Percy
Il viaggio in treno non fu male. Passammo la maggior parte del tempo a parlare delle Gelatine Tuttigusti +1 e del fatto che Nico sembrasse essere maledetto. Continuava a trovare quelle al gusto di mais. Raggiungemmo Kings Cross e la signora Weasley ci portò alla Tana. Crollai appena la mia testa toccò il cuscino, anche se erano solo le cinque del pomeriggio.
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"Vi prego, non parlatemi," dissi sfregandomi gli occhi mentre cercavo di fare del caffè. Poi mi resi conto di essere in una casa di maghi e che non avevano le macchinette del caffè. Dèi, a volte mi mancava il mio appartamento nella mia linea temporale. Mi sembrava di vivere in un'altra realtà, tutto era strano.
"Che succede?" Chiese Harry, togliendo l'attenzione dal suo pane.
"Non sono riuscito a dormire - di nuovo," dissi e mi sedetti al tavolo, appoggiando la testa fra le mani. Anche se mi ero addormentato velocemente, mi ero svegliato poche ore dopo e non mi ero riuscito a rilassare come si deve.
"I sogni stanno tornando?" Chiese Will preoccupato.
"Sogni?" Si inserì Leo.
"Per tre mesi Percy ha avuto degli incubi che gli hanno impedito di dormire." Spiegò Will.
"No, non sono tornati. Solo sogni normali." Scambiai un'occhiata d'intesa con Will e Leo, gli unici semidei al tavolo. La notte prima mi ero svegliato con un'altra visione. C'era Draco, che sembrava parlare da solo. Era in quella che sembrava casa sua e stava camminando davanti al suo letto. Stava discutendo e dibattendo con una persona senza viso. Sembrava davanti a un grande dilemma. Era finita con lui che aveva un attacco di panico e urlava di non poter uccidere... e poi mi ero svegliato e non ero riuscito a riaddormentarmi.
"Ah, ecco. Prova questo." Leo fece scivolare una tazza lungo il tavolo verso di me. Guardai la tazza riempita con un liquido marrone.
"È caffè?" Chiesi speranzoso.
"Sì. Ho costruito una macchinetta questa mattina quando mi sono svegliato. Mi sveglio ancora abbastanza presto - non sono ancora abituato al fuso orario. È come il jet leg ma molto peggio," si lamentò Leo. "Il signor Weasley è nel capanno a farla a pezzi mentre parliamo, ma sono riuscito a fare una tazza prima che la portasse via."
"Oh, grazie agli dèi, tranne Era," dissi e bevvi la caffeina. Will trattenne una risata e a Leo andò di traverso quello che stava bevendo. Harry - senza sorprendere nessuno - sembrò confuso, ma per fortuna ignorò la reazione dei miei amici al mio sfogo. Ero felice che Harry avesse smesso di fare domande, ma odiavo non dirglielo. Lo consideravo un vero amico e questo segreto tra di noi mi faceva sentire come se ci trovassimo a due estremità di un burrone. Ma non ci era stato dato il via libera da Ecate e Chirone, quindi eravamo bloccati in quella situazione per un po'.
"Hey, hey," ci salutò Annabeth quando entrò nella stanza.
"Oh, rumori forti," Leo seppellì la testa tra i gomiti sul tavolo.
"Stai bene, Leo?" Chiese Piper dietro ad Annabeth.
"Shh!" La sua voce era attutita. Piper rise e si sedette al tavolo.
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Il primo giorno lo passammo per la maggior parte dentro, a scaldarci le mani davanti al fuoco che Hermione aveva creato nel soggiorno usando un giornale. La palla di carta galleggiava sopra al tappeto, scaldandoci il torso mentre spettegolavamo sulle coppie della scuola - stando ben lontani da qualsiasi cosa che potesse essere sensibile.
"Stai scherzando? Dean esce sicuramente con Seamus. O almeno ci stanno pensando." Incrociò le braccia Piper, convalidando la sua tesi.
"Che mi dici di Ginny e Dean? Pensavo stessero insieme," disse Jason.
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I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]
Fanfic"So cosa sei, Percy Jackson, Principe mezzosangue del mare." ---- Percy, Annabeth, Nico e Will sono rimandati indietro nel tempo nel mondo magico per un secondo anno, ma quello che troveranno non è quello che si aspettano. La magia non è più solo gi...