Le frasi che vedrete sottolineate (in questo modo) sono frasi dette da Nico in italiano nella storia originale. Ho pensato di distinguere così le due lingue nella traduzione in modo da distinguere quando le frasi sono originariamente in italiano e quando sono solo tradotte.
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Will
Nico era arrabbiato con me. Provai a parlargli, ma continuava a diventare silenzioso e guardare da un'altra parte, a volte si allontanava anche. Era passata una settimana da quando si era svegliato con il pigiama rosa e Nico non portava rancore per cose del genere. Era qualcosa che avevo detto? Non riuscivo a ricordare se avevo detto qualcosa, forse era offeso?
In ogni caso, non potevo passare un altro giorno senza che Nico mi parlasse.
"Nico!" Lo fermai mentre andava in cucina. Sospirò e si appoggiò al corrimano delle scale. "Nico, ti prego, parlami."
"Vai via, Will, non sono in vena," borbottò Nico. Trattenni il respiro. Nico parlava in italiano solo quando era davvero arrabbiato.
"Mi dispiace Nico, ma almeno dimmi cosa c'è che non va." Dissi. L'italiano era la lingua della musica, il che era un bene, perché mi piaceva capire quando Nico era arrabbiato. Poi potevo ridere quando parlava a e mormorava su come le persone lo infastidissero. A volte inizia a imprecare in italiano a bassa voce durante le battaglie. La cosa che mi piace di più del suo essere italiano è il suo leggero accento. Lo porta a pronunciare il mio nome "Uiil" quando non si concentra abbastanza sulle vocali.
"Niente," disse in inglese. Provò a superarmi, ma misi le mani fermamente sulle sue spalle, facendolo girare verso di me.
"Non è vero, hai smesso di parlarmi." Gli dissi. Harry e Ron scesero le scale per la colazione in quel momento, scivolando davanti a noi sulla scala stretta. Nico sembrava a disagio. "Andiamo fuori." Suggerii e lo trascinai fuori senza aspettare una risposta. Una leggera brezza agitò l'erba lunga del giardino e i capelli di Nico quando mi girai verso di lui, una volta abbastanza lontani dalla porta.
"Will," si lamentò Nico, allungando il suono della 'i'. "Voglio tornare dentro."
"Non fino a che non mi dici cosa c'è che non va." Incrociai le braccia e misi il broncio. Gli angoli della sua bocca si mossero.
"Non sono arrabbiato con te."
"Bene," rilassai le spalle. "Ma mi potresti dire per cosa sei arrabbiato? Sono il tuo ragazzo, ho il diritto di saperlo." Mormorò qualcosa a bassa voce. "Scusa, cosa?"
"Non mi piace essere di nuovo qui." Disse alzando la voce. Aggrottai le sopracciglia, non aveva detto niente a riguardo prima.
"Perché?"
"Perché mmi ricorda di come non sia riuscito-" Fece una pausa, prendendo un respiro tremante e guardando a terra. "Mi ricorda di come non sia riuscito a salvare Sirius." La mia espressione si ammorbidì quando capii.
"Oh, Neeks." Gli misi una mano sulla spalla e fece una smorfia, non si aspettava il contatto fisico. "Nico, so come ti senti. Non posso salvare ogni paziente che entra in infermeria." Dissi tristemente, ricordando i semidei che erano morti durante le guerre perché ero stato tropo occupato a combattere o semplicemente non ero riuscito a raggiungere l'infermeria in tempo.
"Ma è più di questo!" Urlò Nico e mi guardò, aveva gli occhi umidi. "MI ricorda che non sono riuscito a riportare indietro Bianca! È andata e pensavo che forse avrei potuto risparmiare a Harry il dolore che ho provato io, ma non ci sono riuscito!" Lo strinsi a me e pianse contro il mio petto. Gli accarezzai la testa con il pollice. I suoi capelli erano così morbidi! Si allontanò e mi guardò.
"Andrà tutto bene, Nico. Harry non è solo in tutto questo e non lo sei neanche tu." Dissi dolcemente. Nico sorrise per la prima volta in giorni. Poi vide qualcosa dietro di me e provò a spingermi via, ma persi l'equilibrio e caddi all'indietro, trascinando Nico a terra con me. Quattro gufi volarono sopra di noi e dritti dentro la finestra aperta della cucina.
"S-scusa," balbettò Nico e cercò di alzarsi, ma io lo tenni giù e avvicinai la faccia alla sua. Chiusi la distanza tra di noi velocemente. Le sue labbra erano morbide. Nico si sciolse nel bacio. Ci separammo dopo qualche secondo e sorrisi.
"Sei così adorabile," sorrisi. Nico arrossì e si spinse via da me. Gli presi la mano e mi tirò in piedi.
"Hey, piccioncini!" Chiamò Percy dalla finestra. "I nostri G.U.F.O. sono qui!"
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I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]
Fanfiction"So cosa sei, Percy Jackson, Principe mezzosangue del mare." ---- Percy, Annabeth, Nico e Will sono rimandati indietro nel tempo nel mondo magico per un secondo anno, ma quello che troveranno non è quello che si aspettano. La magia non è più solo gi...