Comatoso

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Annabeth

"Dove è Percy?" Chiesi a colazione. Will guardò lungo il tavolo e alzò le spalle.

"Non ne ho idea."

"Strano. Di solito si sveglia in tempo per la colazione." Presi dei pancakes. Ero leggermente preoccupata per Percy, perché chissà in che guai poteva essere finito. Ma forse era una buona cosa il fatto che stesse dormendo fino a tardi. I gufi entrarono quando Harry si sedette. Aveva delle borse sotto gli occhi, ma la prima cosa che fece non fu sbattere la testa sul tavolo per la stanchezza come mi ero aspettata.

"Dove è Percy?" Chiese disperatamente.

"Non ne ho idea," rispose Will. "L'ha appena chiesto Annabeth."

"Devo parlargli--- in nome di tutto ciò che è santo... Viene dalle Hawaii?" Tutta la nostra attenzione oera era sul pacco arrivato per Nico. Lo aveva aperto e aveva trovato una camicia hawaiana rossa e molto vistosa. Nico l'aveva alzata per vederla e Jason stava ridendo nel suo succo di zucca.

"Il biglietto dice che è un regalo di Natale in ritardo da parte di qualcuno che si chiama Reyna." Nico inclinò la testa in confusione. "Non conosco nessuno-" Spalancò gli occhi per la realizzazione, abbassando la camicia floreale. "Oh." Poi, senza alcuna spiegazione, uscì dalla sala.

"Va bene," lo ignorò Harry. "Ora, dove diavolo è Percy?"

"Probabilmente sta dormendo," suggerì Piper. "Lascialo fare. Gli parlerai a lezione."

"O potresti parlarne con noi," dissi. "Che succede?"

"Beh," Harry distolse lo sguardo nervosamente. "Si tratta della profezia - oh, ciao Edvige." Il suo gufo bianco atterrò aggraziatamente davanti a lui con la zampa estesa. C'era legata una lettera, che Harry lesse velocemente. "Devo andare." Disse e si alzò, uscendo di corsa.

"Di che si trattava?" Chiese Jason mentre lo guardavamo uscire.

"Non lo so," dissi. Hermione entrò un momento dopo e occupò il posto libero vicino a me.

"Dove è Ron? E Harry?" Chiese.

"Non so dove sia Ron. Hai appena perso Harry e, prima che lo chieda, nessuno sa dove sia Percy," spiegò Will.

"Va bene allora."

---

A quanto pareva, Ron era nell'ala ospedaliera perché era stato avvelenato la sera prima. Lo avevo scoperto durante difesa contro le arti oscure, quando avevo sentito Lavanda piangere per "Won-Won". Doveva essere per quello che Harry era sembrato così stanco quella mattina. Probabilmente si era preso cura di Ron o qualcosa del genere. Volevo parlargli di quello che era successo, ma la sua testa sembrava essere da un'altra parte al momento. Non lo vedemmo fino alla quarta lezione e ci disse che era stato con Silente tutto il giorno.

Nico passò l'intera giornata con la misteriosa camicia floreale sotto l'uniforme, lanciando occhiatacce a chiunque alzasse un sopracciglio. Hermione sembrava sapere che cosa significasse la camicia, ma non lo voleva dire. Semplicemente rideva se qualcuno faceva domande. Nico sembrava essere molto sulla difensiva a riguardo.

Non vidi Percy per tutto il giorno. Jason mi disse che quando era andato a prendere i suoi libri dopo pranzo, Percy stava ancora dormendo. Doveva aver preso la pozione, quindi doveva dormire minimo sette ore per potersi svegliare. Il che significava che, in base a quando l'aveva presa, si sarebbe dovuto svegliare alle otto. Mi resi conto molto velocemente, con un sospiro, che doveva averne prese per sbaglio due gocce - quindi non lo avremmo visto fino a dopo le quattro. Sapevo che avremmo dovuto usare un altro metodo per estrarre una goccia - anche se non riuscivo a pensare a niente di più facile di una pipetta.

Dopo le lezioni, passai il pomeriggio nella sala comune sul pavimento con Piper ed Hermione.

"Allora... che stile stavi pensando?" Chiese Piper con il mento fra le mani. Era sdraiata sullo stomaco, con una pergamena davanti a sé. I compiti lasciati da parte riempivano il tappeto, mentre parlavamo della pianificazione del mio matrimonio.

"Sicuramente uno stile greco, con le spalle scoperte. Ovviamente sarà bianco -non riuscirei mai a immaginarmi con qualcosa di diverso da un abito bianco il giorno del mio matrimonio," risposi. Mentre parlavo, Piper disegnò un vestito sulla pergamena.

"Qualcosa del genere?" Mostrò il disegno. La parte superiore era come l'avevo immaginata -stretto, con le maniche che cadevano dalle spalle. Sarebbe stato perfetto per la mia forma e in classico stile greco.

"Esatto. Tranne che lo strascico sarebbe un po' più lungo e anche il vestito in sé - aspetta." Presi la pergamena e l'inchiostro e feci le correzioni. La parte davanti del vestito arrivava poco sotto le ginocchia e il resto scendeva insieme allo strascico sul retro. Volevo sentirmi come una principessa quando avrei sposato il mio principe.

"Qualcosa del genere," lo mostrai alle ragazze. Hermione annuì.

"Oh mio Dio, sono così emozionata," rise.

"Anche io," Piper sorrise e prese la pergamena. "Lo manderò a mia mamma. Probabilmente riuscirà a farlo."

"Grazie mille, Piper," non riuscivo a sopprimere il sorriso. Ero incredibilmente felice di organizzare il mio matrimonio. Era come se confermasse che l'evento sarebbe successo davvero - come se l'anello sul mio dito non fosse una prova sufficiente.

"Sto ancora dormendo? Perché tu sei la mia ragazza dei sogni," disse la voce di Percy mentre mi abbracciava da dietro. Ignorai il rossore sulle mie guance e le risate delle mie amiche mentre mi giravo verso il mio fidanzato.

"Hai dormito tutto il giorno?"

"Sì. Non mi sono mai sentito meglio. Quella roba funziona davvero."

"Funzionerà meglio quando ne prenderai solo una goccia," gli feci notare.

"Beh, sì. Ma era l'una di notte e la stupida pipetta non voleva cooperare," alzò le spalle Percy.

"Va bene," sorrisi e gli baciai la guancia. "Stavamo solo parlando del matrimonio. Hai in mente qualche posto particolare? Al campo intendo."

"Il lago dove abbiamo avuto il nostro secondo bacio," rispose Percy. Hermione sembrava stesse per prendere fuoco.

"Mi piace."

"Dove sono Harry e Ron?" Chiese Percy, guardandosi intorno.

"Ron è in coma e... in realtà non so dove sia andato Harry," risposi.

"Ripeti?"

"Ron è in coma-"

"E abbiamo intenzione di stare qui a fare niente? Hermione sei andata a trovarlo?"

"No. E non mi va proprio di farlo," disse senza mezzi termini Hermione. Percy le prese il braccio e la tirò in piedi.

"Ci andiamo lo stesso." Con questo, Percy trascinò Hermione fuori dalla sala comune. Io scambiai un'occhiata con Piper e li seguimmo.

--

L'ala ospedaliera era relativamente vuota quando arrivammo, fatta eccezione per Lavanda, che era seduta vicino al letto di Ron.

"Cosa ci fai tu qui?" Disse bruscamente a Hermione. Questa abbassò lo sguardo per la vergogna e l'imbarazzo.

"Stiamo controllando come sta il nostro amico. Hai qualche problema?" Chiese Percy. Lavanda distolse lo sguardo velocemente.

"Lui vuole vedere solo me - la sua ragazza." Lavanda guardò Ron con occhi da innamorata. C'era un po' di vomito in tutte le nostre bocche. Poi, con sorpresa di tutti, Ron iniziò a mormorare. Lavanda saltò in piedi e gli prese la mano. "Non ti preoccupare, Won-Won. Sono qui."

"Mi. Nee." Mormorò Ron. "Her. Mi. Nee." La sua bocca a malapena si muoveva, ma era ovvio cosa stesse dicendo. Lavanda fece cadere la sua mano, come se bruciasse, e guardò con odio Hermione, che sembrava aver appena ricevuto un premio come migliore studentessa. Si raddrizzò e andò verso il letto di Ron. Facendo un sorrisetto a Lavanda, prese l'altra mano di Ron e si sedette sul letto.

Lavanda fece un piccolo squittio arrabbiato e corse fuori. Io presi il braccio di Percy.

"Andiamo," sussurrai. Lui annuì e Piper ci seguì fuori, lasciando i due piccioncini da soli.

I Principi Mezzosangue {Libro 2} [Traduzione di The Half-Blood Princes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora