Meckenzie?»
«Che dovrò partire per lavoro e tornerò presto a casa.»
«Linds, ragiona su quello che stai facendo.»
«Mamma, ho pensato sempre a quello a cui avrei dovuto dire, come mi sarei comportata... Sarà molto difficile, quello non lo metto in dubbio, ma ce la farò. Devo farcela.»
«Per Meckenzie.» dice mia madre come se stesse brindando.
«Sì, per Meckenzie.»Devo calarmi nei panni di Marika, quindi mi leggo più di una volta la sua storia tragica e travagliata Dio che tristezza! Povera Marika, ma che dico, povera me. Dopo aver letto tutto, chiudo gli occhi e mi calo definitivamente nei panni di Marika.
Addio Lindsay Evans. Ben arrivata Marika Estwood.
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SOTTO COPERTURA (IN FASE DI RESTAURAZIONE!)
AcciónPER RINTRACCIARE IL BOSS DELLA MAFIA MESSICANA: UN NARCOTRAFFICANTE DI COCAINA, SALVADOR SUAREZ DETTO ANCHE "EL CHAVA" E ARRESTALO, MA SOPRATTUTTO PER VENDICARSI DELLA MORTE DEL MARITO, LA DETECTIVE LINDAY EVANS DELL'INTELIGENCE, VA A LAS VEGAS SOTT...