Percy
Katie sarebbe stata bene. Era nell'ala ospedaliera e la signora Chips si stava prendendo cura di lei.
"È stato Draco, ne sono sicuro." Continuava a insistere Harry. Avevo imparato a non ascoltarlo. Avevo capito che Draco aveva bisogno di una pausa; non tutto quello che succedeva a scuola era colpa sua.
"Basta, Harry," dissi una sera. La settimana era quasi finita, le vacanze erano così vicine che riuscivo a sentirle. Ero nella sala comune, Annabeth era addormentata con la testa sulle mie gambe, Harry era in un angolo a fare un qualche compito di pozioni e Ron era piegato su un tema di incantesimi che doveva consegnare il giorno dopo. "Non è stato Draco a dare la collana a Katie, smetti di incolparlo."
"Percy l'ho visto ai Tre Manici di Scopa. Era lì e aveva di sicuro in mente qualcosa." Harry tornò a leggere il suo libro di pozioni. Roteai gli occhi, a quanto pare la nostra conversazione era finita. Harry sembrava attaccato a quel piccolo libro rotto ultimamente. Da quando lo aveva preso alla lezione di pozioni all'inizio dell'anno, aveva iniziato a diventarne sempre più dipendente. Stava andando meglio di me a pozioni e io sono figlio di Poseidone!
"Allora, Ron, come sta andando il tema?" Chiesi. Ero annoiato e avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, ma tutti gli altri erano dall'altra parte della stanza. Non avevo voglia di alzarmi, ero perfettamente comodo con la testa di Annabeth sulle mie gambe.
"Non mi parlare. Mi sto concentrando." Mormorò Ron senza alzare lo sguardo dalla pergamena.
"Va bene." Tornammo nel silenzio.
Che nooooooooiaaaaaaa.
Percy, Percy!
Ci fu una voce nella mia testa, probabilmente per la noia. Sembrava una radio con cattiva ricezione.
Percy, rispondi!
Improvvisamente riconobbi la voce.
"Grover!" Esclamai. Harry alzò lo sguardo sorpreso. Ron strinse la presa sulla penna.
Oh, grazie agli dèi, non sei morto. Voglio dire, so che non sei morto, ma sono praticamente collassato l'altro giorno e Juniper pensava fossi andato in coma. Ho pensato immediatamente alla connessione empatica che non usiamo mai e sono andato nel panico. E poi c'è la differenza temporale, che rende difficile il contatto e Chirone non mi permetteva di usare i Messaggi Iride-
"Parli troppo," mormorai, cercando di non disturbare Ron. "Ma sono felice di poter parlare con qualcuno." Lanciai un'occhiataccia a Harry. Mi guardò come se fossi pazzo.
Non hai idea di quanto ci abbia messo per contattarti. Pensavo stessi morendo! Cosa Ade è successo?
"Mi sono solo sovraffaticato, tutto qui."
Ti sei sovraffaticato?! TI SEI SOVRAFFATICATO? Mi hai fatto COLLASSARE. IN MEZZO AL CAMPO. Percy, sono così arrabbiato con te che dovresti essere felice di non avermi vicino a te, perché altrimenti, che mi aiutino gli dèi, ti avrei ucciso.
"Ma a quel punto moriresti tu, stupido."
Non mi importa, devi prenderti più cura di te stesso. Non riesco a credere che ti sia lasciato diventare "sovraffaticato".
Sentivo il risentimento nella sua voce, anche se era solo nella mia testa.
"Beh, sto bene ora, non c'è bisogno di preoccuparsi." Mormorai. "Oh, ti devo chiedere una cosa. Aspetta, cerco di pensarlo invece che dirlo, perché credo che Harry stia per chiamare l'ospedale psichiatrico."
Non provare a cambiare discorso-
Grover si interruppe. Ci fu il silenzio nella mia testa ed ebbi paura che fosse andato via. Poi rispose e non fu niente più che un sussurro.
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I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]
Fanfiction"So cosa sei, Percy Jackson, Principe mezzosangue del mare." ---- Percy, Annabeth, Nico e Will sono rimandati indietro nel tempo nel mondo magico per un secondo anno, ma quello che troveranno non è quello che si aspettano. La magia non è più solo gi...