Prologo

3.1K 113 16
                                    

La notte era buia e tempestosa. I fulmini cadevano, illuminando una figura solitaria sulla strada per villa Malfoy, l'enorme tenuta che era il luogo d'incontro per un gruppo di maghi oscuri. La porta si spalancò e la figura incappucciata entrò. Si fece strada verso la grande sala da pranzo, dove c'era un tavolo al quale erano già seduti dodici maghi. A capotavola si trovava il mago oscuro, Voldemort.

"Ah, Severus. Davvero gentile da parte tua unirti a noi." Sibilò il Signore Oscuro. La figura incappucciata si sedette in fondo al tavolo e abbassò il cappuccio, rivelando Severus Piton, un insegnante di Hogwarts. "Ora che i siamo tutti, possiamo procedere. Come sapete, gli ultimi mesi sono stati privi di eventi. Il ministero sa che sono tornato e a quanto pare hanno chiesto dei rinforzi - Percy Jackson." Disse il nome come se fosse velenoso.

"Non ci sono informazioni su di lui da nessuna parte nel Ministero. Secondo i registri, non esiste." Disse un mangiamorte al gruppo. Aveva torturato uno degli impiegati del ministero per accedere ai documenti.

"Beh, esiste. E da solo è riuscito ad assistere Silente nello sconfiggermi." Disse Voldemort. "Ho sentito del potere dentro di lui. Lo stesso che sentivo in James Potter, ma più forte. Quest'anno, ci assicureremo di trovare questo Percy Jackson e gli impediremo di interferire. Ha distrutto lui la profezia." Si girò verso Lucio Malfoy.

"A proposito, non credo che la tua lealtà sia devota a me. Mi hai fallito di nuovo nel portarmi quello che ti avevo chiesto."

"Mio signore," iniziò Malfoy. Sua moglie, Narcissa, mise la mano sulla sua.

"Credo tu mi abbia deluso troppe volte, Lucio. È ora che ti renda un esempio e metta alla prova la tua lealtà." Voldemort fece cenno a una figura nell'ombra in un angolo della stanza. "Fenrir, vai a dire al piccolo Draco, che è sulle scale a origliare in questo momento, che ho un regalo per lui." Narcissa spalancò la bocca e cercò di ragionare con il suo signore, ma lui la ignorò. Fenrir Greyback tornò trascinando il biondo sedicenne per il braccio.

"Cosa vuoi?" Sputò Draco.

"Draco, parla con più rispetto quando ti riferisci al Signore." Disse suo padre a denti stretti. Voldemort lo ignorò.

"Forza, Lucio. Il piccolo Draco qui sta mostrando di non aver paura. Lo faremo diventare un mago presto. Nel frattempo," annuì al lupo mannaro che teneva Draco, "Dobbiamo dare un esempio." Voldemort agitò la sua bacchetta e le tende sulle grandi finestre si aprirono, mostrando la luna piena. Draco spalancò gli occhi mentre la persona che lo teneva iniziava a cambiare. Il lupo mannaro si formò e ringhiò al ragazzo tremante.

"Draco!" Urlò sua madre.

E mentre il lupo mannaro mordeva il braccio del ragazzo urlante, quattro semidei si svegliarono allo stesso tempo. Ognuno con il respiro affannato e terrorizzati per quello che avevano appena visto.

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora