Non Sono l'Unico

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Nico

Stavo per infrangere un sacco di regole.

Ma al diavolo, le regole sono fatte per essere infrante.

Harry mi incontrò nella sala comune all'alba, come avevo chiesto.

"Hai almeno dormito?" Sbadigliò sfregandosi gli occhi e allungandosi. Roteai gli occhi. Certo che avevo dormito, semplicemente trovavo più acile svegliarmi quando il sole non era sorto.

"Harry, non puoi dire a nessuno di quello che sta per succedere, va bene?"

"Uh, certo." Harry aggrottò le sopracciglia.

"Okay, questo sarà interessante." Mormorai e allungai il braccio. "Tieniti forte e non mollare." Mi prese allungò la mano con cautela e mi prese l'avambraccio.

Poi ci portai fuori da lì attraverso l'ombra.

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Draco

"Che stai facendo?" Mi sussurrò nell'orecchio Castellan.

Giuro che saltai tre metri in aria.

"Vuoi smettere di farlo?" Sibilai. Lui sorrise orgoglioso, il che mi fece arrabbiare ancora di più.

"Cosa stai facendo?" Chiese di nuovo.

"Non sto facendo niente," dissi bruscamente. Era vero, ero solo appoggiato alla balaustra della torre di astronomia. Non era come se stessi per fare qualcosa, semplicemente mi piaceva la sensazione di avere le vertigini. Mi schiariva la testa. Stava arrivando quel momento del mese ed ero leggermente stressato. Sarebbe stata la terza volta che l'avrei vissuto e non ne ero entusiasta. Anzi, Pansy mi aveva chiesto se stessi bene il giorno prima. Probabilmente non avevo un bell'aspetto. I miei capelli erano spettinati e la mia pelle era più pallida del solito.

"Certo." Castellan roteò gli occhi.

"Vai al diavolo." Mi girai di nuovo verso il lago. Il sole stava sorgendo.

Stanotte.

Potevo farlo. Non era così difficile. Voglio dire, la prima volta era stato orribile. Ma di certo questa volta sarebbe stato diverso? Piton aveva detto che mi avrebbe dato una qualche "pozione". Aveva detto che era la stessa che aveva dato a Lupin al terzo anno. A quanto pare, mi avrebbe reso... "stabile" mentre ero in quello stato. Le mie mani iniziarono a tremare e strinsi la balaustra ancora più forte. Sarei stato bene. Sarebbe andata bene. Credo che la cosa che mi terrorizzasse di più fosse l'essere quella... creatura. Era diventata una parte di me e non riuscivo neanche a dirne il nome.

Non era giusto.

"Che succede, Draco?" Chiese Castellan.

"Ti ho chiesto di chiamarmi Malfoy."

"Non fino a che non mi dici cosa succede. Sono qui per-"

"Aiutare. Sì, lo so. Ma. Non. Mi. Importa." Gli dissi. Mi sentivo come se lo stessi ripetendo in continuazione. "Lasciami stare, non capisco perché mi serva un fantasma che mi controlla tutto il tempo."

"Perché hai bisogno di qualcuno con cui parlare. Non puoi tenere imbottigliate tutte le tue emozioni. Non è sano e porta sempre a qualcosa di sbagliato," fece una pausa, "Fidati, lo so." Sussurrò.

"Tu mi dici come lo sai e io potrei dirti cosa c'è che non va." Contrattai. Dovevo sapere di più sugli americani e Castellan sembrava conoscerli. Avevo visto il modo in cui li guardava al banchetto. Sembrava che io fossi l'unico che lo poteva vedere.

Principalmente guardava Chase. Era quasi... nostalgia, forse? O pentimento? Era difficile leggere le emozioni di un fantasma.

"Perché sono stato nella tua situazione, idiota. So esattamente cosa devi fare, quindi non fingere che non lo sappia. Te lo chiedo solo perché voglio che tu lo dica. Forza, Malfoy. Dillo. Di' quello che sei. Ammettilo." Ora era arrabbiato. Frustrato, addirittura.

"Io-" No. Non avevo intenzione di farlo. Non avevo intenzione di ammetterlo.

"Fallo." La sua faccia era a pochi millimetri di distanza.

"Io- non posso." Balbettai.

"Allora non ti posso dire niente." Si allontanò e iniziò a camminare verso le scale. Mossi le dita al mio fianco, discutendo se farlo.

"Va bene!" Urlai. Cosa stavo facendo?

Castellan si girò e incrociò le braccia.

"Allora?"

"S-sono... S-sono u-un l-l," non potevo farlo. La parola non mi usciva dalla bocca.

"L-lupo mannaro." Sussurrai.

"Ecco fatto," sorrise. "Ora tocca a me. Sono un semidio."

"Huh?" Non ero sicuro di averlo sentito bene.

"Mi hai sentito. Sono un mezzo-sangue, mezzo umano e mezzo dio."

Risi tristemente. "Allora immagino siamo entrambi mostri." Guardai di nuovo l'orizzonte. Il cielo era illuminato di rosa e blu.

"Non mi hai fatto finire. Sono un mezzo-sangue e non sono l'unico."

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora