Fare le Valigie

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Luke

"Allora, non rimani più per le vacanze?" Chiese qualcuno a Draco. Il ragazzo pallido scosse la testa e chiuse di colpo il suo baule.

"No, è successa una cosa a casa e mio padre vuole che torni. Come se volessi restare qui," disse aspramente Draco. Roteai gli occhi e mossi avanti e indietro le gambe sopra il letto vuoto. Draco era una reginetta del dramma a volte. E "l'impegno" di cui si doveva occupare era praticamente lui e altri mangiamorte che si aggiornavano e parlavano di omicidi. Sapevo che Draco non ne era entusiasta, ma doveva andare. Quindi, dovevo andare anche io.

Credo che la mia parte preferita della nostra "relazione" - se si poteva chiamare così - fossero le nostre conversazioni notturne nella torre di astronomia. Non era un segreto che Draco non riuscisse a dormire bene e la storia del lupo mannaro aveva peggiorato di molto la sua insonnia, quindi per ammazzare il tempo parlavamo di qualsiasi cosa. Avevo saputo che Draco da piccolo aveva imparato a suonare il pianoforte - fino a quando suo padre non lo aveva considerato un "passatempo babbano" e gli aveva fatto trovare altro da fare.

Draco era in realtà davvero un bravo ragazzo ed ero abbastanza sicuro di poterlo considerare mio amico. Gli unici altri amici veri che avevo mai avuto erano Annabeth e Thalia - entrambe ragazze. E devo ammettere di aver avuto una cotta per entrambe prima che mi rifiutassero - Thalia quando era diventata una cacciatrice immortale che aveva giurato di rifiutare l'amore e Annabeth sul mio letto di morte quando mi aveva detto di vedermi solo come un fratello.

Draco aveva riso a questa.

Quando tutti ebbero lasciato il dormitorio, Draco si rivolse a me. "Andiamo," disse e incantò la valigia per galleggiare sopra al terreno. "Non voglio essere in ritardo per il treno."

"Aw, Draco!" Lo presi in giro. "Pensavo volessi farmi restare a scuola per Natale." Mormorò qualcosa che non capii. "Scusa, non ho sentito."

"Ho detto che lo sto seriamente considerando." Draco si girò e andò via. Sapevo che non aveva detto quello, perché, che lo volesse ammettere o meno, ero l'unico vero amico che avesse mai avuto.

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Percy

"Forza, Leo!" Mi lamentai, stando sulla porta del dormitorio di Harry. "Considerando il fatto che non hai portato niente, ti stai davvero prendendo il tuo tempo per lasciare la scuola. Il treno sarà già partito ora che sei pronto!"

"Calmati, Percy!" Urlò Leo da sotto uno dei letti. "Neville ha perso di nuovo la sua rana!"

"Wow, sei davvero un santo ad aiutarlo a cercarla," dissi ironicamente, "Ora sbrigati! Salteremo la colazione!"

"Abbiamo già saltato la colazione." Affermò Leo alzando la testa. "Riuscirei a trovare la rana più facilmente se tu smettessi di urlarmi contro!"

Non fu abbastanza veloce da schivare la mia scarpa.

"Oy!" Si sfregò la testa.

"Ti aspetto giù," sospirai e mi girai. Scesi le scale ridendo. Adoravo discutere con Leo, era divertente da infastidire.

Soprattutto l'estate precedente, quando Jason e io avevo inondato il bunker 9. Forse avevamo esagerato un pochino, ma ne era valsa la pena.

"Dove è Leo?" Chiese Jason quando raggiunsi il gruppo, pronto a partire, nella sala comune. "E dove è la tua scarpa?"

"Sta aiutando a trovare la rana di Neville," risposi. "Riguardo la mia scarpa-"

"Oh!" Interruppe Neville dietro di me, "Ho trovato Trevor. Era nascosto nel mio cappello. Ti dispiace dirlo a Leo?" Feci un verso e andai verso le scale.

"Leo!" Urlai. "Neville ha trovato la sua rana!"

La risposta di Leo fu una scarpa volante contro la mia faccia. Mi sfregai la fronte mentre prendevo la mia scarpa nera e mi girai verso il gruppo che stava ridendo.

"Trovato la mia scarpa."

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora