Luke
Ero terrorizzato alla possibilità che Draco cadesse dalla torre.
"Draco, ti devi calmare," insistetti.
"È colpa tua!" Disse, puntando il dito contro di me. "Tua! Ora pensano che non sia nient'altro che un ragazzo incapace che non può gestire una semplice missione!"
"Tu sei ancora un ragazzo!" Urlai. "E ti hanno ordinato di uccidere due persone! Ti devi calmare e accettare che a volte le cose non vanno come avevi in mente."
"Non credo che tu capisca," sibilò Draco avvicinandosi, "Mio padre ha fallito la sua missione per il signore oscuro e per punizione io sono diventato un mostro. Ora hanno chiesto a me di uccidere Silente e la tua stupida nemesi o come lo vuoi chiamare. Se fallisco, farà molto peggio che trasformarmi in un lupo. Siccome tu non mi hai lasciato parlare di mezzosangue sembra che io non abbia fatto niente! Poi, mi hanno dato la semplice missione di trovare un armadio. Tu sei stato mandato per 'aiutarmi', ma fino a ora non hai neanche alzato un mignolo per farlo! Potrai essere stato una persona malvagia quando eri vivo, ma morire ti ha ammorbidito."
"Draco, il mio lavoro non è aiutarti a uccidere Percy e Silente. Il mio lavoro è impedirti di diventare clinicamente pazzo sotto tutta questa pressione."
"E non riesci a fare neanche quello!" Urlò. Il silenzio che seguì fu assordante. Draco sembrò collassare quando si rese conto di quello che aveva detto. Barcollando indietro contro la ringhiera, cadde in ginocchio.
Draco non stava reggendo bene quell'anno. Tra la missione, la storia del lupo mannaro ogni mese e la sua reputazione a scuola, stava impazzendo sempre di più. A malapena dormiva e aveva iniziato a mormorare sottovoce. Il mio lavoro era aiutarlo e aveva ragione, non ci riuscivo. Ma ci stavo provando. Stavo davvero cercando di aiutarlo perché mi faceva male ogni volta che piangeva in cima alla torre. Era mio amico e lo stavo guardando mentre lentamente impazziva.
"Draco-" provai. Si stava abbracciando e stava tremando. Con un po' di sforzo, divenni solido. Era uno dei vantaggi che avevo imparato mentre ero lì. Da fantasma, passavo attraverso gli oggetti, ma, se mi concentravo, più di quanto facessi per non essere visto, potevo diventare più umano. Andai verso Draco e mi sedetti vicino a lui. Misi un braccio intorno alle sue spalle e lo strinsi in un abbraccio. Essere solido mi fece girare la testa. Mi stava richiedendo un grande sforzo il restare così, ma volevo continuare.
La mia missione, datami da Ade, era di impedire a quel ragazzo di fare qualsiasi cosa spericolata.
Il mio dovere, in quanto amico, era confortarlo e assisterlo in qualsiasi cosa.
Potevo facilmente fare entrambi.
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Percy
Ron si svegliò dal coma un paio di giorni dopo la visita di Hermione. Era molto confuso dal perché fosse improvvisamente single, ma nessuno gli disse perché Lavanda lo avesse lasciato.
"Hey, Percy," disse Harry, scivolando sulla panca difronte a noi a colazione il venerdì. "Ti devo davvero parlare."
"Ho notato. Che succede?" Chiesi.
"Si tratta-"
"Harry! Harry!" Urlò Hermione, correndo nella Sala Grande. "Harry, Percy, Jason, Piper, Annabeth!"
"Respira, Hermione." Le dissi.
"Lezioni di materializzazione! Domani!"
"Aspetta, davvero?" Harry saltò in piedi, dimenticando completamente quello che doveva dire. "Dici sul serio?"
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I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]
Fiksi Penggemar"So cosa sei, Percy Jackson, Principe mezzosangue del mare." ---- Percy, Annabeth, Nico e Will sono rimandati indietro nel tempo nel mondo magico per un secondo anno, ma quello che troveranno non è quello che si aspettano. La magia non è più solo gi...